| Domenica mattina 20 febbraio l'intera
        trasmissione di Rete4 "La domenica del villaggio" è stata dedicata a San Leucio
        e Caserta. Per l'occasione Nunzio Areni ha raccolto le presenze
        artistiche più rappresentative di Terra di Lavoro. La   comunità di San Leucio ha
        sfilato col famoso corteo storico, mostrando la loro formidabile storia, che vantava un
        rapporto esclusivo col Re Ferdinando di Borbone. Nel programma di Rete4 presentato da Davide
        Mengacci, tenutosi al belvedere di San Leucio (foto), si sono esibiti in diretta
        il gruppo di musica popolare Corepolis
        di Franco Faraldo con la splendida voce di Patrizia Fanelli,
        il gruppo musicale del Centro Leuciano diretto da Donato Scialla,
        il chitarrista classico Antonio De Innocentis, virtuoso della 6 corde. Il
        maestro Leonardo La Peruta ha
        riarrangiato la sigla d'apertura del programma ("la banda") eseguita dalla
        Caserta Big Band di Mantovanelli e Gugliotta. La
        bellissima orchestra di fiati ha eseguito anche brani del repertorio italiano degli anni
        '20 in frizzanti versioni gia' applaudite durante il tour estivo di "C'è
        un'orchestra sincopata". Il programma, seguito anche da un migliaio di casertani
        riversatisi nel borgo leuciano, è stato molto ben congegnato, e il reportage culturale /
        artistico ha saputo restituire una immagine della nostra città entusiasmante
        (contrariamente alle paure iniziali, che temevano una volgarizzazione di una città che
        già ha grossi problemi a vendere la propria immagine in Italia). Il presentatore Davide
        Mengacci ci ha detto: "Siamo rimasti a bocca aperta nel visitare San Leucio e
        Caserta, e sono sicuro che chiunque venga a far visita a questi luoghi meravigliosi
        rimarrà stupito come me, il regista e tutta la nostra troupe".   Il Corteo
        Storico, presentato per la prima volta nel 1976, è la presentazione allattuale
        mondo esterno di una realtà passata, unica nel suo genere, che narra se stessa. Porta a
        conoscenza la condizione sociale e paternalistica del Sovrano, le leggi precorritrici dei
        tempi e, allo stesso modo, mostra la sua preziosa fonte di vita e di esistenza dal
        settecento ad oggi: la seta, testimonianza della vitalità di una tradizione.La sfilata in costume si articola in sequenze di quadri o gruppi di figuranti in costume
        che si snodano lungo il percorso immersi in una atmosfera circondata da musiche del
        settecento. I quadri sono una rappresentazione visiva di tutte le componenti della realtà
        storico-sociale della Colonia Ferdinandea. (notizie, foto e curiosita' su San
        Leucio nel sito web realizzato da Donato Scialla)
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