| Napoli, Martedì 17 Luglio. Pietro Condorelli ha tenuto
      un concerto presso l’ex Ospedale militare di Napoli nell’ambito del
      primo jazz festival di Napoli, dedicato alla chitarra, che ha visto
      esibirsi in varie date Bill Frisell in quartet, Steve Lukater e Larry
      Carlton, Pietro Condorelli, appunto, e vedrà poi martedì 24 John
      Scofield e mercoledì Nicola Mingo trio e Aldo Farias trio. Innanzi tutto auguriamoci che questo jazz festival sia
      stato il primo e non anche l’ultimo, e che preveda sempre nel cartellone
      artisti di casa nostra. Quando poi la bravura dei “nostri” artisti abbia
      riconoscimenti addirittura internazionali, come per Condorelli, il fatto
      fa ancora più piacere. Stavolta ha suonato in trio con Vittorio Pepe al basso
      elettrico e Stefano Tatafiore alla batteria. Dopo alcuni standards, di Wes
      Montgomery, Duke Ellington (“In the sentimental mood” iniziata in
      maniera canonica e poi stravolta molto piacevolmente) sono seguiti alcuni
      brani tratti dall’ultimo lavoro “Quasimodo”; in mezzo una chicca “Passione”,
      un classico della canzone napoletana rivisitata in chiave jazz. Condorelli, come al solito è stato perfetto; è così
      bravo che viene da chiedersi come mai rimane così fedele al be-bop senza
      “ricercare” nuove strade. Le sonorità richiederebbero, secondo me, un
      contrabbasso acustico, pur non togliendo merito a Pepe che è stato
      bravissimo. Comunque, un concerto di Condorelli è la cosìddetta “garanzia”
      per gli amanti del jazz. |