Caserta 10 Maggio 2003 - Un intervista con un
                  grande chitarrista jazz casertano.
                   
                  Da dove nasce la tua passione per il jazz?
                  E’ cominciata quando avevo 15 anni circa, ma credo che
                  sia stato importante il fatto che da bambino ho ascoltato
                  molto questa musica"mio malgrado" a causa di una
                  ragazza che veniva sempre a casa mia con dei dischi jazz e li
                  suonava a lungo.
                   
                  Quali dischi ti hanno maggiormente influenzato nella tua
                  formazione?
                  Portrait fo Duke Ellington del chitarrista Joe Pass è
                  stato il disco che mi ha persuaso a voler suonare la chitarra
                  jazz, ma altri come Bue Train e A love supreme, entrambi di
                  Coltrane sono stati ugualmente fonti di inspirazione.
                   
                  La scena musicale casertana ha contribuito al tuo
                  sviluppo come chitarrista jazz?
                  Quando ho cominciato a Caserta c'erano diversi musicisti di
                  jazz,fra i solisti in particolare Panico, Ghidelli e D'Argenzio
                  erano i più piacevoli ed interessanti: Purtroppo il Jazz non
                  ha mai avuto vita facile ne continuità a Caserta. Pertanto
                  indipendentemente da alcune jam sessions e suonate fra amici
                  come si fa spesso fra appassionati di musica, ho dovuto
                  prescindere da Caserta per poter confrontarmi con tante,
                  diverse realtà musicali e poter avere l'occasione di crescere
                  artisticamente Roma, Bologna, Ravenna e naturalmente Napoli
                  sono stati i luoghi della mia formazione musicale
                   
                  Com'è la scena jazz a Caserta?
                  Onestamente a parte i vecchi amici che conosco da tanti
                  anni, non conosco le giovani realtà casertane e quindi non
                  posso esprimere nulla in merito,mi sembra e di questo sono
                  anche dispiaciuto,che Caserta sia il meno attivo tra i centri
                  campani per ciò che concerne il jazz.
                   
                  A quale chitarrista jazz ti ispiri?
                  Sono tanti i chitarristi jazz che mi piacciono ma il mio
                  riferimento non è tanto nel linguaggio chitarristico quanto
                  nelle sonorità degli horns, sassofoni in primis.
                   
                  Hai sviluppato una particolare e personale tecnica
                  chitarristica?
                  Il risultato della sintesi di tante tecniche diverse:quella
                  della chitarra classica,il rock-blues,quelle dei jazzisti,lo
                  sweep e lo studio sviluppato sull'articolazione del
                  fraseggioche ho mutuato dagli strumenti a fiato (con l'uso del
                  legato).
                   
                  Che chitarre usi di solito sia in studio che live?
                  Manne semiacustica e Gibson175 (p90)
                   
                  Veniamo al tuo disco in trio con Senni e Carpentieri,
                  cercando notizie su di te in rete, ho visto che questo è il
                  tuo primo disco in trio, è inusuale per te questo tipo di
                  formazione?
                  No solo che nei Cd in genere cerco di dare una
                  progettualità musicale più ampia rispetto alla sonorità del
                  trio,viceversa la piccola formazione mi diverte molto ed è
                  sempre la band più libera!
                   
                  Com'è nato il progetto di questo disco in trio?
                  In maniera molto naturale,verso la fine di un giro di 15
                  giorni con Enzo e Stefano, ci siamo detti: perchè non
                  registriamo?
                   
                  La scelta di eseguire brani minori come Played Twice di
                  Monk o rieseguire brani di autori minori come Lee Morgan e
                  Richard Beirach, da dove nasce? E' un opera di ricerca e
                  recupero di pezzi belli dimenticati o semplice lavoro da
                  appassionati?
                  No è solo una questione di gusto ,ti piace quella musica e
                  cerchi di suonarla come se fosse un tuo brano, pertanto il
                  lavoro è quello di rendere il tuo "concept"
                  attraverso una forma pretestuosa, i jazzisti sono abituati a
                  lavorare in questo modo!!
                   
                  Il tuo rapporto con Senni e Carpentieri nel disco sembra
                  molto ben cementato, è così anche fuori dallo studio?
                  Certo !
                   
                  Avete mai eseguito live il disco oppure fatto serate in
                  trio?
                  Qualche volta abbiamo anche avuto ospiti per brevi tour
                  come Robert Bonisolo o Jim Snidero,Altre volte abbiamo suonato
                  in quartetto con Nastro al Piano
                   
                  Il suono sporco di alcuni brani sembra essere un tuo
                  marchio di fabbrica com'è nato questo tuo special suond?
                  Forse è ciò che rappresenta intrinsecamente:non è
                  importante la forma quanto il contenuto,essere è meglio di
                  apparire ed in fondo nessuno è perfetto!! (altrimenti
                  ascolteremmo solo computer music)
                   
                  Sempre cercando nella rete ho visto che in passato hai
                  suonato o meglio fatto jam session con musicisti jazz di alto
                  livello, puoi parlarci di queste tue esperienze?
                  Da oltre 20 anni ho avuto la fortuna di poter collaborare
                  con tanti grandi musicisti dai quali ho imparato veramente la
                  cosa principale per poter suonare jazz: l'umiltà. Mi farebbe
                  piacere parlarne diffusamente ma non basterebbe lo spazio di
                  un intervista!!
                   
                  In conclusione, quali sono le tue prossime mosse
                  discografiche e i prossimi appuntamenti live con te a Caserta?
                  In autunno registrerò con la stessa band di Quasimodo per
                  la Red records e prossimamente un disco in trio per un
                  etichetta tedesca. Sono stato informato del fatto che un disco
                  che ho registrato con Jimmy Owens qualche anno fa stia per
                  uscire fra poco. Per ciò che concerne concerti mi fa piacere
                  invitarti alla sala Scarlatti del conservatorio di Napoli
                  venerdi 9 Maggio alle 19, suoneremo con la Big Band del
                  conservatorio che dirigo da un paio di anni.