Leuciana Club:  Contemporary Jazz Guitar con Aldo Farias, Pietro Condorelli, Antonio Onorato

articolo di Salvatore Esposito


Caserta, 22 luglio 2003. Le tre punte di diamante del jazz made in Campania, Farias, Condorelli e Onorato, si sono esibiti ieri sera nella splendida cornice del Belvedere Reale di San Leucio nell'ambito della cartellone del Leuciana Club, un apposita sezione del più grande evento-contenitore casertano dedicata alla musica jazz. A rendere ancor più particolare l'occasione è stata l'atmosfera da vero e proprio jazz club ricreata grazie anche alla possibilità di degustare cibi e vini ticipi durante l'esibizione. La formazione che ha visto i tre chitarristi insieme è già stata rodata in studio con l'ottimo disco Hand Down Jazz in Naples , a supporto di Pietro Condorelli (chitarra), Aldo Farias (chitarra), Antonio Onorato (chitarra), sul palco c'era la potente sezione ritmica composta da Salvatore Tranchino (batteria) e Angelo Farias (basso). I tre chitarristi sono diventati degli autentici beniamini del jazz casertano, in quanto già in passato hanno avuto modo di crescere artisticamente nella nostra città, e questo si è visto anche dalla folta presenza di pubblico che ha affollato il Teatro dei Serici. Il concerto è stato aperto da un brano di Miles Davis in cui tutti e tre duellavano alle chitarre, particolare lo spunto chitarristico di Antonio Onorato che nel corso di una lunga jam ha sfoderato un breve siparietto musicale improvvisando Maramao Perché sei Morto, quasi fosse un affettuoso tributo ad uno dei padri del jazz italiano il grande Nicola Arigliano. Alla lunga improvvisazione ha fatto seguito una sorta di valzer di chitarristi infatti i tre brani successivi sono stati caratterizzati dall'uscita a turno di uno dei chitarristi e quindi ad una riduzione del quintetto in quartetto. Il fatto di esibirsi in formazione ridotta ha permesso agli spettatori di gustare meglio le singole tecniche chitarristiche, si è notato come tutti e tre siano giunti ad un momento importante della maturazione artistica, infatti la loro musica esplora sonorità nuove, non tralasciando mai le radici propriamente jazz, frutto questo della loro tecnica sopraffina e del talento nel saper trovare le vie giuste per la contaminazione. Assolutamente da ricordare è stata la lunga jam che ha visto Onorato e Condorelli duellare in modo strepitoso, partendo da atmosfere rarefatte fino a giungere in un crescendo travolgente ad un finale che ha visto in primo piano la sezione ritmica che ha sfoderato tutta la sua potenza. Da notare il sound dell' inseparabile Gibson color mare di Onorato, con la quale in una carriera decennale è riuscito a ipnotizzare e emozionare numerosi appassionati del genere e non. Pietro Condorelli con la sua calma è riuscito a calamitare l'attenzione per i suoi incredibili assoli eseguiti con grande passione, le note prodotte dalla sua chitarra fanno trasparire una incredibile sensibilità musicale dove si riesce ad apprezzare ogni atmosfera generata. Ottimo anche Aldo Farias, che ha sfoderato una vera e propria carica emozionale in ogni brano da lui suonato. Ogni grande assolo dei tre ha emozionato il numeroso pubblico che ha sottolineato i principali passaggi con calorosi applausi non nascondendo il suo affetto per i jazzisti nostrani. L'interplay di questa formazione è emerso del tutto neI finale, affidato ad un pezzo blues, Blues for Alan che ha visto di nuovo la formazione al completo. 

 

    Aldo Farias e Antonio Onorato 

 

             Pietro Condorelli

 

Farias, Condorelli e Onorato

 

 

 
 

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