| Casertavecchia, 7 settembre. La
            serata dedicata ai Kataklò si è prolungata, complice lo
            spostamento, non privo di strascico polemico, del concerto del
            pianista Stefano Bollani dal Duomo al palcoscenico del Castello. Questo spostamento avrà certamente causato uno scompiglio nell’organizzazione
            che ha scelto di riservare le file finali della platea all’evento
            (in grado ovviamente di accogliere poche persone), mentre sarebbe
            bastato un semplice dietro front di alcune file di sedie per
            permettere la creazione di ulteriori posti a sedere. Le persone rimaste fuori sono entrate solo a metà del concerto
            grazie anche alla presenza di spirito di Stefano Bollani che ha
            divertito sia per la bravura che per la verve umoristica. Il
            concerto è consistito di due tempi: il concerto vero e proprio e il
            “Bis” suggerito spiritosamente dall’artista stesso. Nel primo
            Bollani, ha presentato una serie di pezzi di autori sudamericani, in
            bilico fra il jazz e le sonorità tipiche di quel continente, di
            Coleman (“A good life”), di Tenco (“Un giorno dopo l’altro”),
            alcuni pezzi suoi e un medley in cui il tema di “Pierino e il lupo”
            di Prokoviev si è fuso con una mediterranea tarantella seguita da
            “Io te voglio bene assai”; nel secondo ha invitato il pubblico a
            scegliere e così, “mercanteggiando” e ridendoci sopra, abbiamo
            ascoltato un lungo medley con “Il barbone di Siviglia”, “Il
            duca di Bollano”, “Prima o poi faremo l’amore” - tutte di
            Bollani- e una interessante rivisitazione di “Tanti auguri a te”
            e della marcia nuziale. Divertentissimo poi l’ultimo pezzo “La
            cicala e la formica” che ribalta la storia rivalutando l’importanza
            di essere artisti. Anche questo evento ha contribuito a rendere particolare questo
            festival che si sta distinguendo sia per gli spettacoli in prima
            serata ma molto più per quelli in seconda. |  |