Enzo Avitabile & Bottari di Portico

Venerdì 7 Maggio al teatro Comunale di Caserta

Articolo e foto di Emilio Di Donato


Il concerto

Caserta, 7 Maggio 2004, Teatro Comunale. 'O Munno se move', canta Enzo Avitabile nel Concerto conclusivo del ciclo "Musiche dal Mondo", e attinge a piene mani dalle nostre musiche tradizionali tra Napoli e Caserta per poi volare altissimo tra Africa e Medio Oriente. Ed il movimento, quello fisico, mentale e stilistico, sono la prima chiave di lettura della proposta musicale di Avitabile. 

 

Il concerto è riuscitissimo: la sola presenza sul palco della Paranza dei Bottari di Portico di Caserta è di una forza iconografica ed energetica veramente forte; il  violento ed arcaico incedere sulle enormi botti, tini e falci si rivela il motore propulsivo del concerto, e dell'intero progetto musicale di Avitabile. I brani sono di grande spessore, cantati in dialetto napoletano "con storie che raccontano di popoli che vivono il dramma della guerra e della vita passando dai villaggi africani a quelli sofferenti e oppressi della Palestina, il tutto eseguito con un impeto e una forza travolgente ma anche con una tenerezza che arriva dritta al cuore". Enzo da parte sua ha quel "qualcosa" di magico che ti ipnotizza durante l'ascolto, con la sua non persa venatura funky degli esordi, che ora si muove a suo agio in tanti dialetti del mondo. Canto a fronna e rap lanciano messaggi sociali forti, inequivocabilmente pacifisti e maturi, e anche quando il testo è incomprensibile l'energia che c'è dietro quella sì che è sempre palpabile. "Guagliù, avete capito qualche parola?" chiede divertito durante un rap dal testo apparente africano - "No" rispondono tutti in coro - "e che ffà, chest'è solo ritmo!" ride lui.

 

Il disco

Il concerto verte sull'ultimo lavoro discografico di Avitabile, "Salvammm'o munno" (Ed. il Manifesto, 8 Euro), in cui stili musicali contemporanei, elementi di world music provenienti dall'Africa e il Medio Oriente, si amalgamano ai tradizionali ritmi contadini scanditi su Botti e Tini dai Bottari di Portico di Caserta, e all'antica suggestione vocale cinquecentesca dei Cantori del Miserere di Sessa Aurunca.

Il disco è ricco di prestigiosi nomi della nuova musica etnica, eredi e divulgatori di antiche melodie popolari. Tra i nomi italiani, oltre ai già citati Bottari di Portico e Cantori del Miserere di Sessa Aurunca, è presente l'ultima grande voce del Canto a Fronna (espressione vocale tipica dell¹area Vesuviana) Zi' Giannino Del Sorbo, e le launeddas sarde di Luigi Lai. Massiccia la presenza di mostri sacri della word music africana: il sassofonista camerunense Manu Dibango, il sudafricano Hugh Masekela, la tunisina Amina, il palestinese Simon Shaheen, gli egiziani Bachir Mizmar Brass Band, il musicista del Mali Baba Sissoko, ed infine il Re del Rai, l'algerino Khaled. E dal vivo i brani  funzionano ancora meglio che sul CD.

 

La musica casertana

Il progetto di Avitabile ha inevitabili ripercussioni anche sulla diffusione della musica casertana, poichè la presenza su disco di due delle più antiche ed autonome forme musicali del casertano, ovvero il canto del Miserere di Sessa Aurunca e il violento ritmo della "Pastellessa" dei Bottari di Portico, sono ingredienti essenziali del nuovo crossover musicale di Avitabile. A questo si unisce il fatto che il disco, dai forti tratti internazionali, ha una produzione tutta casertana (Andrea Aragosa e le edizioni musicali Musichemigranti) e si comprende perchè questo prodotto merita di essere conosciuto e supportato con forte energia da noi casertani. Come prima cosa COMPRATEVI IL DISCO!!! E' ad un prezzo nettamente inferiore al suo reale valore, è allegro e pieno di ritmo, e contiene molte cellule del nostro dna.

 

Enzo Avitabile

Enzo Avitabile è un pezzo importante di storia musicale italiana, che ha attraversato e praticato le migliori espressioni musicali "made in Naples" degli ultimi trent'anni. Nato a Napoli nel 1955, diplomato in flauto in conservatorio, ha suonato con gli Showman di Mario Musella e James Senese, con Bennato e Pino Daniele. Ha poi rinunciato al ruolo di session-man di lusso per dedicarsi ad una interessantissima carriera solistica. Nel 1982 esordisce con un album che lo propone come nome di prima grandezza del soul - funk italiano. Da sempre attento alla tradizione e alla musica etnica, vi si dedica progressivamente in modo sempre più viscerale, tanto da diventare nell'ultimo decennio uno dei nomi più rispettati della world music.

 

fotografie di E. Di Donato

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