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            Caserta, 18 Giugno. Erano ciento e cient'anni addereto....ovvero l'incipit che i nostri
            nonni utilizzavano, in dialetto, al posto di "C'era una
            volta...". E questo incipt ha fatto da filo conduttore
            all'insolita rappresentazione per il ciclo "Tesori della Musica
            al Teatro Comunale". 
             Nicola Babini, ideatore ed interprete dello spettacolo, ha
            strutturato un viaggio all'interno del '600 e '700 napoletano
            cercando di farci rivivere la suggestione di quel periodo attraverso
            più stimoli: il racconto, la musica e le immagini.  
            Così, mentre su uno schermo scorrevano le immagini di quadri con
            scene di vita popolare, di battaglie e vedute di Napoli, l'affabulatore
            Carmine Martino ha letto alcuni racconti da "Lo Cunto de li
            Cunti" di Andrea Basile intervallati da sonate per clavicembalo
            e violoncello, splendidamente eseguite da Maria Rosaria Marchi e
            dallo stesso Babini, e da arie di opere di Pergolesi, Fago,
            Provenzale eseguiti da una giovanissima e sorprendente soprano Maria
            Sirignano  
            Un messaggio "multimediale", dunque, volendo utilizzare
            un termine alla moda, estremamente comprensibile alle nuove
            generazioni che dovrebbero essere i veri destinatari di questo
            messaggio: non molti infatti conoscono il fondamentale ruolo avuto
            da Napoli in tutti gli ambiti artistici, proprio nel periodo
            proposto dallo spettacolo di Babini. 
            Ricordiamo infine che l'ultimo spettacolo del ciclo "Il
            canto della sera" è fissato per il 23 Giugno.  | 
          
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