XXXIV Settembre al Borgo: Ivan Segreto

Casertavecchia, 4 Settembre 2004. La voglia di jazz cantautorale, esplosa grazie al successo di musicisti come Norah Jones, Diana Krall e – per rimanere in Italia - di Sergio Cammariere, ha fatto improvvisamente uscire dalle acque stagnanti una musica spesso didascalica ed auto compiacente. L’ultimo alchimista della serie si chiama Ivan Segreto, ha 29 anni e viene da Sciacca, provincia di Agrigento. Al concerto tenuto sabato 4 settembre, presso il Castello di Casertavecchia, si è presentato con un combo che più jazz non si poteva: Antonio Pacifico, batteria; Matteo Micheli, contrabbasso; Stefano D’Anna, sax contralto.Il pianista cantante siciliano - nel corso di un’ora scarsa di concerto - ha eseguito tutti i brani di “Porta Vagnu”, sua prima fatica discografica.

Nonostante il consueto tentativo di portare il jazz fuori dagli schemi, stavolta non possiamo gridare al miracolo! A parte il brano che dà il titolo all’album, dal cantato dialettale e dalle forti tinte esotiche (sta riscotendo successo anche presso le radio), il resto della performance è scivolata via quasi impalpabile. Ivan Segreto è certamente musicista dotato, sia per il suo pianismo tecnico e lieve che per la voce duttile e melismatica, ma ha esibito un repertorio monocorde e dalle liriche a volte evanescenti. Una maturazione supplementare potrà garantire più spessore stilistico alla scrittura e una maggiore solidità espressiva. Le corporazioni discografiche hanno colpito ancora. La produzione, infatti, piuttosto che coltivare un progetto di più lunga durata, ha preferito investire subito sulla faccia pulita e fotogenica del giovane artista trapanese. L’onda modaiola dei crooner impone tempi ristretti, facendo precipitare sul mercato chiunque possa riprodurre una formula già collaudata.

Il pubblico di Casertavecchia, soprattutto quello femminile, ha in ogni caso apprezzato l’esibizione (con buona pace di chi scrive). E’ stato anche richiesto un bis di “Porta Vagnu”, brano che, fino ad ieri, non avrebbe trovato spazio in nessuna programmazione radiofonica. Sentiremo parlare ancora di Ivan Segreto, sempre che gli esperti di marketing non finiscano per stritolarlo, valutando magari più remunerativi gli investimenti nella musica occitana.