Jazz e Oltre: Wallace Roney a Mercato San Severino (SA)

Uno degli interpreti più autorevoli delle nuove frontiere hardbop

Articolo e foto di Gero Mannella


19 Ottobre 2004 - E' bello per un jazzofilo campano constatare che l'ascolto dei grandi non si esaurisce con i mirabolanti festival estivi, ma che di nuovi e progressivi spuntano e crescono nel chiuso di club e teatri.
Ieri sera nell'accogliente Teatro Comunale di Mercato San Severino (SA) si è consumato un altro di questi mirabili eventi, per la rassegna "Jazz e oltre".


Mr Wallace Roney, epigono e figlioccio spirituale di Miles Davis (nonchè suo sostituto nei VSOP), si è esibito in quintetto nella seconda ed ultima tappa (unica nel sud) di un minitour italiano, prima di volare a Parigi.
Graffiante, modale, soffuso, Wallace Roney è da anni uno degli interpreti più autorevoli delle nuove frontiere hardbop.
Dall' 87, anno del suo esordio discografico con "Verses" il suo stile già compiuto dal fraseggio cromatico, ora minimale e introspettivo, ora esuberante e aggressivo, si è evoluto attraverso le varie formazioni, aggiungendo volta a volta nuovi colori.


Con lui c'erano il fratello Antoine al sax tenore, ieratico improvvisatore dall'afrore coltraniano, il batterista Eric Allen, impulsivo e talvolta trabordante, la puntuale e disciplinata bassista Marlene Rosenberg, sorpresa dell'ultima ora al posto del più noto Ira Coleman, ed il pianista e tastierista Adam Holzman, sembianze da Chick Corea, ma eredità musicale da Joe Zawinul.


Un'ora e mezza di forte tensione musicale, coi due Roney a darsi il cambio al proscenio sotto l'incalzare serrato e ossessivo della ritmica. Talvolta un pò spurie le sonorità delle tastiere, complice un'amplificazione non impeccabile. Unica pausa, peraltro apprezzata dallo sparuto pubblico, la citazione davisiana decadente a "Time after time" di Cindy Lauper.


Insomma belle vibrazioni in una bella cornice (è confortante constatare che il jazz al chiuso in Campania si possa collocare altrimenti che in angusti e fumosi anfratti detti "jazz club" per mero eufemismo).
Altri appuntamenti interessanti sono previsti nelle settimane a venire per la rassegna "Jazz e oltre" ( visualizza cartellone completo ).
Speriamo si consolidi nella coscienza dei jazzofili campani la consapevolezza che il grande jazz live non si esaurisce solo con le sere d'estate.

Wallace Roney

 

Antoine Roney

 

foto di Gero Mannella

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