Antonio De Innocentis e il John Duarte Quintet

L'applaudito concerto insieme a Mauro Ricciardi e Sabrina Messina - 6 Febbraio 2005

articolo e foto di Emilio Di Donato


Domenica 6 Febbraio 2005 - Antonio De Innocentis, chitarrista si direbbe "d'altri tempi" per la sua dedizione allo strumento, per l'amore con cui costruisce il suo repertorio e la professionalità della sua invidiabile tecnica, è figura musicale di primo piano in ambito chitarristico internazionale. Ne è stata una riprova l'applaudito concerto, tenuto Domenica 6 Febbraio 2005 presso la Chiesa Maria SS. del Carmine e San Giovanni Bosco al Parco degli Aranci, Caserta. 

 

Il concerto è stato diviso in due parti. Nella prima ha proposto dei duetti con la soprano Sabrina Messina, voce suadente e sorriso contagioso, e con il flautista Mauro Ricciardi, con cui ha eseguito brani di Robert Beaser (1954), risultati veramente suggestivi sia per i temi proposti, basati su richiami a canzoni popolari del sud e nord america, che per la modernità del fraseggio, dal forte sapore new age. 

 

La seconda parte della serata ha visto l'esordio concertistico del "John Duarte Quintet", quintetto di chitarre che De Innocentis ha voluto intitolare alla memoria del grande compositore John Duarte, recentemente scomparso, a cui era legato da stima professionale ed amicizia. È proprio dal neocostituito "John Duarte Quintet" che mi aspetto venga fuori un ensemble di caratura internazionale, poichè la bontà della esecuzione e della scelta del repertorio scatena entusiasmi anche nei musicofili più esigenti. Il quintetto ha proposto due pagine davvero affascinanti: "Le Grazie" (1997) del compositore inglese Gerard Garcia, che presenta la struttura del Concerto barocco per solista e orchestra, e il famoso "Fantasia Para un Gentilhombre" (1954) di Joaquin Rodrigo, qui in una trasposizione per chitarra solista e quartetto di chitarre operata dallo stesso De Innocentis. 

 

L'idea di un quintetto di chitarre è particolarmente rischiosa poichè, come mi faceva notare l'amico e musicista Franco Natale, occorre molta perizia per ricreare con cinque chitarre l'equilibrio timbrico e dinamico di una orchestra, tenendo sempre ben distinte le cinque voci. In entrambi i brani l'equilibrio c'è stato, i dialoghi tra la chitarra solista e il quartetto sono sempre stati ben risolti e godibili. Va rimarcata anche la grande pulizia e professionalità della esecuzione, affidata alle chitarre di Marcello Parisi, Paolo Mauriello, Claudio Cecere e Gianluca D'Alessandro.

 

Se De Innocentis riuscirà, con il "John Duarte Quintet", a approntare un repertorio inedito e contemporaneo della qualità ascoltata stasera, possiamo scommettere sulla grande attrazione che l'ensemble riuscirà ad esercitare sia in ambito discografico che concertistico internazionale. E speriamo che il nostro non debba continuare ad andare solo all'estero per proporre con la dovuta attenzione la sua arte ed alta professionalità.

Consulta: Dedicazione e consacrazione della della Chiesa Maria SS. del Carmine e San Giovanni Bosco

 

John Duarte Quintet

 

Mauro Ricciardi, Sabrina Messina, Antonio De Innocentis

 

tre momenti del concerto

 

 

fotografie di Emilio Di Donato
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