Mostra: Il senso del male
      Caserta – dal 25 Febbraio al 30 Marzo 2005
      Comunicato stampa  | 
   
  
    
      
        
          
             
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 Organizzato dall’Assessorato alla Cultura nella Galleria delle Arti 
 Contemporanee del Centro S. Agostino di Caserta la mostra che sarà inaugurata 
 venerdì 25 febbraio 2005 alle ore 18,00, a cura di Lorenzo Canova, promoter 
 Dirartecontemporanea 
 La mostra nasce come una riflessione sul particolare e cruciale momento storico 
 che stiamo vivendo, e vuole porsi una domanda sul senso del Male che appare 
 dominante negli eventi e nei drammi dove i destini di guerra si incrociano agli 
 scontri economici, alle dialettiche tra diverse civiltà, alle grandi questioni 
 poste dall´ambiente, dalle mutazioni climatiche, dai cambiamenti sociali, dall´avvenire 
 delle metropoli nel Ventunesimo secolo. 
 In questo contesto drammatico, ci si chiede se l´arte possa nuovamente avere la 
 funzione di testimoniare il disagio e il dolore con la forza dei suoi molti 
 linguaggi, e se possa ancora cercare un´ipotetica salvezza utilizzando la sua 
 capacità unica di leggere il presente e di guardare al futuro scavando alla 
 ricerca della "verità" degli avvenimenti senza lasciarsi abbagliare dalla loro 
 sovrapposizione all´interno dei messaggi mediatici. 
 Il percorso espositivo intende raccogliere quindi alcuni artisti italiani, 
 perlopiù delle ultime generazioni, accostandoli in una varietà di tendenze che 
 vanno dalla fotografia alla performance, dalla scultura alla videoarte, fino 
 alla pittura e all´installazione. Nella mostra saranno tra l´altro presenti, 
 quasi come "ospiti d´onore", due artisti le cui vicende biografiche e il cui 
 lavoro hanno un particolare significato: Ali Assaf, artista iracheno, in Italia 
 dal 1974, che con il suo lavoro duro ed essenziale racconta il dramma delle 
 migrazioni e della guerra che da troppo tempo dilania la sua terra di origine, 
 e Bruno Canova, prigioniero in un campo di concentramento tedesco durante la 
 seconda guerra mondiale, testimone diretto della tragedia dell´Olocausto che ha 
 lasciato un marchio tragico nella sua opera di alto valore civile, dedicata da 
 più di cinquant´anni alla denuncia della guerra, dello sfruttamento dell´infanzia 
 e dei disastri ambientali. La mostra si svilupperà così per mettere in luce le 
 diverse riflessioni sulla crisi del mondo attuale, in una fusione di linee e di 
 spunti dove le opere diventano la "traccia" simbolica che unisce le diverse 
 esperienze artistiche con la loro tragica potenza iconica e il loro deflagrante 
 potere espressivo. Incontriamo poi le "armi chimiche" di Angelo Bellobono, i 
 frammenti di corpi di Marco Colazzo, la città di Hiroshima dipinta da Francesco 
 Cervelli, i rituali di espiazione dipinti da Stefania Fabrizi, i volti in 
 fiamme di David Fagioli, il video dedicato a John Milton da Iaia Filiberti, le 
 immagini ambigue di Adriano Nardi, i disastri ambientali di Junior Palma, la 
 mattanza di Piero Pompili, la criminalità organizzata vista come una tragica 
 prigione da Franco Scarano, la natura devastata di Silvano Tessarollo, 
 l'umanità artificiale di Marco Verrelli. 
 La mostra comprende il "Krime & Fashion Project" di Antonio Riello concepito 
 appositamente per questa mostra, dove l'artista riflette sul problema del falso 
 (o il "taroccato" per usare un termine gergale ormai molto in voga) nell´abbigliamento, 
 ormai classificato come un vero e proprio crimine, e ad una vendetta del "falso 
 d.o.c." sul cosiddetto "originale" che paradossalmente diventa scontato e meno 
 interessante della "copia tarocca" grazie all'intervento provocatorio e 
 spiazzante dell'artista. 
 Galleria delle arti contemporanee Chiostro di Sant´Agostino- Largo San 
 Sebastiano, Caserta 
 Orario: Lunedi´-Mercoledi´-Venerdi´- Sabato : 10.00/12.30; Martedi´-Giovedi´ - 
 10.00/12.30 - 16.30/18.30 
 Festivi Chiuso - Ingresso Libero. Info: 0823-27 38 03/43 - 333 44 51 479 
 Artisti:  
 Alì Assaf (Bassora, Iraq, 1950, vive a Roma)  
 Angelo Bellobono (Nettuno, RM, 1964, vive a Roma) 
 Bruno Canova (Bologna 1925, vive a Roma) 
 Marco Colazzo (Roma 1963, vive a Roma) 
 Francesco Cervelli (Roma 1965, vive a Roma) 
 Stefania Fabrizi (Roma 1958, vive a Roma) 
 David Fagioli (Roma 1968, vive a Bruxelles) 
 Iaia Filiberti (Milano 1968, vive a Milano) 
 Adriano Nardi (Rio de Janeiro 1964, vive a Roma)  
 Junior Palma (Biella 1972, vive ad Arezzo) 
 Piero Pompili (Roma 1967, vive a Roma) 
 Antonio Riello (Marostica- Vi- 1958, vive a Milano e Marostica) 
 Franco Scarano (Napoli 1966, vive a napoli) 
 Silvano Tessarollo (vive a Tezze sul Brenta- VI) 
 Marco Verrelli (Roma 1961, vive a Roma)  
  
 La mostra chiude una trilogia ( "plus ultra" di mafonso, 2001/2002; "piazza 
 dante-un anfiteatro per la pace" - accardi, arcangelo, bellobono, benassi, 
 dafni&papadatos, dessi´, impellizzeri, kounellis, h.h. lim, mafonso, mainolfi, 
 mauri, moral, nagasawa, zaza - 2003/2004; il senso del male, 2005 ) attraverso 
 cui la città di caserta ha voluto, fortemente, riflettere e far riflettere sul 
 particolare momento storico, a partire dalla follia dell´11 settembre 2001, 
 affidandone il compito ad alcuni indiscussi protagonisti dell´arte 
 contemporanea nazionale ed internazionale.  | 
          
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