Auser. Appuntamenti estivi
      Caserta - 25 giugno 2005
      Comunicato stampa  | 
   
  
    
      
        
          
             
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 Caserta. L'Auser dà appuntamento all'Eremo di San Vitaliano 
 L'associazione Auser di Caserta, presieduta da Marisa Attanasio, ha tenuto 
 l'Assemblea degli iscritti nella propria sede in via Roma 8. All'ordine del 
 giorno l'istituzione anche nel nostro capoluogo di un telefono amico per gli 
 anziani, iniziativa nazionale che prende il nome di Filo d'Argento. Ampiamente 
 discussi anche il consuntivo delle attività svolte e le linee di programmazione 
 per le attività future. L'Auser proporrà nei prossimi mesi incontri e dibattiti 
 sul cinema, una guida all'ascolto della musica, incontri sulla conoscenza 
 dell'arte contemporanea. Inoltre, restano confermate tutte le varie iniziative 
 e i vari corsi tenutisi già negli ultimi anni. 
 Intanto, il prossimo appuntamento per soci e amici è già per domani sabato 
 25 giugno alle ore 11 per una visita guidata all'Eremo di San Vitaliano. La 
 giornata poi proseguirà fino alle 18 con un incontro distensivo a contatto con 
 la natura e relativo momento conviviale presso un agriturismo della zona.  
 L'Eremo di San Vitaliano è una chiesa con accluso romitaggio che la tradizione 
 fa risalire al santo vescovo capuano Vitaliano (VI-VII sec.). Si nasconde tra 
 le campagne di Casola, in quella che la tradizione ricorda come "Miliarum", ad 
 un tiro di schioppo dalla sorgente Tellena. 
 Nell'ampia chiesa a forma rettangolare, con presbiterio e cantoria spaziosi, un 
 busto di San Vitaliano è collocato in una nicchia frontale. Una cappella sul 
 lato destro ha un altare di tufo e stucco; nella piccola nicchia che lo 
 sovrasta è raffigurata l'immagine della Madonna (del Rosario?) col Bambino, 
 sbiadita dal tempo e dall'umidità. 
 Lateralmente alla chiesa al piano terra vi sono dei locali inagibili, che 
 certamente furono le primissime celle dell'Eremo; al primo piano i locali sono 
 in discrete condizioni. 
 La chiesa fu restaurata nel 1949 con i fondi dei fedeli locali e dei loro 
 parenti residenti negli Stati Uniti d'America, come si rileva da una iscrizione 
 lapidea. 
 Accanto alla porta d'ingresso della chiesa, monsignor Vitaliano Rosetti fece 
 apporre un marmo recate scolpiti cenni della vita di San Vitaliano. Infatti, 
 leggiamo che il vescovo nacque a Capua antica (attuale Santa Maria Capua Vetere) 
 verso la seconda metà del settimo secolo. 
 Eletto vescovo di quella città, per le sue eccelse virtù, fu ben presto preso 
 di mira da uomini perversi, che lo calunniarono e lo perseguitarono. Messo in 
 un sacco di cuoio fu gettato in mare, ma il Signore lo salvò e per questo 
 delitto punì la città di Capua antica con siccità e mortalità. 
 I capuani, pentiti, implorarono il perdono del Santo, che non mancò di 
 esaudirli e di pregare per loro. Subito una pioggia consolatrice irrorò la 
 città, portando via ogni malanno. 
 Il Santo, dopo questa grande prova, si mosse da Capua antica, e passando per 
 l'attuale Sala, si fermò a Casola, per costruirvi un eremo. Iniziò il lavoro 
 cui diede un contributo fondamentale - secondo la leggenda - un lupo ammansito 
 che aiutava il Santo trasportando le pietre di tufo. 
 Qui visse per dieci anni in penitenza e in santità. La sua cella divenne ben 
 presto centro di preghiera e meta di pellegrini, che vi accorrevano da ogni 
 parte, per ricevere grazie e consigli dal Santo Eremita. 
 Successivamente si ritirò a Montevergine, dove edificò una chiesetta in onore 
 della Madonna, con accanto una celletta per il suo giaciglio. Ivi morì il 16-17 
 di uno dei primi anni dell'ottavo secolo. Le sue spoglie furono donate alla 
 città di Catanzaro dal Papa Callisto II nel 1120 | 
          
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