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          | Cortile dei Serici. Il jazz è ormai considerato un genere classico e prova ne è 
 sia i fatto che questo concerto è stato inserito nel Proms Leuciana Classica e, 
 molto di più, che nei conservatori esistano dei corsi regolari ad esso 
 dedicati. Il chitarrista casertano Pietro Condorelli è proprio uno dei docenti 
 del Conservatorio napoletano di S. Pietro a Maiella e, sia lui che l’Orchestra 
 che dirige, sono ormai un punto di riferimento per i musicisti jazz campani. L’orchestra, nata nel 2000, è una realtà consolidata da numerose esibizioni, 
 prima fra tutte il S. Carlo, e, anche se l’organico è necessariamente 
 variabile, comincia ad avere una sua storia.
 Si nota un affiatamento fatto di sguardi, sorrisi, battute a volo anche durante 
 l’esecuzione dei pezzi. A proposito di questi, gli arrangiamenti sono in genere 
 degli stessi studenti del corso jazz, presenti e passati, ad ulteriore riprova 
 del serio lavoro che viene svolto.
 Nella serata di Giovedì 21, oltre a Condorelli, come semplice orchestrale, c’è 
 Marco Sannini – tromba e flicorno- anche lui docente al conservatorio e 
 apprezzato musicista.
 Il concerto ha proposto quasi esclusivamente brani di Chick Corea degli anni 
 ’70 e con le tipiche sonorità sudamericane (“Samba Song”, “La Fiesta”, 
 “Armando’s rumba”, “Spain,… e tanti altri) con una formazione in cui i fiati la 
 facevano da padrona (5 trombe, 5 sax e 5 tromboni con 2 percussionisti, un 
 pianista, un chitarrista e un bassista). Pietro Condorelli oltre a dirigere, 
 presentare la storia di ogni pezzo, ha anche “inforcato la chitarra” per alcuni 
 “assolo” che hanno divertito il pubblico questa volta numeroso.
 Una piacevole scoperta è stata infine la voce di Carlo Lomanto che ha 
 interpretato alcuni brani e “Summertime” di G. Gershwin, bis conclusivo.
 Va ricordato infine che la formazione ha, nell’immediato futuro, la produzione 
 di un cd
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        Pietro Condorelli 
          
          Carlo Lomanto
          
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