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      Teatrale del gruppo "Uno, nessuno e centomila": "Questa sera si recita a 
      soggetto"San Leucio - dal 21 Gennaio al 22 Febbraio 2006Comunicato stampa |  
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          | Martedì 31 Gennaio 2006, alle ore 21, presso Small L'Altro Cinema, Caserta Sud, 
 Marcianise (ce) organizzato dall'Unart Group, a conclusione del progetto 
 multidisciplinare "Questa sera si recita … a soggetto !? !", presentazione del 
 lavoro finale con la partecipazione straordinaria di Maria Speranza Ranieri 
 (Cantante Soprano) che impreziosirà con arie famose (“Casta Diva”, “Convien 
 Partir”) la rappresentazione. Regia di Antonio Iavazzo e Carmela Barbato 
 Note di regia
 A teatro per muoversi insieme, veicolando emozioni profonde, primarie, potenti.
 A teatro per tessere intensi legami emotivi, per sperimentare l'incontro e la 
 conoscenza.
 A teatro per specchiarsi ed essere specchiati, per conoscere ed immaginare, per 
 ri-flettere la realtà, per raccontare il sogno... e poi... il grande gioco, lo 
 spettacolo teatrale, la proposta narrativa classica, Pirandello, il teatro nel 
 teatro, i contrasti tra attori e regista, attori che reclamano il primato della 
 spontaneità sul freddo gioco scenico, e le fughe tra il comico ed il colorato 
 festante, tra memoria e desiderio, tra didattica teatrale ed emozione, tra 
 irrazionale e piacere, tra istanze rimosse e "lusso notturno della fantasia".
 Una messa in gioco totale , dei partecipanti, un pre-testo a cui ragazzi e 
 ragazze hanno lavorato perseguendo le seguenti fasi: creazione del gruppo 
 attraverso il training, ricerca e identificazione di un interesse comune nel 
 tema proposto, scrittura, messa in scena. Il ruolo di noi operatori è stato 
 quello di catalizzatori che con gioia hanno trasformato queste energie in 
 teatro, partecipando a tutte le fasi attivamente, supportando il gruppo ed i 
 sottogruppi con tecniche e linguaggi teatrali. Un gioco artigianale e serio 
 dove idee, abilità, pensieri, emozioni e metodo, impastati insieme sul banco di 
 lavoro, lavorati a tante mani e fatti lievitare, hanno prodotto in ciascuno 
 l'esperienza indelebile della conoscenza filtrata attraverso la drammaturgia 
 dell'incontro.
 Trasmettere conoscenza e impulsi sotto forma di piacere è caratteristica 
 principale dei mezzi teatrali: "la profondità della conoscenza e dell'impulso 
 corrisponde alla profondità del piacere". (B.Brecht)
 Il piacere deriva dalla situazione comunitaria, dalla partecipazione ad una 
 esperienza in cui si vivono trasgressioni, trionfi, conflitti e liberazioni, 
 dall'ingresso in un mondo "altro" nel quale la finzione ha lo stesso statuto 
 della realtà. Rubare ai grandi del teatro e percorrere insieme un cammino 
 costellato di emozioni è stato dunque non solo legittimo ma assai meritorio: 
 prendere un classico, metabolizzarlo, personalizzarlo, affinché il testo 
 "nuovo" da solo si presenta in scena. Il nuovo testo è diverso ed unico perché 
 esiste la realtà: la cronaca, la storia del tuo Paese, la tua storia, il 
 carattere degli attori che compongono la compagnia, le improvvisazioni e tutto 
 quello che ti succede nel privato. Sul palcoscenico convivono non solo l'attore 
 e il personaggio ma la persona, le persone che nel nostro caso rifiutano di 
 assoggettarsi al potere, all'omologazione e reclamano il primato della 
 spontaneità e della autenticità sul conformismo di una società che affida 
 sempre più spesso i suoi processi comunicativi ai media elettronici che 
 postulano una ricezione individuale, passiva, acritica; e spesso frustrante e 
 poco gioiosa.
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 foto © Casertamusica |    |