Libreria Uthòpia di Capua: eventi di Febbraio

Febbraio 2006

Comunicato stampa


Sabato 4 febbraio, ore 18,30, Capua, Palazzo Fazio, Via Seminario
Presentazione del libro "Terroristi brava gente" (MARLIN) di Sergio Lamabiase. Partecipano: Luisella Bolla, Scrittrice, Marilena Lucente, Scrittrice, Enrico Milani, Assessore al Lavoro e all’Istruzione Provincia di Caserta, Sergio Lambiase, Giornalista e autore del libro. Letture di Genny Capuano
L'Autore
Sergio Lambiase vive e lavora a Napoli, dove alterna l’impegno di scrittore a quello di giornalista e di autore-sceneggiatore per la radio e la televisione. Ha scritto Napoli 1940-1945 (Longanesi, 1978, con G.B. Nazzaro), Marinetti e i futuristi (Garzanti, 1979, con G.B. Nazzaro), Capri 1905-1940 (Feltrinelli, 1983 e 1993, con L. Vergine ed E. Fermani), Memorie di una guida turistica (Edizioni e/o, 1992), CGDCT (Come giustamente diceva il compagno Togliatti) (Edizioni e/o, 1997), Napoletani (Sonda, 2001), L’odore della guerra. Napoli 1940-45 (Avagliano, 2002, con G.B. Nazzaro), Allegri suicidi (Avagliano, 2003). Sta curando la Storia fotografica di Roma (Intramoenia, otto volumi 2003-2006).
Il Libro
Terroristi brava gente, ovvero vita tragicomica della “meglio gioventù”, è una narrazione sul filo del paradosso che mette insieme – intingendo la penna nel vetriolo – divertimento e dramma in una riflessione spregiudicata sugli “anni di piombo”. Nel romanzo, assolutamente insolito nel panorama italiano, realtà e finzione si mescolano in un raffinato gioco letterario, tra gag irresistibili e il fumo degli spari, a restituirci un ironico, stralunato, corrosivo, ma anche umanissimo e veritiero “come eravamo”. Giovanni, Floriano, Elena, Evelina detta “Zazà”, Peppe, Catello, Gavino, Giosuè, Febo si trovano ad inseguire cose più grandi di loro: il mito della rivoluzione dietro l’angolo e della sollevazione delle masse del Sud, tra confusi sogni di gloria, velleitarismi, inadeguatezze, catastrofici errori, pasticciando con le bombe, i sequestri dei “nemici del popolo”, gli espropri “proletari”, in un tourbillon di avventure e disavventure che hanno per sfondo soprattutto Napoli e Roma. Le vicende e i “colpi di scena” che si succedono di pagina in pagina sono raccontati in prima persona da Febo, il più “inadeguato” di tutti, un vero “eroe” involontario del nostro tempo, continuamente oscillante tra la voglia di strafare (il dinamitardo, l’apprendista stregone, il rivoluzionario senza macchia né paura) e le tentazioni dell’amore (per Elena, per “Zazà”), che lo distolgono ogni volta dagli obblighi della “vigilanza” rivoluzionaria trascinandolo tra le lenzuola sia pure con la pistola sotto il cuscino.
Sabato 11 febbraio 2006 alle ore 18.30 presso la "Sala Teatro" del Centro Polifunzionale di Casagiove è previsto il secondo appuntamento della rassegna letteraria "Incontri d'autore", ideata da Enzo Varone (Direttore Artistico della manifestazione), in collaborazione con la libreria Uthòpia di Capua. In tale occasione sarà presentato il libro di Marcello D'Orta "Fiabe sgarrupate", edito da Marsilio. L'iniziativa gode del patrocinio dell’Ente Comunale di Casagiove. Partecipano: Vincenzo Melone, Sindaco di Casagiove, Davide Rotunno, Assessore alla cultura del Comune di Casagiove, Marinella Carotenuto, Giornalista de “Il Mattino”, Marcello D’Orta, Autore del libro. Letture di Enzo Varone. Sarà presente il vignettista e caricaturista Giuseppe Avorio. Presenta Luigi Cinone
Marcello D'Orta è nato e vive a Napoli. Oltre al suo celeberrimo “Io speriamo che me la cavo”, ha scritto “Dio ci ha creato gratis”, “Romeo e Giulietta si fidanzarono dal basso”, “Il maestro sgarrupato”, e “Nero napoletano”, tutte opere pubblicate con successo in moltissimi paesi. Il messaggio diffuso da "Fiabe sgarrupate" può così essere riassunto: “E vissero felici e contenti; le fiabe classiche hanno sempre un lieto fine. E però, prima che il buono trovi la sua ricompensa, il brutto diventi bello, il povero ricco, e così via, bisogna passare tra avversità e sfortune...! E anche il lettore deve pagare il suo 'scotto', dovendo spesso fare i conti con la paura, la truculenza e l'orrore. Prima di giungere al riscatto, è sempre necessario pagare un pedaggio salato. A D'Orta questo dispiace. Con buona pace dei vari Andersen, Grimm, Perrault, 'rivisita' i loro racconti, li sfronda dell'elemento 'gotico' (caratteristico di molta letteratura nordica) e fa loro un'iniezione di umorismo. Alla favola cambia, per così dire, i connotati. Lo scopo di questa riscrittura è il sorriso, perciò non solo il 'lieto fine' ma la letizia come fine. Sembra un gioco di parole ma non lo è. Come ogni umorista che si rispetti, D'Orta vorrebbe che il riso abbondasse non solo sulla bocca degli sciocchi ma anche su quella dei suoi lettori, convinto com'è che 'la risata aiuta a sdrammatizzare, a uscire dalla prigione delle tensioni nevrotiche'. Un modo, anche questo, per ridimensionare i problemi (meno seri) della vita".

Sabato 18 febbraio, ore 18,30, Salone Borbonico,Piazza Municipio, S. Nicola la Strada. Presentazione del libro “Un principe chiamato Totò” (RIZZOLI) di Liliana de Curtis. Partecipano:  Angelo Pascariello, Sindaco di San Nicola la Strada, Raffaele Narducci, Assessore alla cultura del Comune di San Nicola la Strada, Antonio Migliozzi, Giornalista, Liliana de Curtis, Autrice del libro. Modera: Pasquino Corbelli, Resp. Ufficio Stampa Comune di San Nicola la Strada. La presentazione del libro sarà preceduta dalla proiezione del video “Lei non sa chi è Totò”.
La rassegna letteraria “Autori di carta”, organizzata dalla Città di San Nicola la Strada in collaborazione con la Libreria Uthòpia di Capua, intende portare a San Nicola la Strada autori noti contemporanei.
Durante la serata, il soprano Rosa Feola, accompagnata al piano dal maestro Carlo Feola, interpreterà alcune canzoni composte dalla maestra Maria Quattrone Masile, su versi di poesie di Antonio de Curtis tratte dal libro “’A livella”.

 

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