| Nei giorni 1 e 2 aprile i volontari ANT saranno in piazza Duomo a 
 Caserta per offrire “Le Uova della Solidarietà”: Le uova di cioccolata 
 fondente/latte offerte al pubblico sono prodotte dalla DOLCIDEA di De 
 Cristofaro Ferdinando e & C. s.n.c., di alta qualità , non contenente OGM per 
 le quali si richiede un contributo minimo (gr. 300 con peluche € 12,00, gr. 300 
 senza peluche € 10,00, gr. 500 € 12,00.)   L’ANT e l’assistenza domiciliare ai Sofferenti di TumoreL’ANT ONLUS, è nata nel 1978 per iniziativa del Prof. Franco Pannuti, 
 primario della divisione di Oncologia dell’Ospedale Sant’Orsola Malpighi, e di 
 altri 13 cittadini bolognesi benemeriti,con lo scopo di aiutare i Sofferenti di 
 tumore in tutta Italia. Nel Dicembre 2002, l’ANT si è trasformata in 
 Fondazione.Si tratta di una ONLUS (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) senza 
 scopo di lucro che si avvale, per la propria attività, di donazioni spontanee, 
 di aiuti raccolti tramite l’opera instancabile dei Volontari e di contributi di 
 enti pubblici e privati.
 L’obiettivo principale dell’ANT è quello di fornire un’assistenza globale ai 
 Sofferenti di tumore in fase avanzata e avanzatissima e alle loro Famiglie, con 
 l’intendimento di:
 • fornire un esempio di Solidarietà umana e
 • privilegiare l’Eubiosia rispetto all’Eutanasia, intesa nella sua accezione di 
 morte anticipata e quindi non naturale.
 L’EUBIOSIA, dal greco, “la buona vita”, è l’insieme delle qualità che 
 conferiscono dignità alla vita.
 La vita deve essere, a nostro parere, un diritto garantito ad ogni essere umano 
 perché universale ed inviolabile, dal concepimento alla morte.
 Negli ospedali tradizionali, dove gli strettissimi limiti di badget e 
 l’organizzazione strutturale che inevitabilmente porta a considerare il 
 Sofferente più un numero che una Persona, sta diventando sempre più difficile 
 affrontare i singoli problemi dei Pazienti tenendo conto della loro privacy, 
 della loro sensibilità e delle esigenze delle loro Famiglie.
 E’ quindi comprensibile come il ricovero in ospedale risulti per il Sofferente 
 alquanto disumanizzante e che quindi si possano creare ulteriori problemi a 
 livello emotivo e psicologico.
 Indubbiamente un approccio “personalizzato”, specifico e realizzato 
 nell’ambiente più idoneo e rassicurante per il Malato (la propria casa e la 
 propria Famiglia) è da preferire rispetto al ricovero, soprattutto nella fase 
 avanzata della patologia.
 Naturalmente, in questo senso, è indispensabile garantire un livello tecnico di 
 assistenza non inferiore a quello di cui sono dotati i reparti di oncologia 
 degli ospedali tradizionali.
 Il Sofferente di tumore in fase avanzata ed avanzatissima necessita di 
 un’assistenza continuativa per periodi di tempo mediamente compresi tra i 3 ed 
 i 24 mesi, che può essere assicurata soltanto elaborando e mettendo in pratica 
 approcci assistenziali e protocolli il più possibile aderenti alle loro 
 necessità.
 Non si tratta, ovviamente, di creare sistemi assistenziali alternativi o 
 contrapposti all’ospedale ed alla medicina di base, ma, piuttosto, qualcosa 
 che, in stretta connessione e collaborazione con le strutture esistenti, 
 subentri come aiuto gratuito e complementare avendo come prioritarie le 
 necessità cliniche e sociali dei Pazienti e delle loro Famiglie.
 Il tipo di assistenza fornita non può e non deve rivolgersi solo ad alcune 
 esigenze del Sofferente (ad esempio il controllo del dolore, scopo di tutti i 
 palliativisti), ma deve essere un approccio globale, affrontando ogni genere di 
 problema diagnostico, terapeutico, infermieristico, psicologico e sociale.
 
 E’ proprio su queste basi e con questi scopi che si fonda l’organizzazione del 
 servizio di Ospedalizzazione Domiciliare Oncologica dell’ANT, oggi attivo non 
 più solo nella provincia di Bologna, da dove è partito, ma anche in altre 19 
 province: Ferrara, Rovigo, Modena, Ravenna, Bari, Brindisi, Taranto, Napoli, 
 Firenze, Pisa, Livorno, Pistoia, Prato, Pesaro-Urbino, Macerata, Potenza, 
 Brescia, Ostia-Roma, Gorizia.
 L’assistenza ANT è garantita da un’ equipe medica ed infermieristica 
 attualmente (Giugno 2003) di circa 192 operatori tutti contrattualmente legati 
 all’ANT per attività fornita a tempo pieno.
 Sulla base delle indicazioni fornite dal responsabile del reparto ANT di zona (ROD), 
 che è sempre uno specialista oncologo, dopo la prima visita di presa in carico 
 del Paziente che ha richiesto l’assistenza (di norma entro 3 giorni), viene 
 stabilita la frequenza degli accessi facendo intervenire, di volta in volta, 
 gli specialisti più idonei alla risoluzione delle necessità del Sofferente e 
 della Famiglia: l’oncologo (per la chemioterapia), il medico generico (ad 
 esempio per tutti i trattamenti endovenosi e trasfusionali, per le paracentesi 
 e le toracentesi), lo psicologo, il chirurgo (per consulenze su eventuali 
 interventi e per l’immissione dei CVC), il radiologo (con possibilità di 
 radiografie domiciliari), il dentista, l’urologo, l’infermiere (per tutti i 
 prelievi, i clisteri, la gestione dei cateteri, le medicazioni, ecc.) e 
 chiunque altro ritenuto necessario.
 Esiste la più ampia possibilità di effettuare esami clinici a casa del 
 Sofferente: ematologici, radiologici, ecografici, elettrocardiografici, ecc., 
 sempre in regime di totale gratuità.
 Vengono forniti alle Famiglie, se necessario, letti di tipo ospedaliero, 
 materassi antidecubito, apparecchiature mediche (pompe per infusione, 
 aspiratori, erogatori d’ossigeno), presidi vari quali aste per flebo, 
 carrozzine, girelli, ecc., e pannoloni (in attesa delle forniture previste 
 dalle ASL).
 Lo psicologo ha il compito di migliorare il rapporto del Paziente con la sua 
 malattia e di aiutare i Familiari ad affrontare il distacco con un’assistenza 
 che si prolunga anche “dopo”.
 Come ogni ospedale che si rispetti anche gli ODO - ANT sono forniti di un 
 Pronto Soccorso domiciliare attivo 24 ore al giorno per tutti i giorni 
 dell’anno, con possibilità di chiamata diretta al medico di guardia interno 
 all’equipe ANT.
 La chiamata è rivolta ad un cellulare di reperibilità tenuto dai medici a turno 
 che li impegna ad intervenire per ogni necessità urgente entro pochi minuti.
 Per quanto riguarda l’esperienza fin qui accumulata, il servizio di 
 Ospedalizzazione Domiciliare Oncologica gratuita dell’ANT è risultato essere 
 decisamente più gradito dai Sofferenti e delle loro Famiglie.
 Anche il confronto in termini di costi risulta privilegiare l’ODO - ANT 
 rispetto all’ospedalizzazione tradizionale.
 Siamo convinti della validità di questa esperienza e della necessità di 
 ampliarla per poter fornire a tutti i Sofferenti di tumore la possibilità di 
 esercitare il diritto di CURARSI nella propria casa, in seno alla propria 
 Famiglia.
 In tal senso opera e continuerà anche in futuro l’attività dell’ANT, basando il 
 proprio lavoro sulla convinzione che l’approccio ai Sofferenti in fase avanzata 
 ed avanzatissima è operazione assai complessa, sia dal punto di vista tecnico 
 che morale.
 Fondazione ANT Italia ONLUS - Istituto delle Scienze Oncologiche, della 
 Solidarietà e del VolontariatoVia Jacopo di Paolo, 36 – 40128 Bologna - Tel. 051.7190111 – Fax 051.377586
 Dipartimento Promozione Nazionale Tel. 051.7190121-122-123 – Fax 051.7190178
 www.antitalia.org  C.C.P. 11424405
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