Mostra: Salvatore Nuzzo e la Reggia Vanvitelliana

Caserta - dal 6 al 20 Maggio 2006

Comunicato stampa


Sabato 6 maggio, alle ore 18.00, presso il Salone della Pro Loco nel Palazzo Reale di Caserta si inaugura sabato una mostra del M° Salvatore Nuzzo sul Parco delle Regge di Caserta e di Capodimonte dal titolo “Salvatore Nuzzo e la Reggia Vanvitelliana”, curata da Carlo Roberto Sciascia.
Alla cerimonia di inaugurazione della manifestazione interverrà il Presidente della Pro Loco di Caserta gen. Vincenzo Iannotti e sarà presente l’artista.
L’evento gode del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Campania, della Provincia di Caserta e del Comune di Caserta e dell’autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio , per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoantropologico di Caserta e Benevento e della Soprintendenza per il Polo Mussale di Napoli.
La manifestazione rientra negli eventi programmati del Maggio dei Monumenti. Un catalogo è stato edito in occasione dell’inaugurazione.
La mostra è visitabile fino al 20 maggio con il seguente orario: tutti i giorni, festivi esclusi, dalle 9.30 alle 12.30, salvo accordi telefonici.


Salvatore Nuzzo e la Reggia Vanvitelliano di Carlo Roberto Sciascia

In un misto di atmosfera sognante e di senso del reale, Salvatore Nuzzo descrive nei suoi lavori il meraviglioso parco vanvitelliano; le immagini proposte si dissolvono, quasi, in un universo metafisico, nel quale la trascendenza della visione contiene in sé una straordinaria componente misteriosa.
I frammenti di ricordi, che appartengono alla cultura mediterranea, si sedimentano diventando propulsori di una vera ricerca di ordine e di equilibrio assoluto.
A tale riguardo è la sua esperienza in campo fotografico ad aiutarlo a percepire nel taglio dell'immagine e nel dettaglio gli stessi paradigmi di base, sui quali si fonda la descrizione di un’architettura ampia, tale da carpire l’oggetto del suo sguardo nella sua pluralità: natura e storia, corpo e classicismo, arte e vita, mito ed avventura.
È la memoria che si confonde con il presente, in una struttura ove tutto il piano dell’immanenza delle visioni e la stessa fisionomia formale dell’oggetto si confondono per offrire all’artista l’opportunità di esprimere i propri stati d'animo. È l’istintiva confidenza con le matrici inconsce dei propri sentimenti a tradursi in delicati disegni, caratterizzati da un grande equilibrio compositivo; l’emozione s’insinua nelle sfere sensibili d’uno scenario esaltato dalle inquadrature, privilegianti ogni elementi secondario armonicamente inserito in un quadro euritmico, ove si sovrappongono le sensazioni di Nuzzo alla concezione d’insieme dello stesso Vanvitelli.
Spesso l’artista preferisce soffermarsi sui diversi piani alla ricerca della filologia della loro singolarità, ma anche della densità costruita da questa architettura; nasce, così, una positiva “grammatica combinatoria” di forme e di volumi, di squarci ameni e di intense scene drammatiche che non interrompono un procedimento, volto alla congiunzione definita del tutto.
Salvatore Nuzzo pare volersi misurarsi con gli ambiti più luminosi della Reggia di Caserta, scandendo i tempi e segnando gli spazi in una concezione mediterranea assoluta; le visioni sono pervase, infatti, dalle pieghe del tempo e dalla possibilità di vedere con gli occhi e con l’anima al di là di esso; alla superficie dell’opera è assegnato il compito di accogliere il gesto disciplinato o l’angolazione dello sguardo per sostenerne l’architettura materiale ed emotiva e per focalizzare, con lucida scelta, il riquadro da sottrarre alla realtà e da investire della responsabilità di conservare il senso della bellezza oggettiva e dell’intima armonia dell’animo.
L’imprimersi di emozione ed impressioni, senza concedere nulla alle sterili ricercatezze formali ma non trascurando i particolari più coinvolgenti, unisce le tracce del passato in figurazioni, che inducono ad immaginare in quei palcoscenici sereni di vicende vissute, sovrapposte a desideri inaspettati inseguenti tracce indecifrabili e silenziose della memoria ed esploranti passioni indistinte tra presente e passato.

 

 

Fontana di Venere e Adone, disegno

 parco della Reggia di Caserta (particolare)

 

Puttino realizzato in ceramica dal

 disegno della Fontana di Venere

 
 

 

www.casertamusica.com e www.locali.caserta.it. Portali di musica, arte e cultura casertana  
Mail: redazione@casertamusica.com; Articoli e foto ©  Casertamusica.com  1999 / 2006
In assenza di espressa autorizzazione è vietata la riproduzione o pubblicazione, totale o parziale, degli articoli.