Trame di donna

Santa Maria C.V (CE) - dal 7 Aprile all'11 Maggio 2006

Comunicato stampa


Domenica 7 maggio alle ore 11.00 a Santa Maria C.V. presso il Centro Culturale "Il Pilastro" sito in via Roberto d'Angiò, 54, si terrà la mostra "Trame di donna" dell'arch.Vincenza Finelli dove saranno esposti arazzi e altro.
Introdurranno l'arch. Massimiliano Rendina docente presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, Arianna Quarantotto docente di Lettere, e Massimo Santoro nella veste di attore.
La mostra sarà aperta su appuntamento fino a giovedì 11 maggio.
Per richiedere un'appuntamento nei giorni al di fuori dell'inaugurazione chiamare i numeri 0823 796728, oppure 0823 844519 (Centro Culturale "Il Pilastro)

 

Note sulla mostra a cura di Arianna Quarantotto

Solare e giocosa l’esposizione di cuscini e arazzi presentata domenica 7 maggio presso il Pilastro di S. Maria Capua Vetere. Storie di paesaggi “casalinghi” quelle che l’Architetto Vincenzo Finelli racconta nei suoi lavori, in cui traspare un nuovo modo di abitare e progettare della donna, il suo radicamento nel reale e nel quotidiano, l’armonioso rapporto che ella vive con le cose e l’ambiente.
Non c’è angoscia, non c’è senso di malattia o di frustrazione di fronte al quotidiano, non c’è morbosità né attrito con le mura domestiche a lei noti: la donna qui non vede la casa o gli ambienti interni come un peso, ma come un "ubi consistam" che accompagna la sua vita.
L’artista ha voluto affrontare il rapporto tra i mutamenti dell'organizzazione degli spazi domestici e le relazioni esistenti con la donna che vi abita, attraverso una nuova grammatica dell'abitare, tutta femminile, in cui la donna scopre la "stanza tutta per sé" .
Il filo conduttore della narrazione è il contemporaneo: nel riprendere il cammino di riflessione sulla casa e sul rapporto che la donna vive con essa, la casa è vista come "nido e nodo della nostra storia", luogo reale e simbolico che va oggi riconsiderato in relazione ai profondi mutamenti sociali e culturali avvenuti in questi ultimi anni: dalle nuove forme della convivenza e del lavoro, ad una diversa dimensione dell'agire, fino al mutato rapporto che, soprattutto oggi, la donna ha con la casa reale o ideale.
La casa dunque come luogo del sé e al tempo stesso spazio di creazione o luogo di libertà in cui è possibile determinare tempi e spazi personali; è luogo di intimità (con spazi privati e chiusi) e di relazione (con spazi aperti alla convivialità). La categoria del "tempo per sé", apre infatti nuovi orizzonti: al tempo per il dialogo interiore, per l'attenzione a se stesse, per il sostegno ai propri desideri. L’artista si affaccia con discrezione nell’abitare privato della donna ed è incredibile osservare con quanto incanto e divertita complicità riesca a ricreare scene rasserenanti di vita quotidiana, sguardi, gesti consueti ma mai banali situazioni: tutto è sempre attraversato da una sottile trama di sentimenti ed emozioni. L’osservazione e la narrazione dello spazio interno che si celano dietro ad ogni lavoro ci chiama a condividere le vicende dei personaggi ritratti: sono sempre donne esili, leggiadre, assorte nei loro pensieri.
Negli ambienti rappresentati scopriamo il silenzio, la quiete, ma anche il disordine degli interni di certe case contemporanee: ed è l’ambiente a fare da filo conduttore alle trame che si intersecano tra i cuscini e gli arazzi nei quali si coglie la capacità introspettiva dell’architetto a cogliere il lato umano e psicologico di certe situazioni in cui è facile potersi riconoscere, senza escludere sottili rimandi allegorici. Lo spazio domestico viene evocato con grazia e “magia”, con un utilizzo sapiente dei tessuti e delle superfici in cui si producono gesti, sguardi, abitudini, sensazioni, episodi di vita quotidiana, velati a volte di dolcezza, di malinconia, di felicità…Vi è tutto l’universo femminile racchiuso dietro le “mura domestiche” rappresentate nei lavori dell’architetto Finelli che in questa particolare combinazione tra architettura di interni e lavori di cucito ci mostra, con occhi nuovi, la bellezza tranquilla di una scena consueta, rafforzata dall’uso dei colori che ravvivano una parete, un pavimento o gli oggetti. Il fascino e il segreto di un istante di vita arriva intatto fino a noi attraverso l’arte del tessuto e il disegno d’ambiente.

 

Arch.Vincenza Finelli

 

 

 

 
 

 

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