Capua tra letteratura e musica: SfidArti Festival

Capua (CE) - dal 2 al 4 Giugno 2006

Comunicato stampa


Palazzo Lanza sarà ancora protagonista, insieme ad un altro storico Palazzo capuano, quello di Ettore Fieramosca, in qualità di eccezionale location per la rassegna “Capua tra letteratura e musica” che anche quest’anno ritorna, e lo fa con ben due novità. Il 2, 3 e 4 giugno, infatti, la rassegna “Capua tra letteratura e musica”, curata dall’associazione culturale Architempo con il sostegno della Provincia di Caserta, avrà un sottotitolo che ne racchiude simbolicamente lo spirito: SfidArti Festival, un gioco di parole per sottolineare da un lato la molteplicità delle arti, da quella visiva al teatro, dalla letteratura alla musica, che saranno protagoniste della tre giorni di eventi, dall’altro indica come molti degli incontri proposti giocheranno sul tema accattivante della “sfida”.
Numerosi saranno eventi culturali e artistici: incontri con noti autori del panorama editoriale nazionale come Massimiliano Palmese e Massimo Cacciapuoti (entrambi candidati al premio Strega), i giovani napoletani Riccardo Brun, Angelo Petrella, Andrea Santojanni, Roberto Saviano, e ancora reading, incontri con attori-scrittori come la splendida Paola Pitagora e l’esuberante Peppe Lanzetta, e poi stage di scrittura creativa con la scrittrice Antonella Cilento, visite alla città, eventi per bambini e ragazzi con le case editrici Lavieri, Colonnese e Ellepiesse che presenteranno le ultime novità del loro catalogo, intriganti momenti di letteratura “notturna” con le case editrici Coniglio e NonSoloParole, e ancora tanta musica con la semifinali del Teano Jazz Factory e la Martucciana, mattinata pianistica dedicata all’illustre capuano Giuseppe Martucci.
Verrà inoltre allestita per la prima volta a Capua, a Palazzo Fieramosca, ed è questa l’altra bella novità, una piccola fiera dell'editoria campana, a cui hanno aderito le più importanti case editrici del panorama campano, come Colonnese, Chimera, le Edizioni dell’Ippogrifo, Melagrana Onlus, Spartaco, Graus, Guida, Lavieri, Kairos, Cargo/L’Ancora del Mediterraneo, Nonsoloparole, Spring.
Letteratura, musica, teatro, pittura ed enogastronomia, saranno dunque i piaceri, ma anche i “campi di battaglia”, dove scrittori, musicisti, attori, ma anche semplici lettori si sfideranno tra loro e con se stessi nei tre giorni di eventi che animeranno le strade e i cortili di Capua.
Programma:

Venerdì 2 giugno

Palazzo Lanza
Ore 11.30, “Famolo strano”. Marilena Lucente incontra Luisella Bolla, autrice di Incantesimi (Vallecchi) e del sito www.luisellabolla.it Dalla televisione al libro passando per la vita. Luisella Bolla si firma “telescrivente”, racconta – quasi – tutto quello che passa in televisione e legge i libri che hanno per protagonista il piccolo schermo.
Ore 17.00, Liliana Vastano, Le donne della Repubblica. Letture di Matè Verona
Ore 18.00, Nando Santonastaso, direttore della redazione casertana de Il Mattino, incontra Massimiliano Palmese, autore di “L’amate proibita” (Newton&cCompton)
Candidato al Premio Strega 2006
Esistono storie difficili da scrivere, storie talmente intime e dolorose che ci vogliono anni per scrostarle dalla memoria più profonda, per tirarle fuori e trasformarle in un romanzo. “L’amante proibita” è una di queste storie. Massimiliano Palmese - napoletano, poeta e autore teatrale - ci ha messo vent’anni per scriverla, ma è già un successo. È la storia drammatica di una famiglia in crisi, di un’ossessione e di un amore perduto, che impedisce di amare ancora. Una storia che come una scatola cinese contiene molte trame, che si intrecciano in bilico fra thriller e romanzo di formazione.
Massimiliano Palmese è nato a Napoli e vive da quindici anni a Roma dove si occupa di teatro. Ha pubblicato diverse raccolte di poesia e ricevuto nello stesso anno i premi Eugenio Montale e Sandro Penna; nel 2001 è stato incluso nel «Settimo Quaderno Italiano» di Poesia Contemporanea edito da Marcos y Marcos. Ha scritto molti testi teatrali e una traduzione in versi del Sogno di una notte di mezza estate
Ore 19.00, Piero Sorrentino, giornalista de Il Corriere del Mezzogiorno incontra Riccardo Brun ,autore di “La città di sotto” (Nuovi Equilibri), Angelo Petrella, autore di “Cane rabbioso” (MeridianoZero)
“La città di sotto” di Riccardo Brun. Un paese di un possibile est europeo, occupato e depredato da un esercito straniero. Nelle viscere della Città, c’è un’altra città: bambini senza famiglia che si guadagnano il diritto di vivere andando a depredare le case abbandonate in superficie. Due ragazzini, Vanja e Maila. Vanja vive nell’inferno di sotto, dormendo accanto alle tubature dell’acqua calda, come accade a migliaia di altri bambini; Maila sta in un campo profughi, nell’inferno di sopra. La loro amicizia nasce dal fango, rubando insieme, cercando una scintilla di umanità. E nell’abbraccio fra Vanja e la piccola nomade l’orrore diventa una favola. Poi l’incontro con un gruppo di anarchici stralunati e incazzati. Per la prima volta nella loro breve vita, Vanja e Maila vivono il senso forte di una comunità in lotta per un’idea di libertà e per la voglia straziante di un domani migliore.
La città di sotto è un affresco impietoso e al tempo stesso surreale, come sono le tragedie del nostro tempo, viste con gli occhi dei bambini. Un romanzo che graffia, commuove e ferisce, teso e affilato come una ballata di Nick Cave.
Cane Rabbioso di Angelo Petrella. Napoli, il porto. Una partita di droga. Una vendetta. Un omicidio di troppo. Un uomo corrotto, crudele, spietato. Che si è venduto. Che non ha più nessun codice d’onore. Nessuna forma di umanità. Una sorta di ’cattivo tenente’ in versione partenopea che non esita a uccidere e a commettere le azioni più spregevoli. Per continuare a sopportare la sua vita. Ma a Napoli qualcuno ha deciso di toglierselo di torno. Qualcuno sta cercando di incastrarlo. Qualcuno che ha scoperto le collusioni tra vari corpi dello Stato per il controllo del potere. E che pretende la sua fetta. Restano ventiquattr’ore. Per sistemare tutto. Una prosa che assomiglia a uno schiocco di frusta, una storia che ti afferra per lo stomaco.
L’esordio crudo, frenetico, sconvolgente di un nuovo talento del noir italiano.
Ore 21.00, “Storie di piccoli criminali”, spettacolo in anteprima del gruppo Calebasse.
La nuova raccolta di canzoni dei Calebasse è quello che si definisce comunemente un concept album, ovvero segue un unico filo conduttore: i criminali. Tutto si è realizzato in maniera inaspettata e naturale, lavorando su di un filone di idee che scavando in profondità portava alla luce materiali sempre più abbondante e prezioso. Un lavoro di composizione lungo e laborioso durato più di un anno, passato a elaborare e scegliere gli uomini da raccontare e a dare loro una sostanza musicale. Prima è venuta la storia di un “fuorilegge” che ormai preso, sconfitto, ferito, chiede aiuto al cielo ma tutto ciò che ne ottiene è una nevicata in pieno agosto. Poi è venuto “il palo”, che per strada di notte mentre aspetta i suoi colleghi rapinatori si accorge di essere finito sotto la finestra della sua amata, e poi come in un corteo immaginario, si sono presentati alla porta tutti i personaggi di questa commedia umana, criminale ma ridicola, pericolosa e allegra, grottesca e losca. “Il venditore”, “il cacciatore di tesori”, “il rapinatore”, sono tutti amici del cantautore. Lui li spia e di nascosto ne scrive i segreti. Di questi, cattivi, e di altri criminali più piccoli, meno gravi, meno importanti, “il prigioniero”, “l’adultera” o semplicemente “il bugiardo”.
Una galleria di assurde facce, dai comportamenti inspiegabilmente teneri.
Il cantautore racconta, con la musica, con le parole, fa da presentatore in questa corrida di pregiudicati, il moderatore a un convegno di loschi figuri, la voce narrante della favola dei bimbi brutti.
“Storie di piccoli criminali” è un nero balletto, una tragicomica processione.
Ogni personaggio vuole un suono ed un arrangiamento che vesta il brano appropriatamente, in modo da assecondare l’atmosfera del testo e la sua ironia. Ne è venuto fuori un suono contaminato, frutto delle diverse esperienze e del confronto dei musicisti, il suono dei “Calebasse”.
Corrado Laudadio, suona il basso, ed ha curato artisticamente e tecnicamente il progetto.
Carmine Silvestri porta il tempo. Suona la batteria, le percussioni e i colori.
Lorenzo Sorbo suona troppi strumenti per elencarli ma li suona anche bene e questo è raro e prezioso, un contributo indispensabile anche per il lavoro di arrangiamento.
Tony Laudadio ha scritto le canzoni e le canta e le suona, gli è stata concessa dal gruppo sempre l’ultima parola.
Ore 22.00, Prima semifinale del Teano Jazz Factory
Il Teano Jazz Factory è un concorso legato al noto appuntamento estivo del Teano Jazz Festival, giunto quest’anno alla sua 14° edizione. “Alla ricerca dell’innovazione” è lo slogan e il motore del concorso promosso dalle associazioni Teano Musica e Oltre, Caserta Musica & Arte, Architempo e dall’Accademia Musicale “Città di Caserta”.
Una giuria di esperti, presieduta dal maestro Pietro Condorelli, ha selezionato i sei gruppi che si sono confrontati a ritmo di jazz in un percorso musicale che ha toccato Caserta, Santa Maria e infine giungerà a Capua, qui i 4 finalisti si contenderanno l’onore di suonare sul prestigioso palco del Teano Jazz Festival, accanto a musicisti di fama internazionale.
Ore 23.00, “Buia è la notte” incontro – reading a cura di NSP, con Maria Gagliardi, Carmine Federico, Fabrizio Fedele, Rosanna Pasquino, Lucio Aragri, Alice Stoppini e Raffaele Calafiore. Introduce: Alessandra Santillo
La notte nell’immaginario individuale e collettivo attraverso le storie di undici scrittori : lo spazio-tempo sospeso tra sogno e realtà, vissuto e immaginazione. Dopo i primi due volumi che hanno visto coinvolti tredici autori sul tema della notte, è di recente stato pubblicato da NSP il terzo, che raccoglie undici nuovi racconti selezionati nell'omonimo concorso “Buia è la notte”.

Sabato 3 giugno

Palazzo Lanza
Ore 11.00, Aperitivo letterario. Marilena Lucente incontra Giovanni Accardo, autore di “Un anno di corsa” (Sironi) e Federico Platania, autore di “Buon lavoro. Dodici storie a tempo indeterminato” (Fernandel)
“Un anno di corsa” di Giovanni Accardo. Chiunque abbia temuto per il proprio presente o per il proprio futuro, chiunque si sia svegliato nel cuore della notte per la paura di perdere il proprio miserabile lavoro, chiunque abbia sofferto di allucinazioni nella sala d'attesa di un’agenzia di lavoro interinale (vale a dire: proprio chiunque) potrà riconoscersi nel disperato, esagitato, ridicolo, perdente – e, tuttavia, misteriosamente irriducibile – protagonista di questa storia. Quest’uomo è un siciliano, vive al Nord, condivide un appartamento di 32 metri quadri con un coetaneo leghista; è laureato in lettere con 110 e lode, possiede una Cinquecento arrugginita con il clacson che suona ogni qualvolta si sterza a sinistra, e soffre di una quantità di mali perlopiù immaginari. Corre di qua e di là, e che lavori trova? Distributore di volantini pubblicitari, cameriere in un ristorante da matrimoni, procacciatore di clienti per un mobilificio, venditore porta a porta di aspirapolveri ad acqua, addetto allo strangolamento dei polli in una polleria...
Un anno di corsa è il tragicomico rendiconto di come il precariato, l’incertezza del futuro, l’impossibilità di lavorare con soddisfazione, trasformino il corpo e la psiche delle persone.
“Buon lavoro. Dodici storie a tempo indeterminato” di Federico Platania. I racconti che compongono questo libro narrano la realtà lavorativa del posto fisso. Dodici storie ambientate in anonimi palazzi aziendali, dove personaggi annichiliti sono protagonisti di banali vicende d’ufficio che scivolano verso una conclusione angosciante e a volte tragica. Proprio il concetto di "posto fisso" – inteso sia come elemento di stabilità sia come impossibilità di sviluppo – fa di questa raccolta il complemento letterario ai molti recenti titoli di narrativa italiana che hanno per tema il precariato. Se in quelli si raccontano le ingiustizie subite e le speranze di una generazione che tra un lavoro stagionale e l’altro sogna di approdare al lido sicuro del contratto a tempo indeterminato, in Buon lavoro si scopre che il lido è tutt’altro che sicuro, che le ingiustizie continuano e le speranze finiscono. Con stile freddo e neutro – e proprio per questo ancora più inquietante – Federico Platania descrive una nuova generazione di "colletti bianchi", che offre un quadro sconfortante e grottesco della vita impiegatizia contemporanea.
Ore 18.30, Biagio Coscia, giornalista de Il Corriere della Sera incontra Andrea Santojanni, autore de “La prima sigaretta del giorno” (Avagliano)
Un appartamento nel centro storico abitato da cinque studenti, tra di loro c’è un disegnatore, Lingo, contestatore isolato per eccellenza. Ed è consapevole di aver perso totalmente il controllo dei suoi disegni, che fanno delle cose immonde, interferiscono con le faccende domestiche e lo costringono a prendere delle scelte contro la sua volontà. Ma succederanno a causa di questi personaggi fittizi dei fatti poco piacevoli, che coinvolgeranno gli altri quattro studenti: un anarchico Beneventano, una bassista grunge, un’organizzatrice di feste per bambini e anche una scrittrice sotto contratto di un colosso dell’editoria, Lidia.
Andrea Santojanni è nato a Napoli nel 1984 pubblica il suo primo romanzo, Sono solo mostri, a diciassette anni, per la casa editrice Feltrinelli. Tra le sue passioni: la musica, la letteratura e il disegno. Attualmente frequenta la facoltà di lettere e filosofia, ed è collaboratore redazionale del quotidiano “la Repubblica”, sezione Napoli.
Ore 19.30, Brunella Cappiello incontra Gianni Simioli, autore di “Mavaffazelig Storie di vita a(b)battute” (Graus)
Gianni Simioli è noto al grande pubblico per i suoi programmi radiofonici di successo, ma soprattutto per essere stato il conduttore, nonché l’autore, dell’ormai leggendaria Telegaribaldi. “Mavaffazelig. Storie di vita a(b)battute” è una raccolta di battute, frasi e contesti surreali, da cui viene fuori tutto l’umorismo partenopeo d’autore, ma anche tanto umorismo partenopeo “inconsapevole”, che nasce da strampalate insegne di negozi o frasi anonime sui muri di Napoli.
Ore 20.30, Umberto Sarnelli, giornalista de Il Mattino incontra Peppe Lanzetta, attore e autore di “Giugno Picasso” (Feltrinelli)
Nell’esilio di Stromboli un ex marinaio diventa il polo d’attrazione di altri esuli disperati e vitali e, d’estate, di ospiti paganti molto alternativi. L’arrivo del figlio e di un amico del figlio getta scompiglio e turbamento, perché entrambi portano addosso un segreto, una malattia, un contagio. Peppe Lanzetta disegna una catastrofe di anime alla deriva, sullo sfondo di altre catastrofi, naturali e storiche.
Peppe Lanzetta è nato a Napoli nel 1956. Ha collaborato con Edoardo Bennato, Pino Daniele, James Senese e Franco Battiato per i testi delle loro canzoni. Ha debuttato a teatro con Napoletano pentito (1983), cui seguono Roipnol (1984), Il vangelo secondo Lanzetta (1986), Lenny (1988), Caro Achille ti scrivo (1990), Il peggio di Lanzetta (1993), Tropico di Napoli (1998), Ridateci i sogni (2001). Attore, autore di soggetti cinematografici e regista di un cortometraggio, ha lavorato con registi come Piscicelli, Tornatore, Cavani, De Crescenzo, Loy, Martone, Asia Argento, Scimeca. Ha pubblicato: con Baldini & Castoldi, Incendiami la vita (1996) e Un amore a termine (1998); con Paravia, In gita a Napoli (1997).
Ore 22.00, Seconda semifinale del Teano Jazz Factory
Altri due gruppi emergenti si scontreranno nella seconda semifinale del Teano Jazz Factory, un concorso legato al noto appuntamento estivo del Teano Jazz Festival, giunto quest’anno alla sua 14° edizione. “Alla ricerca dell’innovazione” è lo slogan e il motore del concorso promosso dalle associazioni Teano Musica e Oltre, Caserta Musica & Arte, Architempo e dall’Accademia Musicale “Città di Caserta”. Giovani artisti si confronteranno a ritmo di jazz per avere l’onore di suonare sul prestigioso palco del Teano Jazz Festival, accanto a musicisti di fama internazionale.
23.00, Letteratura ed eros, Danila Di Gennaro incontra C.D. Formetta, autrice di “La vita sessuale dei camaleonti”, Cristiano Armati, autore di “La mattina dopo”, Dario Morgante, autore di “Mia sorella è una gran figa”, a cura della Coniglio editore
Ereditando una storia che viene da lontano, la Coniglio Editore si presenta ai lettori italiani producendo libri che colmano vuoti di sapere, che riattivano la memoria e tengono sveglio il piacere. Sulla scia di questi desideri la collana Maxima Amoralia è interamente dedicata alle passioni, ed ospita libri capaci di trasformare i ricordi in emozioni.
Dalla parola all'immagine, la Coniglio Editore è un punto di riferimento nel panorama del fumetto italiano. E al fumetto, infatti, sono dedicate sia la collana Scuola di fumetto, sia l'omonima rivista mensile che, per quanto riguarda le edicole, fa compagnia a Blue, storica testata pensata per dare voce a quello che è il fenomeno della cultura erotica internazionale.
24.00, BookLover: Maratona di lettura sul tema della “Passione”
24.00, Milonga. Serata di tango.
Palazzo Fieramosca
10.00 – 21.30, Fiera dell’editoria campana
11.00, Annamaria Troili, console TCI, incontro con Natalino Russo, autore de “La via di Santiago” (CDA&Vivalda Editori)
Il pellegrinaggio a Santiago de Compostela è diventato di gran voga negli ultimi tempi, tanto che nel 2004 ha registrato una partecipazione di centottantamila persone. Che cosa induce una così grande folla, proveniente da tutti gli angoli della Terra, a intraprendere un cammino che fu già della fede? La devozione, certamente, per i più. Per i laici, che pure accorrono numerosi, le motivazioni sono altre e disparate, a volte oscure. Per Natalino Russo, che ha percorso il Camino de Santiago lungo tre itinerari diversi, le convinzioni iniziali si sono andate trasformando di tappa in tappa, attraverso le riflessioni suscitate dagli incontri con gli occasionali compagni di strada, fino all’emergere di motivazioni profonde e inattese.
La via di Santiago è la storia di un viaggio interiore compiuto sulla scia di un grande evento collettivo che si ripete da oltre un millennio in un’atmosfera di fervore che lo ha reso giustamente famoso.
Natalino Russo è nato a Caserta nel 1972. Speleologo e naturalista, coniuga la passione per la montagna e i viaggi con quella per la lettura e la scrittura. Dopo aver dedicato qualche anno alla ricerca universitaria, attualmente si occupa di fotografia collaborando con case editrici e riviste. È tra gli organizzatori di «Montagne in città», rassegna di cinema e letteratura di montagna. Ha pubblicato il volume di racconti «Fratture», e coordinato l’opera «Grotte e speleologia della Campania». «La via di Santiago» è il suo primo romanzo. www.natalinorusso.it
12.00, Aldo Putignano incontra Maurizio De Giovanni, autore di “Le lacrime del pagliaccio” (Graus Editore)
Napoli, 1931. Al Teatro San Carlo, prima della rappresentazione dell’opera lirica ‘Pagliacci’, viene brutalmente assassinato Arnaldo Vezzi, famoso tenore, genio indiscusso del canto e uomo profondamente egoista e meschino. Il caso è affidato al commissario Ricciardi, investigatore lucido e determinato che, dietro gli enigmatici occhi verdi, cela abissi di malinconia e un segreto inconfessabile: vede i morti nell’ultimo loro attimo di vita.
Percorrendo le strade schiaffeggiate dal vento invernale di una Napoli livida, oscura, Ricciardi cammina tra i vivi raccogliendone il pianto e portando con sé l’ultimo sguardo dei morti. E, intanto, indaga sprofondando in un gorgo di odio, passioni, rimpianti e ferite mai rimarginate, alla ricerca dell’assassino, dell’ultimo perché delle lacrime del pagliaccio.
Maurizio de Giovanni nel 2005, con il racconto I vivi e i morti, vince il concorso letterario “Tiro rapido/911 minuti”. Le lacrime del pagliaccio è il suo primo romanzo.
16.30, Alessandra Santillo incontra Antonella Pozzuoli, autrice di “La trappola del L@birinto” (Ellepiesse)
Il racconto, che vede protagonista un gruppo di giovani studenti alle prese con un misterioso computer, si snoda con ritmi incalzanti in un giallo e le atmosfere tipiche dei romanzi di suspance, lasciando il lettore col fiato sospeso fino alla fine. Mentre le avventure dei protagonisti ci trasportano in un universo virtuale sempre in bilico tra realtà e fantasia, il racconto stesso diventa un pretesto narrativo per tracciare uno spaccato delle problematiche connesse all’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici.
L’autrice
Antonella Pozzuoli è nata e vive a Capua. Laureata in Pedagogia, insegna presso il 1° Circolo di Capua. Da circa trent’anni è iscritta all’Agesci, in cui ha ricoperto ruoli di Quadro a vari livelli.
Ha al suo attivo alcuni articoli e saggi pubblicati su giornali locali e una precedente pubblicazione di un libro di racconti per l’infanzia dal titolo: “Il meraviglioso mondo di Quick” che ha conseguito importanti risultati in vari concorsi letterari.Il suo secondo romanzo “La trappola del l@birinto” ha partecipato alla XIV Edizione del Concorso Letterario nazionale “Premio Italia Letteraria” nella categoria: Racconto per ragazzi inedito, piazzandosi tra i finalisti (luglio 2005).
17.30, Serena Gaudino, giornalista di Repubblica e il piccolo Francesco Roviello del laboratorio “Fuori di penna” incontreranno Tiziana Cozzi, autrice di “Brividi nel giardino stregato“ (Colonnese Editore)
Nel Parco della Reggia di Caserta c’è un mistero: lo splendido giardino del re, famoso in tutto il mondo per la rarità delle sue piante, sta perdendo tutti i fiori.
Il vecchio giardiniere è disperato, chi lo aiuterà a far rivivere il suo giardino farà rivivere anche lui, che sta appassendo insieme alle sue creature.
Comincia così il tentativo di svelare il mistero della scomparsa dei fiori. È la notte di San Giovanni, la notte delle streghe, ed è il momento giusto per scoprire la verità. Grazie ad un fiore magico che rende invisibili, all’aiuto di una banda di elfi, abitanti del sottotetto della reggia, e ad un gruppo di streghe, Edo e i suoi amici compiranno un viaggio particolare tra le sale più belle del magnifico palazzo.
18.30, Incontro con Angela Pelosi, autrice di “Cambio di stagione” (ed. Melagrana onlus) "Vicende e figure, dramma ed amori, ilarità e malinconie. L'eterna commedia umana in un paesino del sud".

Domenica 4 giugno

Palazzo Lanza
11.00, Aperitivo letterario, Antonio Pastore, giornalista de Il Mattino incontra Massimo Cacciapuoti, autore di “L’abito da sposa” (Garzanti) Candidato al Premio Strega 2006. Letture di Roberto Solofria
Marco, il protagonista dell’Abito da sposa, torna a Napoli dopo una lunga assenza. Come molti altri giovani del Sud aveva trovato lavoro lontano dalla sua città, dai suoi amici, dal suo ambiente. Come altri, dopo qualche tempo ha ripreso la via di casa. Ormai è solo: chiede ospitalità a Daniela, la ragazza che aveva amato, la sola persona che forse vuole rivedere, l’unica che può accoglierlo per qualche giorno. Ma è una settimana terribile: la madre di Daniela, Sofia, è appena scomparsa, lasciando una lettera inquietante. Per Marco e Daniela, figli della buona borghesia cittadina, è l’inizio di un necessario viaggio nel passato, in quei misteri che riemergono con una forza terrificante e minacciosa. È un viaggio nei loro lati oscuri, una discesa verso il segreto più nero della città.
Massimo Cacciapuoti è una delle voci più interessanti della nuova narrativa italiana. Nato a Napoli, è autore dei romanzi Pater familias (1997), diventato un film con la regia di Francesco Patierno, e L’ubbidienza (2003).
17.30, “Famolo strano”. Marilena Lucente incontra i lettori per parlare dei tic della lettura. A casa, in poltrona, sotto le coperte. In piazza, ai giardinetti, sulle panchine. In treno, in auto, alla fermata del pullman. Leggere è un’arte. Improvvisata o metodica. Sofisticata e spontanea. Sempre da inventare. Questo è lo spazio in cui i lettori possono raccontare tic, manie, fobie e follie della lettura.
18.30, Giuseppe Montesano, scrittore incontra Roberto Saviano, autore di “Gomorra. Strade, guerre e affari di camorra” (Mondadori)
Roberto Saviano, nato a Napoli nel 1979, giornalista free lance e scrittore, ha pubblicato su diversi periodici e giornali, fra i quali Il Manifesto e Il Corriere della Sera. “Gomorra. Strade, guerre e affari di camorra” pubblicato da Mondatori nella collana Strade Blu Narrativa, è considerato una delle opere più interessanti di questa stagione letteraria. Racconta, come un romanzo aspro e feroce, il potere della camorra, la sua affermazione economica e finanziaria, la sua potenza militare, la sua metamorfosi in comitato d’affari. Una scrittura in prima persona fatta dal luogo degli agguati, nei negozi e nelle fabbriche dei clan, raccogliendo testimonianze e leggende. La storia parte dalla guerra di Secondigliano, dall’ascesa del gruppo Di Lauro al conflitto interno che ha generato 80 morti in poco più di un mese. Una narrazione-reportage che svela i misteri del “Sistema” (così gli affiliati parlano della camorra, termine che nessuno più usa), un’organizzazione in realtà poco conosciuta, creduta sconfitta e che nel silenzio è diventata potentissima superando Cosa Nostra per numero di affiliati e giro d’affari.
20.00, Anna Solari incontra Paola Pitagora, autrice di “Sarò la tua bambina folle” (Baldini e Castaldi Dalai)
Cari Lettori, la storia che ho deciso di rendere pubblica è quella di Roberto P. «Ipotesi di attore… non mezzacalza nell’anima», come amava definirsi, un professionista che nonostante le difficoltà ha continuato a credere nel suo mestiere, fino al giorno in cui non è misteriosamente scomparso.
è successo dopo che la compagnia si è sciolta in seguito all’incendio del teatro dove recitava, subito dopo una fulminea e applaudita partecipazione a un reality show televisivo, proprio quando la gente cominciava a riconoscerlo per strada. è successo durante la crisi con sua moglie, stanca di aspettare quell’uomo itinerante, pendolare del palcoscenico.
Del suo passaggio è rimasto il diario dell’ultima tournée teatrale. L’ho letto e riletto fino a impararlo a memoria e riscriverlo di getto: la sua vicenda è una metafora dell’attore contemporaneo, sempre più solitario e contraffatto.
Sarò la tua bambina folle è il viaggio nei pensieri più intimi di un uomo che cerca nel teatro un riparo dalle fauci della vita, nel continuo sovrapporsi di realtà diverse. La spietata cronaca di un teatro quotidiano dove, chiuso il sipario e spente le luci «nel gioco delle parti», ci si dimentica di levare la maschera.
Paola Pitagora
Palazzo Fieramosca
10.00 – 20.30, Fiera dell’editoria campana
10.30 – 12.00, Spazio letteratura bambini e ragazzi a cura di Lavieri Editore. Aldo Putignano incontra Marcella Russano, autrice di “Paolo il sonnambulo”, Paco Desiato, autore di “Omar Moss”, Simona Ciraolo, autrice di “La giornata della bambina inconcludente”. Storie, filastrocche e fumetti dedicati ai piccoli lettori.
12.00, Incontro con Floriana Coppola, autrice di “Il trono dei mirti” (Ed Melagrana Onlus) L’autrice affida alle stampe la sua prima raccolta di poesie, dopo una complessa selezione che ha voluto privilegiare il senso di un cammino di ricerca interiore, umana e spirituale, attraverso la parola.
17.00 – 20.00, Il 1° Circolo va in....fiera!
La Scuola Primaria “Pier della Vigna" di Capua allestirà gli stand con i lavori degli alunni svolti durante l'anno nei seguenti progetti: Multilaboratorio; Scrittura Creativa; Giornalino; Ipermedi@ndo.
La mostra sarà l'occasione per vedere le opere dei bambini che si sono cimentati con varie forme d'arte, dalla pittura alla scrittura, dalla scultura alla poesia in un percorso dove le parole sono diventate il pretesto per creare un filo di raccordo tutt'altro che immaginario con le arte in genere.
17.30, Incontro con Antonella Cilento e Massimiliano Amato, curatori dell’antologia “La città difficile” (Ed. dell’Ippogrifo). Saranno presenti gli autori.
Venti racconti da e per Napoli nell’antologia degli allievi del Laboratorio di Scrittura Lalineascritta edita da Ippogrifo. I diciassette autori sono stati pubblicati nel corso del 2005 su L'Articolo, supplemento campano de L'Unità, a cura di Massimiliano Amato e Antonella Cilento.
“Erano molti anni che Lalineascritta, pur "producendo" scrittori giunti a serio esordio come Antonella Del Giudice ("L'ultima papessa", Avagliano, 2005) e Rossella Milone (in uscita per Avagliano, "Prendetevi cura delle bambine") entrambe finaliste segnalate del Premio Calvino, non pubblicava un'antologia dei suoi giovani (e non più giovani) partecipanti. Ed ecco quindi questa selezione di scritti orientati intorno al tema di Napoli e del Sud come luogo difficile da raccontare, sfondo, luogo della storia e nucleo problematico.
I racconti sono di Marco Alfano, Fosco D’Amelio, Antonella Del Giudice, Umberto De Marco, Michele Di Palma, Aureliana Donadio, Francesca Ferrara, Giusi Marchetta, Rossella Milone, Francesca Picone, Giuliana Riccio, Gaia Rispoli, Viola Rispoli, Edoardo Savarese, Roberta Scotto Galletta, Vera Tummillo, Massimiliano Virgilio.
18.30, Presentazione collana narrativa straniera “Fusi orari” della NonSoloParole Edizioni. Intervengono l’editore Raffaele Calafiore e il traduttore Luciano Mallozzi
Introduce: Alessandra Santillo
Questa collana, dedicata ad autori stranieri, in linea con gli altri progetti della NonSoloParole Edizioni, intende esplorare nuovi contesti culturali e linguistici considerati minori.
22.00, Spettacolo teatrale "Itagliani!" Storia del delirio di Frevella lavannara che profetizzò a Hitler e Mussolini la fine della guerra a causa di Augusto Cinnicò, uomo di concetto. Di Antonella Cilento, con Margherita Di Rauso, regia di Eleonora Pippo, scene di Loredana Paglioni
Frevella, lavannara napoletana, picchia ogni giorno a sangue suo marito, Augusto Cinnicò, infelice disoccupato comunista sotto il regime fascista. Frevella, afflitta da epilessia, insulta, mena le mani e delira. Augusto, uomo di concetto, immagina disperato come vendicarsi dei dittatori della sua vita, la moglie e Mussolini. E’ così che, per sfruttare le crisi epilettiche e capovolgere finalmente i ruoli, s’ inventa una Frevella Sibilla Cumana: profetizzerà per Hitler e Mussolini, di passaggio a Napoli, la fine della guerra…
Fra il 1938 e il dopoguerra le memorie monologanti, comiche e deliranti di due insoliti protagonisti, sullo sfondo dei rivolgimenti del Fascismo.
E inoltre:
Ore 10.00 – 13.00 al Museo Campano: Stage di scrittura creativa con Antonella Cilento
Ore 12.00 Chiesa dei SS. Rufo e Carponio
In collaborazione con l’Accademia Musicale Umberto Giordano diretta dal M° Alberto Giordano: La Martucciana. Sullo stesso piano musiche e lettere di Giuseppe Martucci compositore capuano nel 150° dalla nascita
Musiche di Giuseppe Martucci eseguite da: Antonio Zona (Romanza in Mi Mag; Barcarola Op.31 n° 2; Scherzo Op. 60; Notturno Op 70 n° 1), Andrea Palladino (Scherzo in Fa Mag), e Giuseppe Sanfett (Notturno Op. 70 n° 2).
Letture a cura degli attori del Laboratorio teatrale permanente del Teatro Garibaldi di S. Maria C.V.

Partecipano alla Fiera dell’editoria campana:
Cargo/ L’Ancora del Mediterraneo
Chimera edizioni
Colonnese Editore
Edizioni dell’Ippogrifo
Edizioni Melagrana Onlus
Edizioni Spartaco
Edizioni Spring Caserta
Graus Editore
Guida Editore
Lavieri
Kairos edizioni
Nonsoloparole Edizioni

 

 

 
 

 

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