| Il 22 dicembre, venerdì, alle ore 18.30, presso la sala incontri di 
 Giosef, in via Battisti 69, si terrà il secondo appuntamento del ciclo di 
 conferenze aventi ad oggetto "Il pensiero politico e la Città". La conferenza avrà a tema "Il pensiero di Hegel e la Polis" e sarà tenuta da 
 Giuseppe Cantillo (Professore Ordinario di Filosofia Morale nella Facoltà di 
 Lettere e Filosofia dell'Università di Napoli "Federico II").
 Giuseppe Cantillo ha insegnato come professore straordinario di Storia della 
 filosofia contemporanea nella Facoltà di Magistero dell' Università di Salerno 
 e dal 1982 al 1994 come professore ordinario di Filosofia Teoretica nella 
 Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Napoli "Federico II". 
 Presidente del Polo delle Scienze Umane e Sociali dell’Università di Napoli 
 "Federico II" dal 1 novembre 2000 al 31 ottobre 2006. E' stato Direttore del 
 Dipartimento di Filosofia "A. Aliotta" dal 1989 al 1995. E' condirettore della 
 rivista "Diritto e cultura", componente del Comitato Direttivo delle riviste 
 "Paradigmi" e "Criterio" e del Comitato di Redazione del "Bollettino del Centro 
 di studi vichiani" e dell' "Archivio di Storia della cultura". E’ direttore di 
 collane filosofiche presso Guida editori - Napoli, LER – Roma/Napoli, Loffredo 
 –Napoli, Luciano – Napoli, Editoriale Scientifica –Napoli, Marte – Salerno. Ha 
 coordinato e coordina ricerche del 60%, CNR, 40% e PRIN . E’ stato Presidente 
 della Consulta universitaria per gli studi filosofici dal 2000 al 2004. E’ 
 stato Presidente della Fondazione "Filiberto Menna. Centro Studi d’Arte 
 Contemporanea" di Salerno dal 1996 al 2006. E’ membro dell’Accademia di Scienze 
 Morali e Politiche della Società di Scienze, Lettere ed Arti in Napoli e 
 dell’Accademia Pontaniana. E’ Coordinatore della Sezione Filosofia e Scienze 
 Umane del Dottorato in Filosofia moderna e contemporanea dell’Istituto Italiano 
 di Scienze Umane (sede di Napoli). E’ Direttore del Centro di Ateneo per la 
 Scuola di Alta Formazione "Federico II".
 Una breve introduzione alle ragioni della iniziativa.Governare la Città: alcuni spunti di riflessioneIl nostro paese ha visto, ha partire dagli anni ’70, lo sviluppo di una 
 tendenza che ha portato all’attribuzione a regioni ed enti locali di una 
 crescente numero di poteri e attribuzioni. Questo processo ha condotto alla 
 riforma del Titolo V della nostra Costituzione. Il nuovo testo costituzionale 
 riconosce la posizione fondamentale degli enti locali nell’ordinamento della 
 Cosa pubblica: « La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle 
 Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato » (art. 114). Il nuovo Titolo 
 V prevede che le funzioni amministrative siano attribuite ai Comuni (art. 118), 
 attribuisce ad essi autonomia finanziaria (art. 119). Il crescente peso assunto 
 dagli enti locali impone alle forze politiche di elaborare serie riflessione 
 sul piano del governo delle entità cittadine, e pertanto di riflettere sul 
 ruolo peculiare dell’entità "Città" su un piano non solo giuridico-politico, ma 
 anche economico, storico e sociologico. La Storia d’Italia, con il peculiare 
 ruolo che ha assunto la società urbana nel suo sviluppo plurisecolare, impone 
 di affrontare questa riflessione con particolare rigore e serietà.
 Nella storia del pensiero politico la Città è stata di volta in volta 
 analizzata sul piano della sua concretezza sociale, economica e politica 
 (potremmo partire dalla Politica di Aristotele, o ricordare il mirabile saggio 
 sulla città in Economia e Società di Weber) o trasfigurata nel vagheggiamento 
 di un modello perfetto e remoto di convivenza civile (come dimenticare La Città 
 del Sole di Campanella?).
 Una riflessione sul governo locale che voglia creare dei modelli di ampio 
 respiro per lo sviluppo civile e sociale della nostra città può trarre 
 indubbiamente vantaggio da incontri e dibattiti che ripropongano l’attualità di 
 questi momenti fondamentali nella storia del pensiero politico e sociale.
 
 www.energienuove.ilcannocchiale.it
 |  |