Simone Schettino inaugura “Ridiamoci su…!!!”

Caserta - 15 Febbraio 2007

Articolo e foto di Giorgio Ruberti


Caserta, giovedì 15 febbraio. Con la prima assoluta della nuova tournée teatrale di Simone Schettino, “Del Bel Paese c’è rimasto solo il formaggio”, ha preso avvio la nuova stagione casertana di cabaret “Ridiamoci su…!!!”, in programma presso il Duel Village e il Duel City (l’ex cinema San Marco di corso Trieste) dal 15 febbraio al 30 maggio, e che vedrà in scena importanti nomi della comicità italiana.
Tutto esaurito per la prima della rassegna, e non poteva essere altrimenti visto che tra il pubblico casertano e il “fondamentalista napoletano” da qualche anno a questa parte si è instaurato un feeling particolare: “Caserta è il mio amuleto portafortuna…e si sa quanto siano scaramantici gli artisti”, ha dichiarato il comico, che evidentemente ha voluto ricambiare il comprovato affetto di Caserta onorando la nostra città con la prima del suo nuovo spettacolo. Le due ore di monologo si sono avvalse della partecipazione straordinaria di Enzo Fischetti (comico napoletano noto al grande pubblico per le sue varie apparizioni in Buldozer) che, insieme al “presentatore” Pino Mosca (la cui collaborazione con Schettino dura ormai da qualche anno) ha inizialmente scaldato il pubblico prima che il protagonista della serata esordisse, come di consueto, con uno dei suoi annunci da “dietro le quinte”: “il proprietario della 127 rossa targata CE 226487 è pregato urgentemente di…portarla ‘o scasso”. Poi l’arrivo dalla platea sul palchetto allestito per l’occasione, tra una stretta di mano e un saluto, per ricevere il boato di un pubblico in spasmodica attesa e da subito apparso in gran forma. Peccato però, e se ne sono accorti un po’ tutti dopo pochi minuti di spettacolo, che proprio lui, il protagonista tanto atteso, non fosse a sua volta in gran forma: appena uscito dall’influenza di questi giorni, Schettino è apparso visibilmente affaticato, un po’ fiacco, soprattutto nel ritmo e nei toni non travolgenti come le altre volte. Voci di corridoio dicevano che avrebbe voluto rinviare la data ma, avendone incassato in anticipo il corrispettivo, non ha potuto tirarsi indietro. Il pubblico, comunque, l’ha capito, l’ha sostenuto, anche quando qualche vuoto di memoria lo ha costretto a riprendere una battuta, e lo ha applaudito calorosamente e (tutto sommato) meritatamente. Anche alla fine, quando Schettino ha precisato il suo stato e ringraziato il pubblico per la disponibilità.
Comunque, indipendentemente dalla performance per forza di cose sbiadita, le battute di Schettino sono state come al solito irresistibili. La sua comicità ormai è conosciuta, tra comparsate Tv e Dvd (falsi o originali) il pubblico già sapeva cosa avrebbe ascoltato, ma l’ha fatto come se si fosse trovato per la prima volta in assoluto al suo cospetto, perché la forza di Schettino è proprio nella sua presenza scenica e nel tono che solo lui sa dare a un certo tipo di comicità. Il “Beppe Grillo” di Napoli (e non nego che certi atteggiamenti sul palcoscenico mi hanno ricordato quelli del comico genovese).
Ne ha avute per tutti, ieri sera. E la sua satira socio-politica ha colpito indifferentemente Prodi (paragonato a un grosso sanbernardo che “alla mattina ti porta il giornale a letto e con la coda ti pulisce anche il comodino, e che dopo la finanziaria con la coda c’ha pulito tutta la casa”) e Berlusconi (che invece ricorda un barboncino, “con quel ciuffo di capelli trapiantato”), Fassino e Bossi, ma anche il calcio attuale, i finanziamenti per ogni tipologia di bene di consumo, l’elettronica sempre più invadente nella vita di tutti i giorni, gli uomini e le donne in generale (solita carrellata di battute sul sesso dalle due differenti prospettive) fino alla sua famiglia e finanche sé stesso.
Infine, perorazione finale sulla bontà del popolo napoletano ingiustamente e perennemente oppresso da malgoverni, e l’annuncio che dal suo sito www.simoneschettino.com sarà presto possibile scaricare gratuitamente tutta la sua comicità, “soprattutto per chi non ha la possibilità economica di comprare, come i presenti, un biglietto di teatro”, ha detto. E comunque un grazie anche da parte nostra.

 

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