Uthopia Librerie: eventi di Marzo

Capua (CE) - marzo 2007

Comunicato stampa


Giovedì 1 marzo, ore 18,00 Capua, Palazzo Fazio
Incontro con Rula Jebreal, autrice dei libri "La strada dei fiori di Miral" & "La sposa di Assuan" (EDIZIONI RIZZOLI). Con la giornalista e scrittrice Rula Jebreal interverranno Lidia Luberto e Daniela De Rosa
Rula Jebreal è nata ad Haifa nel 1973. Palestinese con passaporto israeliano, nel 1993 si trasferisce in Italia e inizia a occuparsi sui quotidiani di politica mediorientale. Dal 2002 è giornalista di La7, dove, prima donna straniera in Italia, ha condotto il telegiornale, il programma di approfondimento Pianeta 7 e il quotidiano Omnibus. Da settembre 2006 affianca Michele Santoro nel programma di approfondimento "Anno Zero".
Con gli occhi della fantasia la palestinese Jebreal, nei suoi romanzi, vede una terra capace ancora di produrre storie d'amore, amicizia e solidarietà, una Gerusalemme liberata dal destino bellicoso.
Il primo romanzo “La strada dei fiori di Miral” racconta di una ragazza palestinese di nome Miral che vive in Israele e che viene accolta nel collegio-orfanotrofio fondato da Hind Husseini. La zia di Miral ha compiuto un grave attentato e il padre, cambiando il cognome a Miral e allontanandola dalla famiglia, intende evitare che la vita della ragazza sia segnata per sempre da quel marchio. Nel collegio la giovane segue con passione le vicende che condurranno agli accordi di Camp David e manifesta a favore della causa palestinese, fino alla decisione di lasciare la sua terra. Un racconto ispirato alle esperienze vissute dall'autrice, un toccante documento dell'anima lacerata dei giovani palestinesi divisi tra il bisogno di lottare e i sogni di pace.
Il secondo romanzo “La sposa di Assuan”, racconta invece di una ragazza che, per sfuggire alle persecuzioni che colpiscono i cristiani copti in Egitto ai primi del Novecento, è costretta dal padre a sposare un musulmano. Inizia così il lungo viaggio avventuroso che la porterà dall'Egitto meridionale fino ad Haifa, in Palestina, per conoscere il suo promesso sposo. Sullo sfondo di una regione del mondo dilaniata dai conflitti, la protagonista fa i conti con la disperazione di un popolo privato non solo della terra ma anche della sua identità. E, giorno dopo giorno, impara a resistere alla violenza costruendo intorno a sé una fitta rete di legami solidali.
Sabato 3 marzo, ore 18,30, Palazzo Fazio, Capua
Presentazione del libro "Buio Rivoluzione" (EDIZIONI PEQUOD) di Valerio Lucarelli. Con l'autore ne parlerà Fiorenzo Marino, docente e critico letterario.
Lucarelli, che è nato a Napoli e vive a Caserta, si cimenta con una materia narrativa scottante e attuale. Durante un soggiorno in Sicilia viene rapita la figlia di un uomo tra i più potenti del pianeta, l'ex premier britannico. La ragazza viene sottratta con violenza alla sua vacanza e l’atletico giovane che aveva il compito di proteggerla viene assassinata. Un ispettore dell’Antiterrorismo, relegato sull’isola in vacanza “forzata”, testimone casuale del rapimento, viene ufficialmente incaricato dai Servizi inglesi di condurre le indagini. Lupo, questo il nome dello scaltro investigatore, annusa le tracce e le contraddizioni del gruppo terroristico, ma si trova ben presto irretito in un gioco dove i ruoli dei protagonisti appaiono troppo ambigui per essere veri. Perché questa operazione sembra così anomala? Chi ha rapito la ragazza? Chi è che vuole far pagare all'Occidente le colpe per aver dato vita al nuovo imperialismo? Una cellula fondamentalista islamica? A spezzare il silenzio è una lettera di rivendicazione, troppo nota per non far raggelare il sangue. Una stella a cinque punte, che rinasce sulle macerie dell'imperialismo globale per la nuova rivoluzione del secolo XXI.
Costruito come un giallo, il romanzo rivela originali soluzioni narrative e un intreccio avvincente e mai banale. Il registro linguistico si arricchisce col moderno, sintetico e variegato gergo delle nuove tecnologie. Il ritmo della narrazione è incalzante. L’acrostico costituito dal titolo allude fortemente ad un enigma. Andiamo a scoprirlo insieme all’autore.

Venerdì 16 marzo, ore 18:30, Palazzo Fazio, Capua
Presentazione del libro "Il costo della memoria. Don Peppe Diana. Il prete ucciso dalla camorra" (EDIZIONI PAOLINE) di Rosario Giuè. Con l'autore Rosario Giuè ne parleranno Raffaele Sardo e Renato Natale, già Sindaco di Casal di Principe.
Organizzata dalla libreria Uthòpia e dalla Cooperativa Capuanova, in collaborazione con l’Associazione Libera e il Comitato Don Peppino Diana
Don Giuseppe Diana è morto, ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994 nella sacrestia della chiesa di cui era parroco, a Casal di Principe, nell’agro aversano. Si stava preparando a celebrare la messa, quando quattro proiettili ne hanno spento per sempre la voce terrena. Una voce che predicava e denunciava, che ammoniva ma sapeva anche sostenere. Che sapeva uscire dalla sacrestia e scendere dall’altare per andare incontro alle persone, rinnovando un’autentica comunione. Che fosse con i giovani dell’Agesci, con i suoi parrocchiani o con tutti i suoi concittadini, in quella terra bella e amara con la quale aveva sempre voluto conservare un intenso legame e una tenace presenza. Un prete coraggio, avrebbe al solito scritto qualche giornale, sino ad allora disattento al faticoso e quotidiano impegno che in tanti portavano avanti in quei territori di frontiera. Un prete di strada, secondo una definizione che rischia ormai di diventare stereotipo. Invece don Peppino era un prete e basta. Semplicemente un uomo di Chiesa, come ebbe modo di ribadire, quando lo etichettavano sbrigativamente «prete anticamorra». Il libro ricostruisce il percorso umano e pastorale del giovane prete, cita eventi e testimonianze di chi non ha avuto paura di parlare, confronta pagine dei processi e riporta la voce della stampa dell’epoca: una documentazione precisa che offre la chiave per capire, attraverso i fatti riportati, il fenomeno della camorra e il suo radicamento. A diciassette anni dalla sua morte, l’Autore si chiede perché tanto silenzio su questo prete coraggioso e scomodo. «Forse perché la memoria ha un costo e richiede di compromettersi?».

Mercoledì 28 marzo 2007, ore 18,30, Palazzo Fazio, Capua
Presentazione del libro di Antonio Ghirelli "Aspettando la rivoluzione. Cento anni di sinistra italiana" (EDIZIONI MONDADORI)
Con l’autore interverranno Umberto Ranieri Presidente della Commissione Affari Esteri, Andrea Geremicca Presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa ed il giornalista Luciano Scateni.
Antonio Ghirelli, napoletano, scrittore e memorialista, ha diretto giornali politici e sportivi, nonché il TG2 e gli uffici stampa del Quirinale e di Palazzo Chigi. Tra i suoi numerosi libri hanno avuto particolare successo i tre saggi pubblicati da Einaudi sulla storia di Napoli (per cui ha ricevuto il Premio Campione) e del calcio, oltre a Caro Presidente (Rizzoli 1981), dedicato a Sandro Pertini. Vanno anche ricordati Donna Matilde (Marsilio 1995), sulla complessa figura di Matilde Serao, Tiranni (Mondadori 2001), Democristiani (Mondadori 2004). Nel 2003 gli è stato conferito il Premio Ischia alla carriera.
La storia del socialismo italiano assomiglia a un prisma dalle molte facce e dagli spigoli ben pronunciati: una vicenda nobile e tempestosa, ricca di contrasti, di scissioni ma anche di personaggi ed episodi difficili da dimenticare. Una storia che comincia nell'Europa delusa dal fallimento delle rivoluzioni del 1848, passa per il "Manifesto del Partito comunista" redatto da Marx ed Engels e approda in Italia, sul finire dell'Ottocento, con la formazione del PSI di Filippo Turati. Secondo Antonio Ghirelli non è possibile scrivere la storia del nostro paese prescindendo dai movimenti e dalle idee della sinistra (Michail Bakunin, Carlo Cafiero, Andrea Costa, Errico Malatesta, Arturo Labriola, Amadeo Bordiga e tutti quelli che verranno dopo). Vengono così descritti, con obiettività e insieme partecipazione umana, i principali avvenimenti che hanno scandito il Novecento: il periodo giolittiano e la Grande Guerra, il fatale 1917 e la nascita del PCI, Mussolini e Nenni, la trappola della guerra civile spagnola e la tragedia nazifascista, la fine del fascismo, la lotta partigiana e la repubblica nata dalla Costituzione, il miracolo economico e il Sessantotto. Aspettando la rivoluzione è un album ricco di istantanee sui personaggi e le idee più importanti della sinistra italiana che è anche l'attenta ricostruzione di un secolo irripetibile, il secolo delle ideologie.
 

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