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      10 Anni Di T’<<Ammorre>> Con TaranterraeCaserta -  9 Marzo 2007Comunicato stampa |  
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          | Al Teatro Comunale Caserta, venerdì 9 Marzo alle 20:30, i festeggiamenti 
	per i 10 anni di attività del gruppo folk “Taranterrae” dal titolo “10 Anni 
	Di T’<<Ammorre>> Con Taranterrae” Il gruppo è formato da
 Michele Ardolino (Voce maschile, castagnette, putipù), Simona Riccio (Voce 
	femminile, castagnette), Antonio Picciola (Chitarra acustica , Bouzouki 
	Siciliano, Chitarra battente), Nico Vescuso (Chitarra classica, Oud, Basso 
	acustico), Michele Landolfi (Organetto diatonico), Gaetano D’Errico (Flauto 
	Traverso, Sopranino, Ciaramella), Tony D’Ambrosio (Percussioni, Tammorre, 
	Tamburello), Michele Fierro (Mandolino, Voce), Rossella Marino (Violino), 
	Fabio Lombardi (Clarinetto, Fiati), Gianni Monte (Tammorra marcianesana), 
	Simone Picillo (Percussioni etniche, effetti)
 Il programma della serata prevede alle ore 20,30, l’accoglienza, alle ore 
	21, il concerto e a seguire un buffet di ringraziamento
 Il repertorio presentato nel concerto comprende soprattutto i canti relativi 
	a cicli di lavoro della canapa, canti a distesa, canti carnevaleschi, canti 
	d’amore, canzoni a ballo tutti raccolti nella provincia di Caserta (esempio: 
	Caru patrone, Allera core, Santu sereviesto, Acciuppuliata, Trapanarella, ‘O 
	primmo figlio, E’ l’uso, ecc…)
 
 Notizie sull’Associazione Musicale Culturale “Taranterrae”
 Gruppo Di Ricerca Canti E Balli Popolari Di Terra Di Lavoro
 
 La tradizione orale dei canti di intere generazioni dell’area casertana 
	viene riproposta con autenticità e senza eccessivi tagli o scelte, con poche 
	manipolazioni e trasformazioni dai giovani musicisti casertani che formano 
	il gruppo “Taranterrae” ovverosia “terre della tarantella e della 
	tammurriata” nome scelto per rappresentare lo spirito che rivive in tutti 
	quegli appassionati che animano i concerti, feste religiose o profane, un 
	tempo contadine e oggi diventate luogo di incontri di giovani e meno giovani 
	che ricercano una appartenenza locale nelle forme musicali popolari. La 
	musica delle “Terre” casertane è oggi davanti ad un bivio : lasciarsi 
	confinare nel museo, nella vetrina o sul nastro registrato con le “voci” 
	originali, verità dichiarate e apprezzate da studiosi e ricercatori ma 
	lontano dalla sensibilità musicale di un pubblico non specializzato, oppure 
	riproporsi al gusto degli ascoltatori contemporanei attraverso un processo 
	di re-invenzione che, a ben guardare, questo genere di musica ha sempre 
	conosciuto. “Taranterrae” ha le radici nella tradizione, il corpo e il cuore 
	nel mondo di oggi, il pensiero nel futuro.
 
 Questo il nostro scopo : “…togliere dall’oblio la musica popolare senza 
	manometterne l’identità profonda !”
 Chi volesse trovare un orientamento, un filo da identificare di primo 
	acchito a fronte della complessità della storia della musica popolare di 
	Terra di Lavoro può fare riferimento all’arduo tentativo, in dieci anni di 
	attività, compiuto dal gruppo musicale di Caserta Taranterrae.Corposo gruppo 
	di circa dodici elementi che, se una volta per esclusivo diletto, oggi si 
	vede costretto a presentarsi ad un pubblico interessato con una personalità 
	più definita per inserirsi, seppur con umiltà, in un mondo 
	artistico-musicale esigente che vive di continue trasformazioni e richiede 
	di superare prove difficili di professionalità. La passione per la musica 
	popolare e la spontaneità dei giovani componenti sono stati, in questo tempo 
	di crescita comune, gli ingredienti giusti per dimostrare di avere capacità 
	e competenza nel ricercare risposte agli innumerevoli interrogativi 
	sollevati sulla disordinata storia della musica popolare del Sud Italia ed 
	in particolare su quella dell’area casertana. Circa dieci anni fa il gruppo 
	fu attratto dalla magia e dal fascino delle feste popolari nelle quali 
	anziani cantori e suonatori diventavano attori della propria orgogliosa 
	storia di uomini e artisti. “Grandi vecchi” che riuscivano a farci vivere 
	come in un viaggio musicale che simulava il trascorrere delle stagioni: i 
	cicli naturali, il lavoro dei campi, i rituali magico-religiosi, le feste, 
	la devozione popolare, i balli. Partendo dallo “spirito musicale“, ricco di 
	energia, sprigionato dagli anziani, che si esprimevano con la naturalezza e 
	il trasporto di chi da sempre respira la musica e la polvere dei campi dove 
	nascevano i suoni delle bellissime melodie popolari, è nato per Taranterrae 
	un percorso che continua tutt’oggi : approfondire la conoscenza delle radici 
	della nostra musica popolare. Attraverso ricerche su testi di autorevoli 
	studiosi, ricercatori, etnomusicologi, amatori, compiendo direttamente 
	interviste e registrazioni sul territorio, ascoltando le esperienze 
	personali dei grandi artisti che sul territorio nazionale e internazionale 
	danno concerti di musiche della tradizione popolare, partecipando a 
	convegni, dibattiti, seminari ma soprattutto vivendo direttamente le feste 
	popolari, il gruppo musicale di Caserta ha contribuito seppur in minima 
	parte a mantenere vivo lo “spirito” trasmesso dai vecchi cantori e suonatori 
	della nostra provincia.
 Taranterrae vuole evitare che la tipica “conoscenza tramandata di 
	generazione in generazione” diventi una pratica perduta, solo un concetto 
	oleografico. Un obiettivo tra tanti : realizzare un libro - raccolta “Terra 
	di Lavoro e Canto” accompagnato da un CD audio che vedrebbe filtrare con una 
	propria personalità musicale gli inconfondibili tratti strumentali e le 
	affascinanti melodie popolari. La caratteristica più forte e avvincente sarà 
	che una supervisione scrupolosa, una registrazione moderna e “perfetta” 
	applicata a suoni così antichi renderanno alla perfezione quel senso di 
	realtà sospesa nel tempo, effetto magico tipico del canto popolare nato 
	dalla spontaneità e genuinità di una volta.
 
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