Don Valentino Picazio

Il processo

Il difensore e l'accusata

Il verdetto

I protagonisti

Eremo Visibile/Invisibile: Processo a Giovanna d'Arco

Casola (CE), 12 settembre 2008

Articolo e foto di Pia Di Donato

Uno spettacolo insolito ha dato il via alla rassegna "Eremo visibile invisibile" che, per vari motivi, è stata spostata di circa un mese rispetto agli altri anni.
Parlare di spettacolo non è del tutto corretto. L'argomento è estremamente serio visto che si tratta di un "processo" e di uno dei più famosi che si ricordino: quello a Giovanna D'Arco.
Il scena magistrati e avvocati reali (il magistrato Stefano Dambruoso - giudice, il deputato, e avvocato, Stefano graziano - accusa-, e l'avvocato e docente universitario, Adolfo Russo) e, nelle vesti della "pulzella" la deputata Luisa Bossa.
Il processo si è svolto su un duplice piano: le accuse rivolte erano vecchie di 600 anni ma le argomentazioni della difesa e della stessa "Giovanna" risentivano di 600 di cambiamenti
Quali le accuse? Eresia, vestire come un maschio e stregoneria.
La prima derivava dal fatto che la giovane asseriva di avere "ordini" da S. Caterina, S. Margerita e l'arcangelo Michele. In questo processo In sua difesa è intervenuta proprio S. Caterina (la farmacista Patrizia Castagna) e grande ilarità ha suscitato una involontaria gaffe della pubblica accusa quando ha esclamato "Santa Caterina, dica la verità!".
La seconda accusa non sembra poi così lontana dai nostri tempi, come ci h ricordato la stessa Giovanna/Luisa,: se lei era imputata di "vestire come un maschio durante il giorno e dormire con le donne di notte"(sic!) ci sono oggi giudici che giustificano lo stupro se la vittima indossa "pantaloni aderenti" (doppio sic!).
l'ultima accusa è proprio quella che porterà al rogo la ragazza e che, nella sua totale inconsistenza, fa leva su paure e pregiudizi: la stregoneria. Giovanna/luisa è accusata di stregoneria perchè in tante battaglie esce (quasi) illesa (ovvero: un vero eroe  e un eroe morto) ma si capisce come questo sia potuto succedere visto la forza che tanti avevano percepito in lei e che aveva fatto si che si costituisse un piccolo (e personale) esercito.
In definitiva, quindi, tutte accuse che servivano a coprire l'effetto destabilizzante che Giovanna d'Arco rappresentava: una donna che comandava, che faceva a meno degli uomini e che addirittura si comportava come una di loro, che faceva a meno di una gerarchia (maschile) per avere un contatto con Dio.
Al pubblico è stato chiesto di votare. Quasi tutti hanno votato (in modo ovvio) per l'assoluzione con una pallina bianca in un'urna. Io e altri 16 abbiamo votato per la condanna.
Perchè? Perchè questo era (allora) il male minore. E adesso? Adesso, in alcune parti del mondo, le cose non sarebbero diverse, il altre sarebbe leggermente diverso e solo in pochissimi casi la Pulzella d'Orleans sarebbe portata in trionfo

consulta: All'Eremo: "Chi ha paura muore ogni giorno"

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