Armonya Festival: recensione di Sessa Jazz con Stefano Di Battisti

Sessa Aurunca (CE), 9 Agosto 2009

Articolo di Salvatore Viggiano

Nell'alveo dell'Armonya Festival, organizzato e patrocinato dall'assessorato alla Cultura del Comune di Sessa Aurunca, spettacolo magistrale e acclamazioni a scroscio per la serata del Sessa Jazz 2009, divenuto quest'anno cellula del vasto programma dell'Armonya. Al teatro romano, sul palcoscenico fiancheggiato dalle affascinanti colonne di età classica, l'evento musicale è stato solcato dalla presenza degli special guest Giovanni Amato e Stefano Di Battista. Oltre la versatilità e il curriculum ragguardevole che li connota, tra collaborazioni ed esibizioni sui palchi di mezza Europa, un quintetto di base solido come il marmo delle vestigia circostanti: Lello Petrarca al pianoforte, un bello Yamaha C3 sinistra scena, Walter Palmieri alla chitarra, Gino Palmiero alla batteria, Gianni Di Lorenzo al contrabbasso e Luciano De Fortuna alle percussioni. Una gestualità e un interplay che, come potranno concordare gli assidui cultori delle programmazioni teatrali estive, non è dote alla mercé di qualsiasi diplomato. Proprio l'amalgama strumentale e i richiami, frammisti al gioco di virtuosismi e scambi tra i protagonisti, hanno assicurato una certezza primaria al concerto. Dopo tre brani presentati dal quintetto, a fronteggiare le gradinate affollate fino ad esaurimento è giunto prima Giovanni Amato, salernitano, tromba e flicorno, musicista di stoffa e di comprovata sensibilità artistica. Il pubblico gradisce senza contenere entusiasmi di sorta. All'ingresso di Di Battista (a poco vale ricordare il suo ruolo oramai egemone nel sassofonismo italiano), l'ambiente sorvegliato dal cielo sereno è alle soglie del tripudio. Di Battista percorre temi, evoluzioni poco seguibili dall'occhio umano sullo strumento, stimola il gruppo, fino agli assoli potenti e provocanti di Petrarca, che ruba applausi intermedi in più di un'occasione; e proprio per il pianista il successo bissa già i crediti ricevuti con il concerto del 7 luglio al Leuciana Festival, riconosciuto come ottima designazione della direzione Areni. Insomma, oltre alle star, ai nomi risaputi, l'eccellenza di chi li sostiene e vi si affianca con piglio da vero artista. Teatri di pietra e di incanto, da rivedere, magari, in nuove occasioni.

consulta: Estate a Sessa Aurunca.

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