Settembre al Borgo 2009: recensione di "Giuseppina, una donna del Sud"

Casertavecchia (CE), 3 Settembre 2009

Articolo e foto di Salvatore Viggiano

Giuseppina é una donna del Sud, nata qualche anno dopo l'inizio del vecchio secolo, e come chiunque si sia trovato a vivere per intero il Novecento, lei ha assistito tra disperazione e spirito di risalita a tutti gli stravolgimenti che hanno segnato questa fase storica. Pierluigi Tortora conduce così la sua Giuseppina sul palcoscenico della Chiesa della SS. Annunziata, ambiente in verità un po' angusto e surriscaldato per contenere tutti i paganti e non della serata. Una scena spartana, ed ogni simile scena necessita di artisti capaci di gestirla e riempirla della propria abilità. Tortora é accompagnato alla chitarra classica da Antonio De Innocentis, musicista dalla sorprendente interpretazione dei testi. La sua chitarra crea uno sfondo ora leggero, ora più intensamente lirico, senza mai strafare sulle trame armoniche o sugli andamenti, e con le musiche da lui scritte ad hoc per lo spettacolo sembra quasi di ripercorrere alcune pagine delle sceneggiature del Postino di Troisi. Musica che si avventura tra vite intricate di eventi, che traccia tensione e solarità , ritagliando anche alcuni passaggi a solo, per riconsegnare la parola e la narrazione a Giuseppina - Tortora. E se un uomo riesce ad immedesimarsi bene, al punto da rendere emozionante il ruolo che appartiene all'altro sesso, allora si può davvero parlare di bravura. Giuseppina, foulard sgargiante ed abito nero per metà in gessato fine, si rivolge direttamente al pubblico, recuperando giovinezza, gelosie per il suo uomo, matrimonio con il medesimo, ansie e addii obbligati ai figli morti prematuramente; lo fa con l'accoramento semplice della donna del primo Novecento, la cui vita gravita su un profondo senso di religiosità popolare, di devozione ai santi e alla Vergine, da donna timorata e ricca di umanità , perchè per comprendere la vita non sussiste solo la cultura. La nostra protagonista si versa anche in aneddoti e ingenuità che suscitano sorrisi di partecipazione tra il pubblico. Il messaggio proveniente da Tortora conferma quanto la figura femminile possa descrivere appieno, in sè e nei ricordi che ne provengono, un resoconto personale ma veritiero dell'epoca vissuta; é omaggio alla sensibilità raffinata, specie in luogo di difficoltà ed affetti, della donna ormai invecchiata. L'immersione di Tortora in un personaggio diverso da sè non solo per il sesso, ma per l'età , soprattutto, reca un chiaro spessore alla sceneggiatura e alla messa in scena, da lui stesso diretta. Forse l'intento di far rivivere la storia degli umili dalla prospettiva femminile risulta la scelta giusta, rispetto ad una voce maschile, che si sa, finisce col perdersi attraverso mille indecisioni e punti di vista per natura virili

Giovedì 3 settembre, ore 20.00, Casertavecchia, Chiesa dell’Annunziata. 12€
"Giuseppina, una donna del Sud" da un’idea di Pierluigi Tortora, drammaturgia Matteo De Simone e Pierluigi Tortora
interpretato e diretto da Pierluigi Tortora, musica in scena Antonio De Innocentis
una produzione Settembre al Borgo e La bottega del teatro

consulta: Settembre al Borgo 2009, 39° edizione - il prgramma

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