Gaia De Laurentiis

Catherine Spaak

Giorgia Wurth

Amanda Sandrelli

Teresa Saponangelo

Licia Maglietta

Caterina Vertova

Vanessa Gravina

Samuela Sardo

Daniela Poggi

Maddalena Crippa

Monica Guerritore

 

Muse e Musei - Racconto di arte, storia e fede in Terra Laboris

Caserta e provincia, dal 7 gennaio al 21 aprile 2012

Comunicato stampa

“Muse e Musei - Racconto di arte, storia e fede in Terra Laboris”: è questo il titolo del nuovo progetto culturale della Provincia di Caserta di cui l'arch. Jolanda Capriglione è Direttore Artistico.
In chiese e cattedrali di 16 città, dal 7 gennaio al 21 aprile, musicisti di rilievo internazionale e attrici di fama accompagneranno, leggendo le parole inedite del romanziere Diego De Silva, il racconto della bellezza custodita nei 6 Musei diocesani che sono il riferimento principale della Rassegna. Entro aprile poi, il restauro delle 6 opere segnalate dai Musei delle Diocesi.
“Attraverso il più potente dei mezzi di comunicazione, la musica – ha detto Jolanda Capriglione, Direttore artistico - ‘Muse e Musei’ continua nel percorso di conoscenza e valorizzazione dell’enorme giacimento culturale custodito dai Musei Diocesani, ricchi di autentici gioielli da Aversa a Caiazzo, da Caserta a Sessa Aurunca, da Teano a Capua. Concerti, master class, laboratori musicali, affidati a grandi artisti internazionali, prenderanno vita nei Musei Diocesani e nelle Chiese (a volte esse stesse ‘Musei’) della Provincia fino alla primavera incontrandosi con importanti artisti della nostra terra. Accanto ai percorsi musicali prenderanno vita laboratori di restauro e il restauro di opere d’arte, insieme con convegni internazionali di studio sull’Estetica del Sacro come strumento di valorizzazione del territorio”.
Ospiti del calibro di Natalia Gutman, che aprirà la rassegna, e Ramhin Bahrami, a cui spetterà la conclusione, faranno di Caserta per quattro mesi la capitale della musica. Nelle chiese di Terra di Lavoro solisti, orchestre, corali e duo declineranno le sette note, ma prima di loro una ‘Musa’ per sera, scelta tra attrici di teatro come Monica Guerritore, Licia Maglietta o Catherine Spaak, traghetteranno lo spettatore nella giusta atmosfera attraverso il potere evocativo della parola.
Programma dei reading d’apertura su scritti inediti di Diego De Silva
Il 7 gennaio a Caserta, ore 19, nella Cattedrale sarà di scena il Natalia Gutman Trio (violoncello) con Sviatlov Moroz (violoncello) e Dimitri Vinnik (piano). Il reading di apertura, Fede, sarà di Gaia De Laurentiis. (ospite da confermare: Ramin Bahrami)
Ludwig van Beethoven Trio D - Dur op.70 nr.1
Johannes Brahms Trio C - moll op.101
Franz Schubert Trio Es - Dur op.100
Il Trio Gutman, fondato nel 2000 dalla violoncellista Natalia Gutman (nella foto), ha debuttato internazionalmente riscuotendo grande successo al festival Oleg Kagan Musikfest di Kreuth am Tegernsee. Da allora il trio Gutman ha entusiasmato il pubblico di tutto il mondo, suonando nelle sale da concerto più importanti, tra le quali il Victoria Hall di Ginevra, il Conservatorio di Mosca e la Filarmonica di San Pietroburgo, ed è stato invitato da numerosi festival internazionali come il Festival di Kuhmo in Finlandia, il Festival di Musica di Lubecca, il Festival di Musica da Camera di Bergamo, il Festival musicale estivo nel Cremlino a Mosca.
Il 14 gennaio a Capua, nella Chiesa dell'Annunziata, si esibirà il Borodin String Quartet (archi). Il reading di apertura, Errore, sarà di Catherine Spaak.
Il Borodin String Quartet, uno dei quartetti più rappresentativi del nostro tempo, è stato fondato nel 1945 da studenti del Conservatorio di Mosca.
Il cellista Valentin Berlinsky è stato uno dei fondatori del quartetto. Ritiratosi nel 2007, ha nominato suo successore Vladimir Balshin, ma è rimasto comunque l'anima artistica del quartetto. Igor Naidin ha imparato l'arte quartettistica dai membri del Borodin, incluso Dmitri Shebalin, che ha in seguito sostituito. Ruben Aharonian ha vinto importanti concorsi internazionali, tra i quali Enescu, Montreal e Tchaikovsky. Il violinista Andrei Abramenkov, nel quartetto da oltre 25 anni, ha nominato poco mesi fa suo successore Sergey Lomovsky.
Il BSQ è considerato uno dei più importanti quartetti sulla scena musicale internazionale, nonché un punto di riferimento nella storia di questo tipo di ensemble. È superfluo citare la loro particolare affinità con il repertorio russo e lo stretto rapporto musicale avuto con Shostakovich, che ha personalmente diretto le prove di ogni suo quartetto. La loro interpretazione dell’opera quartettistica del compositore sovietico, ritenuta dalla critica come definitiva, ha permesso al quartetto di eseguire l'intero ciclo dei quartetti di Shostakovich nei più importanti centri musicali internazionali: Vienna, Zurigo, Madrid, Lisbona, Londra Parigi e New York.
Nel gennaio 2000 Valentin Berlisky ha compiuto 75 anni ed è stato anche il 55esimo anniversario del Borodin. L'evento è stato celebrato con concerti a Mosca e Londra. Dall'estate del 2000, con l'inaugurazione dell'Aldebourg Festival, il BSQ sta portando in giro per le sale da concerto e teatri d'Europa, con grande successo di pubblico e critica, un ambizioso progetto: Beethoven & Shostakovich - Parallelismi e diversità.
Le registrazioni che il Borodin String Quartet ha effettuato per la Teldec Classics International, compresi i quartetti e Souvenir de Florence di Tchaikovsky (Gramophon Award, 1994), i quartetti di Schubert, le ultime sette composizioni di Haydn e Russian Miniatures, hanno ottenuto grandi consensi dalla critica internazionale.
Il 21 gennaio ad Aversa, nel Duomo, in scena l'Orchestra da Camera di Caserta diretta da Antonino Cascio, con Sir James Galway e Lady Jeanne Galway (flauto). Il reading di apertura, Speranza, sarà di Giorgia Wurth.
Sir James Galway è una leggenda, un maestro e virtuoso del flauto. Attraverso le sue molteplici tournée, più di 30 milioni di album venduti e le sue frequenti apparizioni televisive, ha ormai conquistato il pubblico internazionale.
La stagione 2010/11 lo ha visto impegnato in concerti in USA, Asia, Australia, Russia, Israele, Ungheria, Germania, Italia e Svizzera, suo paese d’adozione. Durante il lungo tour negli Stati Uniti, ha collaborato con il vincitore del Grammy, Emerson Quartet, sua moglie, Lady Jeanne Galway, ed il giovane pianista irlandese Michael McHale.
Nato a Belfast, Sir James ha studiato a Londra e Parigi prima di intraprendere la carriera orchestrale con la Sadlers Wells e la Royal Covent Garden Opera, la BBC, la Royal Philharmonic e la London Symphony Orchestra, ed arrivare poi a ricoprire l’ambito ruolo di primo flauto nella Berlin Philharmonic diretta da Herbert von Karajan.
La sua carriera da solista inizia nel 1975. Oltre al repertorio classico per flauto, Galway inserisce nel suo programma musica contemporanea, comprese nuove opere per flauto scritte ed eseguite da lui stesso.
Di pari passo con la sua intensa attività concertistica, Sir Galway trova anche il tempo di condividere la sua esperienza tenendo corsi di perfezionamento annuali e pubblicando articoli, studi e libri sul flauto. La sua ultima autobiografia si intitola “The Man with the Golden Flute, a Celtic Minstrel”. A testimonianza del suo impegno verso i flautisti di tutto il mondo, ha collaborato recentemente con Conn-Selmer Inc per lo sviluppo di un flauto nuovo e di alta qualità, chiamato ‘The Galway Spirit’. Il suo sito internet www.thegalwaynetwork.com è interamente dedicato a studenti e insegnanti.
Sir James ha suonato al cospetto di importanti autorità come la Regina Elizabeth II, Papa Giovanni Paolo II, i presidenti Clinton, George W. Bush e George H.W. Bush, il Principe Charles, l’Imperatrice del Giappone, la Regina di Norvegia, la Principessa Diana e, più recentemente, il Presidente Shimon Peres. Ha diviso il palcoscenico con tanti incredibili artisti, come Stevie Wonder, Henry Mancini, John Denver, Elton John, Ray Charles, Joni Mitchell, Jessye Norman, Cleo Laine e Andrea Bocelli. Ha suonato con i Pink Floyd nel loro memorabile concerto al Muro di Berlino.
Dedica il suo tempo e le sue energie al sostegno di organizzazioni di beneficenza come SOS, FARA, Future Talent, Youth Music (UK), The Caron Keating Foundation e UNICEF, di cui detiene il titolo di rappresentante speciale.
Tra i numerosi riconoscimenti per i suoi successi musicali vanno ricordati il Merit Award della Recording Academy, il premio Classic Brits Lifetime Achievement Award, numerosi dischi d’oro e di platino e l’inserimento nella Hollywood Bowl Hall of Fame. È stato inoltre premiato due volte da Sua Maestà Regina Elizabeth II con il titolo di cavaliere.
La sua ricca discografia comprende più di 65 CD per BMG Sony Classics e Deutsche Grammophon e spazia dai grandi classici come Mozart e Bach all’esecuzione della colonna sonora del ‘Signore degli anelli’. A marzo 2011 l’etichetta Sony ha pubblicato un cofanetto di 12 CD dal titolo “James Galway – The Great Flute Concerto Edition”.
Flautista di successo, Lady Jeanne Galway calca i più importanti palcoscenici internazionali, portando al pubblico il suo stile unico e tutta la sua eleganza.
Le sue tournée la vedono protagonista nelle più grandi città degli Stati Uniti come solista con orchestre come la Chicago, la Philadelphia, la Pittsburgh, la Seattle, la Denver e la National Symphony.
A livello internazionale si è esibita nelle più importanti capitali culturali, come Londra, New York, Milano, Roma, Gerusalemme, Tel Aviv, Madrid, Vienna, Salisburgo, Zurigo, Dublino, Belfast, Tokyo, Pechino e Singapore.
Primo flauto nel duo con suo marito, Sir James Galway, Lady Galway è regolarmente in tournée con il suo ensemble, il Trio Zephyr (Jonathan Feldman al pianoforte e Darrett Adkins al violoncello). La prima incisione dell’ensemble Zephir, dal titolo “Winds of Romance”, include lavori di Haydn, Martinu e Weber. Lady Galway continua, inoltre, a collaborare in recital con Phillip Moll e altri ensemble.
Ha suonato per l’Imperatrice del Giappone, il Conte e la Contessa di Wessex, il Duca e la Duchessa del Kent, la Regina di Norvegia, la Regina di Spagna e, più recentemente, durante un tour in Israele per il presidente Shimon Peres.
Memorabile il suo concerto all’Hollywood Bowl, insieme con Sir James, alla Hollywood Bowl Orchestra e con un gruppo di giovani flautisti provenienti dal programma educativo della Los Angeles Philharmonic. Il tutto è stato seguito da uno speciale, filmato e registrato, del Double concerto di Vivaldi con Sir James, Claudio Scimone (direttore) e I Solisti Veneti al Palazzo Ducale di Venezia.
Amante dell’insegnamento, Lady Galway dedica molto del suo tempo alle nuove generazioni attraverso articoli, master-class ed incisioni. È anche co-fondatrice della “Galway Junior Network”, un sito web interattivo rivolto ai giovani flautisti, dove offre consigli e suggerimenti su come suonare il flauto, esibirsi su un palco e gestire la propria carriera.
Lady Galway e Sir Galway dirigono ogni estate la loro scuola, la “International Flute School” a Weggis, in Svizzera, seguendo personalmente gli studenti di tutti i livelli.
Lady Galway patrocinia la fondazione di beneficenza “Future Talent”, guidata dalla Duchessa di Kent. I suoi concerti sono spesso eventi per la raccolta di fondi a favore di istituti come UNICEF, SOS, FARA e Marie Curie Cancer Care.
Ha registrato per RCA Victor, BMG Classics e Deutsche Grammophon. Irish America Magazine ha conferito a Lady Galway e Sir Galway il premio “2008 Spirit of Ireland” come riconoscimento del loro ruolo di ambasciatori musicali.
Originaria di New York e diplomatasi al New York City’s Mannes College of Music, Lady Galway vive con suo marito in Svizzera.
Attualmente suona un flauto d’oro 18 carati Nagahara.
Fondata nel 1988, l’Orchestra da camera di Caserta ha dato nel territorio campano un notevole impulso alla diffusione della musica, spesso finalizzata alla riscoperta e valorizzazione di siti storici.
Ha collaborato con noti solisti e giovani vincitori dei più importanti concorsi internazionali, come Severino Gazzelloni, Pierre Pierlot, Gervase de Peyer, Maxence Larrieu, Jorg Demus, Lya De Barberiis, Mario Ancillotti, Edward H. Tarr, Peter Lukas Graf, Rodolfo Bonucci, Bruno Canino, Michele Campanella, Massimiliano Damerini, Cristiano Rossi, Andras Adorjan, Susan Milan, Claudia Antonelli, Paolo Bordoni, Rocco Filippini, Alain Meunier, Alexei Volodin, Giovanni Angeleri, Mariusz Patyra, Natalia Lomeiko, Herbert Schuch, Marcin Zdunik, Clement Dufour, Philip Higham ed ha proposto in prima moderna pagine di Rinaldo da Capua, Sacchini, Sarro, Jommelli, Anfossi, Viotti, Mercadante.
Ha tenuto concerti in importanti eventi e stagioni concertistiche in Italia e all’estero, tra i quali il Festival Cantelli di Novara, il Festival Paganini a La Spezia, il Mozarteum di Salisburgo, la Fliarmonica di Bratislava.
Prossimamente, con Bruno Canino e Andras Adorjan, registrerà due cd con brani di Giovanni Simone Mayr e Franz Anton Hoffmeister.
Il 28 gennaio, a Marcianise, la Chiesa dell'Annunziata ospiterà gli archi del Philarmonisches Streichquintett Berlin, con il reading di apertura, Dubbio, di Amanda Sandrelli.
Fondato nel 2005 su iniziativa della giovane violoncellista russa Tatjana Vassilieva, il Philharmonisches Streichquintett Berlin è un ensemble di alto livello, composto da musicisti legati, oltre che dall’amicizia, anche da una esperienza pluriennale nella musica da camera e nobilitato dalla presenza di tre musicisti di fama internazionale.
Nato all'interno di una delle più importanti orchestre del mondo, la Filarmonica di Berlino, l'ensemble ha l’intento di approfondire l’interpretazione dei capolavori per quintetto di Mozart, Brahms, Dvorak, Bruckner, presentando nel suo repertorio anche trascrizioni molto efficaci di composizioni scritte originariamente per differenti organici.
Nel repertorio si spingono dal barocco al classico fino al romantico ed oltre, avvalendosi spesso della collaborazione di alcuni celebri solisti dei fiati dei Berliner come Wenzel Fuchs, Albrecht Mayer, Dominik Wollenweber, e Daniele Damiano. La presenza di Thomas Timm (Concertmeister nei Berliner Philharmoniker), Nabil Shehata (Primo Contrabbasso) e Tatjana Vassiljeva (solista di fama internazionale) permette all’ensemble di proporre con successo anche concerti e brani solistici.
Il Philharmonisches Streichquintett Berlin ha già all’attivo tournée in Italia, Belgio, Giappone, Germania, Austria e Francia, dove ha suonato per importanti festival,tra i quali Festival di Salisburgo (nel periodo pasquale) Festival Chopin, Festival de Nancy, Festival de la Chaise-Dieu, Festival de la Vézère, Festival Euromediterraneo di Roma, ValGardenaMusika, Emilia Romagna Festival e Paganiniana a Genova, raccogliendo ovunque significativi apprezzamenti di pubblico e critica.
Il 4 febbraio, a Casapesenna, nella Chiesa di Santa Croce, si esibirà la Corale Resonare Fibris diretta da Filomena Piccolo, con Alexander Hrustevich alla fisarmonica. Il reading di apertura, Coraggio, sarà di Teresa Saponangelo.
Nato in Ucraina, il geniale fisarmonicista Alexander Hrustevich è ormai diventato un fenomeno mediatico internazionale: i filmati su YouTube delle sue esecuzioni su fisarmonica dell’ “Estate” dalle Quattro Stagioni di Vivaldi e del Concerto per violino e orchestra di Tchaikovsky sono tra i più cliccati del settore ed hanno contribuito al rapidissimo diffondersi della fama di questo giovanissimo artista.
Il suo impressionante talento sta catturando l’attenzione e l’immaginazione di centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. Hrustevich è già costantemente invitato a suonare in Paesi come Polonia, Austria, Germania, Spagna, Russia, Serbia. Tra gli avvenimenti dell’ultima stagione va ricordato il concerto con il leggendario Bobby McFerrin a Kiev davanti ad un’arena di 3000 persone sold-out.
Alexader Hrustevich impressiona particolarmente nelle più difficili trascrizioni di brani per violino, piano ed orchestra. Tramite l’uso contemporaneo di tutte le dieci dita, è in grado di suonare allo stesso tempo la parte del violino solista e quella dell’orchestra: virtuosismo che gli ha valso tra la critica e il pubblico il soprannome di “uomo-orchestra”.
Alexander Hrustevich è vincitore di diversi concorsi internazionali, tra i quali “Golden Accordion” (New York), ”From Baroque to Jazz” (Polonia), ”Accoholiday” (Ukraina) ed altri.
Nato nel 1983, ha iniziato lo studio della fisarmonica dall’età di 6 anni. Si è diplomato all’Accademia Nazionale di Musica di Ukraina nella classe del professor Besfamilnov. Affianca all’attività solistica l’impegno come membro stabile della Ukrainian National Academy Orchestra.
Nata a Caserta nel 1993, per volontà della compianta signora Pina Cuccurullo Izzo con lo scopo di diffondere la musica polifonica, la Corale Resonare Fibris esegue musiche di Mozart, Bach, Franck, Vivaldi, Palestrina, Perosi, Haendel, Arcadelt e Gigante. Il suo repertorio comprende anche cori d’opera e canzoni classiche napoletane in versione polifonica.
Nel tempo si é esibita in sedi prestigiose, tra le quali la Reggia di Caserta, il Castello Orsini di Avezzano, l’Università di Caserta, il Conservatorio di Potenza, il Teatro Comunale di Caserta, il Teatro di Brindisi, il Teatro di Corte del Palazzo Reale di Caserta. Ha partecipato a tre edizioni del “Maggio ai Monumenti”, organizzate dal Comune di Napoli. Accompagna in modo rituale numerose celebrazioni liturgiche in Chiese e Basiliche della Regione, come il Duomo di Napoli, le Basiliche di Santa Chiara e San Domenico Maggiore, il Santuario di Pompei. Numerose le esibizioni in occasione di raccolte fondi a scopo benefico, come “Trenta ore per la vita” e “Telethon”, in onda sulle reti Mediaset e Rai. Ha preso parte a diverse manifestazioni delle Forze Armate, esibendosi anche congiuntamente alla Fanfara dei Bersaglieri della “Brigata Garibaldi”.
L'11 febbraio, a San Felice a Cancello, la Chiesa di San Felice Martire ospiterà l'esibizione della Cappella Musicale Lauretana del Duomo di Aversa con Amedeo Minghi. Il reading di apertura, Carità, sarà di Licia Maglietta.
Autore ed interprete di brani che hanno venduto centinaia di migliaia di copie, come “1950”, “Vita mia” e “Nenè”, Amedeo Minghi inizia la sua carriera alla fine degli anni Sessanta, ma la popolarità arriva solo nel 1976 con “L'immenso”.
Dal 1983 partecipa molte volte al Festival di Sanremo. Nel 1990, in coppia con Mietta, si aggiudica il terzo posto cantando “Vattene amore”.
Mentre porta in scena spettacoli di grande successo, tra i quali “Forse sì musicale” al Piccolo Eliseo e “I ricordi del cuore” allo Stadio Olimpico, compone colonne sonore per fortunate serie tv, tra le quali “Fantaghirò”, per la prima fiction prodotta in Fininvest, “Edera”, e per film come “L’allenatore nel pallone 2”.
Tiene concerti in tutto il mondo, soprattutto in Sud America (San Paolo del Brasile, Rio de Janeiro, Cordoba, Buenos Aires), in Russia (Mosca) e in Europa (Cracovia, Strasburgo, Bucarest, Madrid, Sofia).
Alla presenza di Papa Giovanni Paolo II, ha l’onore di eseguire “Un uomo venuto da lontano”, brano scritto per il Santo Padre.
Per l’Unicef realizza il cd “Sotto l’ombrellone” con Lino Banfi.
Scopritore di giovani talenti, produce due album : “Canzoni” per Mietta e “La ballata di Gino” per i Khorakhane. Come autore firma il singolo “Dubbi no” per Mietta e il brano “Per noi” destinato ad Andrea Bocelli.
Nel 2006, in occasione dei suoi quarant’anni di carriera, pubblica la “Platinum collection” e scrive il suo primo libro autobiografico : “L’ascolteranno gli americani”.
Nel 2008 tiene un concerto all’Auditorium della Conciliazione, co-presentato con Eleonora Daniele ed accompagnato dall’orchestra “La Sinfonietta”, diretta dal m° Renato Serio.
Nel 2009 parte per un viaggio in Terrasanta, dove canta affiancato da un artista arabo-palestinese e da uno israeliano, in occasione del pellegrinaggio dell’anno paolino.
Nel 2011 partecipa all'evento di Lampedusa “O' Scià” con Claudio Baglioni ed intraprende un nuovo tour teatrale.
Nata nel 1988, la Cappella Musicale Lauretana del Duomo di Aversa (in provincia di Caserta) deve il suo nome alla Madonna di Loreto, la cui cappella rappresenta il cuore della Cattedrale aversana.
Composta da circa 50 elementi, vive il suo primo momento da protagonista nel 1990, in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II alla Diocesi di Aversa.
Diretta da Monsignor Franco Grammatico, ha partecipato al X “Corescant” di Sorrento, alla I Rassegna regionale delle Corali a Portici, entrambi in provincia di Napoli, e all’Europe Cimarosa Festival di Aversa. Per promuovere la cultura musicale della città e far conoscere i suoi rappresentanti, nel 1997 ha preso parte all’omaggio dedicato ai grandi musicisti locali (come Jommelli, Cimarosa e Andreozzi) ed organizzato dall’Ensemble Progetto Armonico di Aversa. Ha animato tutte le celebrazioni diocesane del Giubileo del 2000. Nel 2006 ha promosso i festeggiamenti per i 250 anni della nascita di Wolfang Amadeus Mozart e per le commemorazioni dei 50 anni della morte di Lorenzo Perosi
Il 18 febbraio, a Casapulla, nel Tempio di San Luca Apostolo, in scena Franca Volpicelli e Paolo Vergari.
Franca Volpicelli, Pianoforte
Studia pianoforte fin da bambina, vincendo il premio Martucci all’età di 8 anni. Dopo essersi diplomata al Conservatorio di Benevento, consegue il diploma accademico di II livello al Conservatorio di Napoli con il massimo dei voti e la lode.
Ha partecipato a concorsi nazionali ed internazionali, classificandosi ai primi posti.
Ha tenuto concerti in importanti teatri e auditorium, tra i quali il Teatrino di Corte della Reggia di Caserta, l’Auditorium Donnaromita di Napoli, il Teatro Comunale di Benevento, la Sala Scarlatti del Conservatorio di Napoli, l’Auditorium Sinopoli di Roma, l’Auditorium Orpheus di Torino. Si è esibita per la Fondazione Petruzzelli di Bari, per RAI Educational 2, per la Scuola della Polizia di Stato, per RAI 1 e in numerose città italiane, collaborando con musicisti di livello internazionale. Nel 2006 ha suonato nell’Auditorium delle Nazioni Unite a New York.
Recentemente ha inciso un disco da solista in collaborazione con l’Associazione Infinito di Parma. Molto impegnata sul fronte didattico, ha fondato la scuola “Real Music”, che si propone di divulgare la cultura musicale soprattutto tra i giovani.
Paolo Vergari, pianoforte
Pianista dal repertorio vasto e ricercato, ha collaborato con direttori come Mirjam Schimdt, Marco Della Chiesa D’Isasca, Petr Altrichter, Kaspar De Roo, Michele Santorsola, Jorge lhez, dedicandosi intensamente alla musica contemporanea.
Ospite in varie trasmissioni per Radio Italiana, RAIUNO, TMC, Radio France, RSI, Radio Maltese, Blu Sat 2000, ORF, ha inciso per Clarius Audi, Altrisuoni, Phoenix.
Di recente ha pubblicato, in prima registrazione assoluta, i “40 Studi di perfezionamento” di Gino Tagliapietre e l’integrale dei Concerti per pianoforte ed orchestra di Gian Francesco Malipiero.
Dopo le affermazioni in numerosi concorsi, ha suonato in almeno trenta paesi stranieri. Tra i vari tour in Asia, Cina, USA e Sud America, viene regolarmente invitato a Gerusalemme, dove tiene corsi pianistici all’Istituto Musicale “Magnificat”.
Nel 2010 ha composto e diretto le musiche del film “Duns Scoto” del regista Fernando Muraca.
Nel gennaio 2011 si è esibito nella “Maratona Liszt”, diretta dal M° Michele Campanella, per l’Accademia di Santa Cecilia a Roma.
Il 25 febbraio, ad Alife, nella Cattedrale, si esibirà l'Orchestra da Camera di Caserta diretta da Antonino Cascio con Xavier de Maistre. Il reading di apertura, Passione, sarà di Caterina Vertova.
Xavier de Maistre è il vero avvocato del suo strumento, conosciuto nell’ambiente musicale come l’artista che ha saputo liberare l'arpa dagli angusti spazi nei quali da sempre è stata confinata.
Ha iniziato a studiare l'arpa presso il Conservatorio di Toulon, sua città natale. Ha poi proseguito gli studi con Jacqueline Borot e Catherine Michel a Parigi, affiancando gli studi in Scienze politiche ed economiche presso la Sciences-Po Paris e la London School of Economics. Nel 1998 si è aggiudicato il 1° premio e due premi speciali al prestigioso USA International Harp Competition di Bloomington. Nello stesso anno è stato chiamato a ricoprire il ruolo di arpista solista nella compagine dei Wiener Philharmoniker.
Xavier de Maistre gode di una attiva carriera come solista, esibendosi con prestigiose orchestre quali Salzburg Mozarteum Orchestra, Israel Philharmonic, Luxemburg Philharmonic, Sinfonia Varsovia, Monte-Carlo Philharmonic Orchestra, Czech Radio Symphony Orchestra, Bavarian Radio Orchestra, KBS Symphony (Seul), Orchestre National de Bordeaux, National Orchestra of Spain, NHK Symphony Orchestra (Tokyo) sotto la direzione di direttori del calibro di Sir André Previn, Heinrich Schiff, Armin Jordan, Alexander Lazarev, Walter Weller, Gilbert Varga, Josep Pons, Bertrand de Billy, Theodor Guschlbauer, Christophe Poppen e Philippe Jordan. Nel maggio 2002 è diventato il primo arpista ad eseguire un concerto da solista con i Wiener Philharmoniker.
De Maistre si esibisce regolarmente nei più importanti festival: Schleswig-Holstein Festival, Salzburger Festspielen, Rheingau Festival, Wiener Festwochen, Osterklang, Budapest Spring Festival, Schubertiade, Styriarte, Verbier Festival e Würzburg Mozartfest, in progetti con artisti come Kathleen Battle, Diana Damrau, Ingolf Turban, Bo Skovhus, Barbara Bonney e con attori come Peter Simonischek, Miguel Herz-Kestranek e Andrea Jonasson.
Nel 2001 Xavier de Maistre è stato nominato Professore della Musik Hochschule di Amburgo e tiene regolarmente masterclasses presso la Julliard School di New York, la Toho University di Tokyo, il Conservatorio di Shanghai e il Trinity College di Londra.
Dal 2008 registra in esclusiva per Sony BMG International. Il suo album di debutto per RCA RED SEAL si intitola “Nuit d'étoiles”, è dedicato a Debussy ed è stato distribuito a partire da marzo 2008. Nello stesso anno Sony ha pubblicato un secondo disco, “Hommage à Haydn”, una raffinata ed innovative interpretazione dei Concerti di Haydn interpretati con la Radio Symphonie Orchester Wien diretta da Bertrand De Billy.
Nel 2009 Xavier de Maistre è stato insignito del prestigioso Echo Klassik Deutscher Musikpreis 2009 come “Strumentista dell’anno”.
Il 3 marzo, a Vairano Patenora, la Chiesa di San Bartolomeo Apostolo ospiterà Soli, Coro e Orchestra dell'associazione musicale "Aniello Barchetta", diretta da Antonio Barchetta.
Associazione Musicale Aniello Barchetta: soli, coro e orchestra
Il repertorio del complesso musicale spazia dalla musica lirica a quella sacra, senza dimenticare quella classica napoletana. Tra gli impegni più recenti ci sono il Gran Concerto per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il Concerto di Musica Sacra per Settembre al Borgo 2010, il Concerto per l’annuale del Corpo di Commissariato dell’Esercito nel Teatrino di Corte della Reggia di Caserta, il Gran Concerto in due tempi lirico - napoletano a Collelongo (in provincia de L’Aquila) e a Casale di Cerinola (in provincia di Caserta), il Concerto di Natale nela Basilica del Corpus Domini a Maddaloni (in provincia di Caserta). Il complesso comprende due soli (un soprano ed un tenore di fama internazionale), il coro (formato da trenta elementi e suddiviso in quattro sezioni: soprani, tenori, contralti e bassi) e l’orchestra (composta da archi, fiati, legni, ottoni e pianoforte).
Il 10 marzo, a Santa Maria Capua Vetere, nel Duomo, si esibiranno Julian Rachlin (viola) e Itamar Golan (piano). Il reading di apertura, Giustizia, sarà di Vanessa Gravina.
Julian Rachlin è indiscutibilmente uno dei più carismatici ed entusiasmanti artisti dei nostri giorni. Ha suonato con gran parte delle maggiori orchestre e direttori al mondo. A riconoscimento del suo talento, ha già ricevuto uno dei riconoscimenti più importanti per un artista di musica classica: il Premio Internazionale dell’Accademia Musicale Chigiana.
Rachlin si è esibito con le più importanti e prestigiose orchestre al mondo, tra le quali i Wiener Philharmoniker, la Royal Concertgebouw, London Symphony, la New York Philharmonic, la Philadelphia Orchestra, la Los Angeles Philharmonic, la Pittsburgh Symphony, la Staatskapelle Dresden, la Gewandhaus Leipzig, i Munchner Philharmoniker, l’Orchestra Filarmonica della Scala, Orchestre de Paris, Philharmonia Orchestra London, la San Francisco Symphony, la NHK Symphony.
La lista dei direttori di massimo livello con i quali si è già esibito comprende Vladimir Ashkenazy, Herbert Blomstedt, Myung-Whun Chung, Bernard Haitink, Mariss Jansons, James Levine, Lorin Maazel, Sir Neville Marriner, Zubin Mehta, Yehudi Menuhin, Sir Roger Norrington, Krysztof Penderecki, André Previn, Mstislav Rostropovich, Michael Tilson Thomas, Esa-Pekka Salonen, Riccardo Muti, Wolfgang Sawallisch.
Nella prossima stagione debutterà come direttore con la Israel Philharmonic Orchestra, la Zürcher Kammerorchester, la Camerata Salzburg, la RTE National Orchestra of Dublin e la Copenhagen Philharmonic. Con il suo partner regolare, Itamar Golan, terrà inoltre recital in tutto il mondo.
Negli ultimi anni Julian ha dato vita ad un suo festival di musica da camera a Dubrovnik. L’iniziativa sta rapidamente accrescendo la sua fama internazionale ed i suoi “Friends” hanno compreso: Leif Ove Andsnes, Janine Jansen, Maxim Vengerov, Mischa Maisky, Martin Fröst, Sir Roger Moore, John Malkovich, Krzysztof Penderecki, Daniele Gatti e la Royal Philharmonic Orchestra.
Dal 2000 si dedica anche alla viola ed ora include regolarmente il repertorio solistico.
Nato in Lituania e emigrato nel 1978 in Austria con i suoi genitori, anche loro musicisti, Julian Rachlin ha studiato al Conservatorio di Vienna con Boris Kuschnir e privatamente con Pinchas Zukerman. Nel 1988 è salito alla ribalta internazionale aggiudicandosi l’Eurovision Competition for Young Musicians tenuto al Concertebouw di Amsterdam. Maazel lo invita quindi al Festival di Berlino con l'Orchestra Nazionale di Francia e per una tournée in Europa e in Giappone con l'Orchestra Sinfonica di Pittsburgh. Si distingue come il solista più giovane che abbia mai suonato con i Wiener Philharmoniker, debuttando con Riccardo Muti.
Dal settembre 1999 Julian Rachlin insegna al Conservatorio di Vienna.
“Un pubblico che batte i piedi per applaudire in un concerto di musica classica è abbastanza raro, di solito si sente al massimo urlare “Bravo”, ma vedere l’intera orchestra e il pubblico battere i piedi è unico… Qui orchestra e pubblico applaudivano Julian Rachlin, il maturo bimbo-prodigio. Due mani non erano sufficienti per esprimere tale entusiasmo!” (Abendzeitung, 25 gennaio 2008 - Meistersingerhalle Nürnberg).
Itamar Golan, Pianoforte
Per almeno due decenni Itamar Golan ha accompagnato i più importanti musicisti del nostro tempo. Il suo lavoro ha ottenuto un'enorme considerazione della critica. Pianista tra i più seguiti della sua generazione, si esibisce in tutti i più prestigiosi palcoscenici del mondo.
Nato a Vilnius, in Lituania, si trasferisce dopo un anno con la famiglia in Israele, dove all'età di sette anni intraprende gli studi musicali, esibendosi nei suoi primi concerti a Tel-Aviv.
Premiato ripetutamente dall'American-Israel Cultural Foundation, con borse di studio che gli consentono di studiare con Emmanuel Krasovsky e il suo vero e proprio mentore per la musica da camera Chaim Taub, riceve successivamente pieno sostegno economico dal New England Conservatory di Boston con cui prosegue i propri studi con Leonard Shure. La principale passione di Itamar Golan è sempre stata, sin dalla sua giovane età, la musica da camera, ma è apparso anche come solista con le principali orchestre internazionali, tra le quali l'Israel Philharmonic Orchestra e i Berliner Philharmoniker, sotto la direzione di Zubin Meta, e l'Orchestra Sinfonica del Teatro alla Scala, sotto la direzione di Riccardo Muti.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con i più importanti solisti, tra i quali Vadim Repin, Maxim Vengerov, Julian Rachlin, Mischa Maisky, Shlomo Mintz, Ivry Gitlis, Ida Haendel, Kyung Wha Chung, Sharon Kam e Matt Haimovitz. È inoltre frequente ospite dei più importanti festival internazionali, tra i quali quello di Salisburgo, Verbier, Lucerna, Tangelwood e Ravinia.
Ha inciso per numerose etichette, tra le quali Deutsche Grammophon, Warner Classics, Teldec, Emi e Sony Classical.
Nel 1991 Itamar Golan è stato invitato a insegnare presso la Facoltà della Manhattan School of Music, diventando uno dei suoi più giovani insegnanti. Dal 1994 è titolare della Cattedra di Musica da Camera al Conservatorio di Parigi, dove risiede ed è coinvolto in numerosi progetti artistici.
Il 17 marzo, a Piedimonte Matese, la Chiesa dell'Annunziata ospiterà Trio con Brio Copenhagen (archi e pianoforte). Il reading di apertura, Futuro, sarà di Samuela Sardo.
Trio Con Brio Copenhagen (Soo-Jin Hong, Violino, Soo-Kyung Hong, Violoncello, Jens Elvekjaer, Pianoforte)
“Trio con Brio Copenhagen è chiaramente un ensemble cameristico eccezionalmente bravo e di grande levatura artistica, non vedo l’ora di poterli riascoltare”. (Lawrence A. Johnson, The Gramophone, Maggio 2007).
Trio con Brio Copenhagen nasce a Vienna nel 1999 e subito si impone sulla scena internazionale, vincendo il primo premio nei seguenti concorsi : ARD a Monaco, Premio Vittorio Gui a Firenze, Trondheim Chamber Music Competition e Danish Radio Competition Copenhagen. I critici sottolineano soprattutto “la jois de vivre”, la vitalità, “il magico dialogo” e le alte capacità tecnico-virtuosistiche del Trio. Nel 2004 al Trio è stato anche assegnato anche il prestigioso "Allianz-Preis" come miglior ensemble cameristico al Festspiele Mecklenburg-Vorpommern 2003. Nel 2005 ha ricevuto il riconoscimento Kalichstein-Laredo-Robinson International Trio Award.
Il Trio ha ricevuto una formazione eccellente sotto l’attento sguardo del quartetto Alban Berg, Frans Helmerson e Mihaela Martin a Colonia e da Ferenc Rados a Budapest. I membri individuali del gruppo hanno studiato con musicisti rinomati, come Dora Schwarzberg, Mihaela Martin, Angelica May, Frans Helmerson, K.H. Kämmerling e Leonid Brumberg. Il Trio si esibisce regolarmente nelle sale internazionali più prestigiose, tra le quali Carnegie Hall di New York, Wigmore Hall a Londra, Alte Oper di Francoforte, Concertgebouw Amsterdam, Seoul Arts Centre e Tivoli Concert Hall di Copenaghen, e collabora con orchestre importanti come l’Orchestra Sinfonica Nazionale Danese e l’Orchestra Filarmonica di Seoul.
Il Trio insegna regolarmente, tenendo masterclasses e corsi di formazione all’Accademia Musicale di Kristiansand in Norvegia, all’Università Rice a Houston negli Stati Uniti, al Kuhmo Festival in Finlandia, al Trondheim International Chamber Music Festival, oltre che a Copenaghen in Danimarca.
Il 24 marzo, a Maddaloni, la Chiesa di Santa Maria de Commendatiis ospiterà il St. Petersburg Cello Ensemble. Il reading di apertura, Timore, sarà di Daniela Poggi.
Il St. Petersburg Cello Ensemble è stato creato nel 1975 dal Professor Nikitin, direttore della St. Petersburg Cello School, con l'intento di creare un "coro di violoncelli", un inconsueto e singolare ensemble con un ricco potenziale artistico.
L’ensemble ha ottenuto grandi riconoscimenti di pubblico, anche durante i molti tour, a partire dalla fine degli anni ’80. Si è esibito, riscuotendo grande successo, in Germania, Francia, Svizzera, Bulgaria, Finlandia, Italia, Giappone.
Alcuni concerti del St. Petersburg Cello Ensemble sono stati trasmessi da radio e televisioni nazionali e locali. L’Ensemble ha inciso cinque album: due in Russia e tre in Giappone.
A proposito delle performances dell’Ensemble, la stampa sottolinea “la sua grande omogeneità e il suo raro affiatamento”, "le seducenti nuances del suono, la varietà della tecnica musicale e l’intensa interpretazione", "la tecnica brillante e l’appassionato sentimento nel suonare".
Il suo repertorio è stato costantemente arricchito da lavori scritti appositamente da compositori russi e stranieri. Per trent'anni il St. Petersburg Cello Ensemble ha tenuto concerti in tutto il mondo e la sua reputazione si è sempre più affermata, grazie al fatto di annoverare tra le sue fila professionisti di altissimo profilo. Provenendo tutti dalla scuola violoncellistica di San Pietroburgo, i musicisti che compongono questo Ensemble riescono a creare sonorità omogenee e straordinari grazie alla loro tecnica e alla loro interpretazione.
Il St. Petersburg Cello Ensemble è composto da: Dmitry Eremin (Solista), Evgeny Pilipchuck, Alexei Jilin, Dmitry Ganenko, Anton Andreev, Pavel Churilov, Daniil Briskin, Axel de Jenlis, Andrei Smirnov, Yaroslav Georgiev, Artem Taman'yan, Andrei Efimovskiy, Dmitry Berezin, Inga Dzektser, (pianoforte), Anna Richkova (pianoforte)
Il 31 marzo, a Roccamonfina, nel Santuario della Madonna dei Lattani si esibirà il duo pianistico Anna Apice - Antonietta De Pascale.
Duo Pianistico: Anna Apice, Antonietta De Pascale pianoforte
Anna Apice
Dopo aver conseguito il diploma al “Conservatorio di Musica San Pietro a Maiella“ di Napoli, sotto la guida del Maestro L. Averna, si perfeziona con il pianista A. Hinceff.
Ha partecipato a numerosi concorsi come solista e con gruppi strumentali. Al “Concorso Nazionale di Musica d’insieme Domenico Cimarosa” si classifica al 2° posto nella sezione Duo, mentre al “Concorso Europeo Premio Franz Schubert” di Moncalieri (TO) conquista il 2° posto per la sezione Duo e il 3° per la sezione Pianoforte e Orchestra. Ha seguito i corsi di perfezionamento pianistico di Assisi, sotto la guida del pianista G. Sandor e presso l’Accademia Chigiana di Siena sotto la guida del Maestro M. Campanella. Per la musica da camera si è perfezionata con il Maestro G. Garbarino presso la scuola di alto perfezionamento di Fiesole (FI). Attualmente svolge attività concertistica soprattutto per musica da camera.
Antonietta De Pascale
Dopo aver studiato con i Maestri M. Bertucci e M. R. Pannone della scuola del Maestro V. Vitale, consegue il diploma al “Conservatorio di Musica Giuseppe Martucci” di Salerno e segue corsi di perfezionamento per Pianoforte e musica da camera.
Ha partecipato a vari concorsi come solista e con gruppi strumentali.
Laureata in Musicologia al D.A.M.S., presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, ha scritto articoli e recensioni sugli avvenimenti musicali più significativi della Provincia. Specializzata presso l’Università Suor Orsola Benincasa nel recupero e nella riabilitazione degli alunni con difficoltà di apprendimento, ha seguito anche corsi di Musicoterapia. Attualmente svolge attività concertistica soprattutto per musica da camera.
Il 7 aprile, il Duomo di Casertavecchia ospiterà l'esibizione dell'Orchestra Collegium Philarmonicum diretta da Gennaro Cappabianca.
Composta da giovani musicisti provenienti da tutta la regione e da alcuni professori del Teatro San Carlo e di conservatori campani, l’Orchestra Collegium Philarmonicum di Napoli vanta un repertorio che spazia dalla musica del Settecento ai giorni nostri.
Dal 2003 prende parte ad importanti manifestazioni patrocinate da prestigiosi enti ed è l’orchestra di supporto del corso “Vacanze Musicali”. Nel 2003, per la Naxos, ha inciso due concerti di Giovanni Paisiello ed è stata orchestra di supporto per la I edizione di “Irpinia Music Festival”, patrocinato dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. Nel gennaio 2007 è stata invitata al convegno “Le imprese per i ragazzi”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Campania, e nell’ottobre dello stesso anno si è esibita alla giornata “Per un mondo senza violenza”, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio. Nel maggio 2008 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito a questa realtà una medaglia. Sempre nel 2008 ha partecipato a “La Bibbia giorno e notte”, programma trasmesso da Rai1 e RaiEducational. Nel 2009 ha eseguito, sotto la direzione di Joseph Walsh, “Le Nozze di Figaro” per la XIV edizione di “Amalfi Coast Music & Arts Festival”. Nella Villa Campolieto, ad Ercolano, diretta dal M° Alberto Veronesi,.ha realizzato “Elisir d’amore” e la “Boheme”.
Il 14 aprile, a Teano, nella Cattedrale si esibirà l'Orchestra da Camera di Caserta diretta da Antonino Cascio con Sergej Nakariakov alla tromba. Il reading di apertura, Rispetto, sarà di Maddalena Crippa.
"Il Paganini della Tromba": è solo una delle definizioni attribuite a Sergei Nakaryakov, giovane ed affermato artista russo, nato a Gorkij nel 1977. Iniziati gli studi pianistici all'età di sei anni, Nakaryakov è costretto nel 1986 ad abbandonare il pianoforte a causa di un problema alla colonna vertebrale che gli impedisce di rimanere seduto per lunghi periodi. Si dedica così alla tromba, che inizia a studiare sotto la guida del padre.
Nel 1991 partecipa al Festival Ivo Pogorelich nel Baden Woerishofen, dove viene acclamato come "il giovane prodigio della tromba". Nell'agosto dello stesso anno debutta al Festival di Salisburgo ed un anno più tardi è ospite allo Schleswig-Holstein Musikfestival, dove viene premiato con il Grand Prix Davidoff. Da allora è apparso in tutti i più importanti festival europei: Londra, Colmar, Menton, Strasburgo, Tours, Cannes.
Ogni anno è regolarmente in tournée in Giappone e spesso anche negli USA. Nakaryakov ha suonato con Evgeny Kissin in Finlandia, con Tatyana Nikolayeva a Salisburgo, con Martha Argerich al Montreux Jazz Festival ed anche con la sorella, pianista, Vera Nakaryakov, con la quale si è esibito in numerosi recitals. Nel 1996 Nakaryakov ha suonato con la Kirov Opera Orchestra sotto la direzione di Valery Gergiev all'Hollywood Bowl Festival di Los Angeles.
Si è esibito in oltre 25 paesi con prestigiose orchestre, quali English Chamber Orchestra, Prague Chamber Orchestra, St. Paul Chamber Orchestra, Concertgebouw Orchestra Amsterdam, Orquesta Sinfónica de Madrid, London Philharmonic Orchestra e sotto la direzione di musicisti del calibro di K. Nagano, H. Schiff, E. Krivine, J. López Cobos, P. Bender, J. Judd, H. Griffiths, G. Navarro, V. Spivakov, Y. Bashmet, T. Vasary, R. Leppard, V. Ashkenazy.
Vanta un repertorio vastissimo, che comprende tutti i principali concerti dedicati al suo strumento. Nakaryakov ha inoltre curato numerose trascrizioni per tromba e flicorno di diversi generi musicali. Recentemente è apparso il suo ultimo lavoro discografico, No Limits, con la Philharmonia Orchestra diretta da V. Ashkenazy, contenente opere di Saint-Saëns, Tchaikovsky, Bruch, Massenet e Gershwin.
Il 21 aprile, a Caiazzo, la Cattedrale ospiterà il concerto di Ramin Bahrami al pianoforte. Il reading di apertura, Colpa, sarà di Monica Guerritore.
Ramin Bahrami è considerato uno tra i più interessanti interpreti bachiani viventi a livello internazionale.
Dopo l’esecuzione dei Concerti di J.S. Bach a Lipsia con la Gewandhausorchester diretta da Riccardo Chailly, la critica tedesca lo considererà “un mago del suono, un poeta della tastiera… artista straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente personale”.
La ricerca interpretativa del pianista iraniano è attualmente rivolta alla monumentale produzione tastieristica di Johann Sebastian Bach, che Bahrami affronta con il rispetto e la sensibilità cosmopolita di cui sono intrise la sua cultura e la sua formazione.
Bahrami si è esibito in importanti festival pianistici, tra i quali “La Roque d’Anthéron”, il Festival di Uzés, il Festival “Piano aux Jacobins” di Toulose, il Tallin Baroque Music Festival in Estonia e il Beijing Piano Festival in Cina.
E' del giugno 2008 la sua apparizione al Wigmore Hall di Londra, con una grande accoglienza del pubblico, e della primavera 2009 la presentazione dell’Arte della Fuga al Festival Pianistico Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” di Brescia e Bergamo. Nel febbraio 2010 ha debuttato con successo a Parigi con le Variazioni Goldberg e in marzo ha tenuto un applaudito tour con i Festival Strings Lucerne. E' del maggio 2010 il grande successo con Riccardo Chailly alla Gewandhaus di Lipsia, che completa l’integrale dei Concerti bachiani. Il disco, uscito per Decca nel giugno 2011, ha meritato le 5 stelle del mensile Amadeus.
Bahrami si è esibito in prestigiose sedi italiane come il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro La Fenice di Venezia, l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, dove è apparso nella prestigiosa rassegna “Solo Piano” accanto a Maurizio Pollini, Grigory Sokolov, Daniel Barenboim, Jean-Yves Thibaudet e Evgeny Kissin e dove, nel marzo 2008, è stato invitato a partecipare alla “Maratona Bach” accanto al violoncellista Mario Brunello.
Nato a Teheran, Bahrami, dopo la rivoluzione politica del suo Paese, trova rifugio in Italia, dove studia pianoforte e si diploma con Piero Rattalino al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Approfondisce gli studi all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola e alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Si perfeziona con Alexis Weissenberg, Charles Rosen, András Schiff, Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck, l’artista che più di altri ha contribuito a far conoscere la modernità dell’opera pianistica di Bach attraverso i suoi studi e le sue esecuzioni. Il primo debutto importante avviene nel 1998 al Teatro Bellini di Catania: il successo è tale che la città etnea gli conferisce la cittadinanza onoraria. Da quel momento in poi si susseguono le esibizioni presso le maggiori istituzioni musicali d’Italia, teatri, stagioni e prestigiosi festival internazionali. Nel gennaio 2009 Ramin Bahrami è stato insignito del Premio “Città di Piacenza–Giuseppe Verdi” dedicato ai grandi protagonisti della scena musicale, riconoscimento assegnato prima di lui a Riccardo Muti, Josè Cura, Leo Nucci e Pier Luigi Pizzi.
La sua discografia comprende l’Arte della Fuga (2007), che sale in testa alle classifiche, rimanendovi per sette settimane e raggiungendo numeri di vendita riservati ai dischi pop. Nel 2011 Deutsche Grammophon ha pubblicato una Bach collection, contenente le Variazioni Goldberg e l’Arte della Fuga.

Convegni

Martedì 31 gennaio, alle ore 18, nell’Auditorium Provinciale di Via Ceccano, Vittorio Sgarbi critico di storia dell’arte darà vita - con la sottile vena provocatoria che lo contraddistingue - ad un interessante dibattito, intitolato “Bellezza, fascino e altre storie”, proponendo al pubblico analisi e riflessioni sullo “stato dell’arte” nel territorio.
Seguirà la proiezione di un video, che mostrerà al pubblico i tesori “nascosti” nei sei Musei Diocesani di Terra di Lavoro, veri e propri “scrigni” di bellezze dal valore inestimabile. Ai siti religiosi che ospitano i 16 eventi musicali, previsti in cartellone dal 7 gennaio al 21 aprile 2012, infatti, è legato il restauro di sei opere d’arte, che i fedeli potranno ammirare al termine della Rassegna in tutto il loro antico splendore.
Il compito di intervistare il Professore toccherà al Direttore Artistico della Rassegna, Jolanda Capriglione, che ha detto: “Dopo le migliaia di spettatori ed apprezzamenti registrati nei primi appuntamenti, la presenza di Vittorio Sgarbi sottolinea l’altra prospettiva offerta da ‘Muse e Musei’ : far conoscere, soprattutto ai giovani, il nostro immenso patrimonio artistico. E la bellezza, tema caro a Vittorio Sgarbi, è un elemento centrale nelle città e nei siti religiosi che ospitano gli eventi della Rassegna”.

master class

Non solo concerti: Muse&Musei, la Rassegna internazione di musica classica, corale e polifonica della Provincia di Caserta, sarà anche cultura e formazione. Tra gli appuntamenti in programma fino al 21 aprile, infatti, ci sono otto ‘master class’, laboratori musicali che vogliono essere un momento d’incontro didattico tra il pubblico e gli esperti. Gli alunni di otto scuole medie di Terra di Lavoro avranno la grande opportunità di confrontarsi con alcuni degli ospiti della Rassegna e, dopo un mini-seminario di formazione tecnica, potranno anche cimentarsi con loro in brevi esercitazioni pratiche. L’iniziativa trasforma, così, la pura esibizione in occasione di confronto artistico e didattico internazionale, con un approccio avanzato ed allargato di formazione e condivisione. Le “master class” cominceranno il 21 gennaio, quando Sir James Galway sarà protagonista dell’incontro con gli alunni della ‘E. Fermi’ di Cervino; si proseguirà il 28 con il Philarmonisches Streichquintett Berlin nella “R. Viviani” di San Marco Evangelista ed il 4 febbraio con Alexander Hrustevich a Casaluce, nella “L. V. Beethoven”. La master class del 10 marzo vedrà protagonista a Recale Julian Rachlin, nella “Giovanni XXIII”; quella del 17 marzo il Trio con Brio Copenhagen a Pietramelara, nella “Giovanni XXIII”; quella del 24 marzo il St. Petersburg Cello Ensemble nella “G. Galilei” di Arienzo. Gli ultimi due appuntamenti, il 14 e il 21 aprile, si svolgeranno rispettivamente nella ‘D. Santamaria’ di Alvignano con Sergej Nakariakov e nella ‘G. Pascoli’ di Macerata Campania con Ramin Baharami. Oltre alle master class, Muse&Musei ha previsto anche una serie di iniziative a carattere sociale, che verranno via via rese note, per rafforzare ancor di più il legame con il territorio. Anche per questo motivo ogni serata è stata ‘idealmente’ affidata ad un club o ad un’associazione del territorio, cosicché la Rassegna sia un armonico disegno in cui le singole individualità ed identità coinvolte possano essere percepite come soggetti diversi dentro un evento unico.

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