Foto di G. Diodati

foto di Alfredo Caturano

 

Apertura straordinaria della Chiesa di S. Aniello di Maddaloni

Maddaloni (CE) - 11 Maggio 2014

Articolo di Giuseppe Vuolo

Via Maddalena è una stradina del centro storico di Maddaloni ai piedi della collina su cui sorge la quattrocentesca Torre Artus. Seguendola, si sbuca accanto alla Basilica Minore del Corpus Domini, passandovi alle spalle. È proprio lì, quando questa antica viuzza sfocia in Piazza De Sivo, che si può vedere in un angolo, seminascosta in cima a una scalinata, un'altra chiesa, molto più piccola: quella di Sant'Aniello Abate, uno dei tanti piccoli gioielli disseminati nei paesini della provincia italiana. Purtroppo, come molti altri di questi tesori, anch'essa è attualmente in preda all'incuria e al saccheggio, perciò domenica 11 il gruppo Caritas della Parrocchia di Sant'Aniello Abate - Corpus Domini ha organizzato un'apertura straordinaria della struttura per sensibilizzare l'opinione pubblica e raccogliere i primi fondi necessari agli interventi più urgenti. L'iniziativa è stata resa possibile grazie al parroco don Carmine Ventrone, da poco chiamato ad occuparsi di tale comunità. La base volontaristica è stata poi fondamentale nella buona riuscita dell'evento: oltre alla rappresentanza del locale Museo degli Antichi Mestieri, la serata è stata arricchita dalla collaborazione della Dott.ssa Titti Caradonna, del Liceo Musicale del Villaggio dei Ragazzi (interventi musicali al flauto traverso di Raffaele Lerro) nonché di vari commercianti che hanno allestito come sponsor alcuni stand in Piazza De Sivo, tra cui un apprezzato percorso enogastronomico.

foto di R. Musto

 

 

foto di Alfredo Caturano

La chiesa di Sant'Aniello è senz'altro una delle più antiche delle 40 chiese maddalonesi: risalente all'anno Mille circa, secondo alcune fonti edificata sopra un preesistente tempio pagano, risulta menzionata già in un documento del 1105. È giunta ai giorni nostri grazie a vari restauri fino alla chiusura nel 1979; da allora, e soprattutto dopo il terremoto e la nevicata verificatisi l'anno seguente, versa in uno stato di abbandono che è tanto più triste quanto si pensa alle bellezze che offriva ai fedeli, delle quali è rimasta ancora qualche traccia nonostante la vera e propria razzia subita nel corso degli anni.
Già all'entrata si ha la sensazione di essere in un "Nuovo Cinema Paradiso" prima della demolizione. Il soffitto è ormai crollato, registrandosi in quest'ultimo anno il cedimento quasi totale della volta a botte della navata destra, quella che ha resistito più a lungo. Le mattonelle e le preziose maioliche settecentesche che ricoprivano il pavimento sono state perlopiù distrutte o asportate per finire nel contrabbando di reperti archeologico-artistici; in particolare, dato che secondo una leggenda sotto la chiesa giace il corpo di Sant'Augusto, i saccheggiatori hanno pensato di scavarvi più buche nel tentativo di impadronirsi dei resti o di chissà quali altre reliquie. Gli altari, che nel percorso messo in piedi dai volontari appaiono nella loro originaria bellezza in numerose foto d'epoca, sono danneggiati e protetti da mezzi di fortuna. A ciò si devono aggiungere alcuni interventi conservativi di trent'anni fa abbastanza criticabili e l'ombra dell'abusivismo edilizio nelle immediate vicinanze dell'edificio.

foto Mariarosa Sarracco

foto Antonio Sarracco

È stato calcolato che per il restauro servirebbero complessivamente 900.000 euro. Nonostante il quadro sconfortante, però, alcuni sprazzi dell'antico splendore sono ben visibili ancora oggi, come la cappella laterale, le piastrelle del pavimento dell'altare centrale o gli affascinanti stucchi verdeacqua. È proprio per questi bagliori - e per il loro riflesso nei volti di chi l'ha visitata - che vale ancora la pena di lottare per recuperare luoghi come Sant'Aniello e, visto l'innegabile successo dell'iniziativa, sarebbe bellissimo permettere a tutta la cittadinanza di fruirne in condizioni di sicurezza, per godere ancora della nostra storia e di una bellezza che si nasconde a due passi da casa propria.

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