Il Filo Ritrovato: serata "Schubert" con Nikolai Demidenko

S. Leucio - 30 Maggio 2014

Articolo di Lucia Iannotti

Serata finale della rassegna densa di appuntamenti a Belvedere: dapprima l’inaugurazione della Filanda dei Cipressi, restituita ad un aspetto dignitoso e a nuovi (auspicabili) utilizzi, e, nel cammino dei presenti dalla Filanda al Teatro dei Serici, le note del fisarmonicista Pietro Bentivenga, quindi il concerto, preceduto dall'ouverture dell’attrice di Officina Teatro Maria Macri, del pianista Nikolai Demidenko, e infine, all'uscita, la ciminiera fumante a simbolico saluto
Già basterebbe questo a farci rallegrare per questo "spazio ritrovato" ma in effetti, nonostante la serata volgesse al brutto, metereologicamente parlando, la possibilità di ascoltare il concerto nel teatro dei Serici con i giochi di luce ed un'acustica molto migliore della sala convegni ha costituito un degno omaggio all'ultimo appuntamento.
Dopo i saluti di rito, di Donato Tartaglione a nome della Pro Loco, della direttrice artistica Rosalba Vestini, ed infine del sindaco Pio Del Gaudio, il pianista russo ha proposto un programma dedicato al compositore viennese e ottimo esecutore, morto giovanissimo a soli 31 anni
Diventa sempre più difficile scrivere o anche solo pensare qualcosa di personale quando l’oggetto in questione è un capolavoro di indiscussa fattura: Schubert, gli Improvvisi (e quale pianista, in pieno Sturm und Drang adolescenziale non si è in uno di essi cimentato!), i Klavierstucke, le Sonate (qui il nostro giovane amico viveva deliranti momenti di sconforto) …rivoli di note, cascate di sonorità piene ed avvolgenti che tendono sempre al più puro lirismo senza cedere alla facile tentazione del melenso. Come nella Sonata in la minore D 784, brano insolitamente intenso e conciso, caratterizzato da una profonda sonorità di tipo orchestrale, ed ancora nei Tre pezzi per pianoforte D 946, nel carattere e nella forma quasi ricordano gli Improvvisi, ma con una particolare dose di ariosità e di freschezza che fa di essi un’opera – gioiello a parte.
Calorosa come sempre l'accoglienza del pubblico che, nonostante più volte sia stato considerato "di nicchia", ha invece affollato il teatro e che, questa volta, si è anche attardato per commentare e godersi la preziosità del luogo

consulta: Rassegna di musica classica "Il filo ritrovato"

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