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Eventi alla Libreria Spartaco

Santa Maria Capua Vetere (Ce) - dicembre 2014

Comunicato stampa

Venerdì 5 dicembre, ore 18, per il ciclo Scrittori in carta e ossa. Una sera con… presentazione del libro "Le giocatrici. Lotto. Slot machine. Bingo" (ed. Spartaco) di e con Marilena Lucente.
Vivacizzeranno l’incontro, aperto a tutti, gli studenti del locale liceo classico “Cneo Nevio” di Santa Maria Capua Vetere (Ce) capitanati dalla prof.ssa Ersilia Montesano.
Il libro
Teresa è una scommessa persa: per pagare un debito di gioco, suo padre l’ha fatta sposare con Perzechella, uomo freddo e calcolatore che vince a carte, stravince al Lotto e nasconde i soldi nella fodera del suo paltò. È la fine degli anni Settanta: una quaterna secca sognata, non giocata ma estratta, scatena la febbre di una intera comunità messa a confronto con le leggi del destino. Niente a che vedere con la compulsività delle slot machine, lo straniamento fisico e mentale che vivono oggi i giocatori, la vicinanza all'universo della malavita, il vortice di negatività in cui si precipita dopo aver perso tutto: brucia, brucia il bar Las Vegas, rifugio infernale di Anna, che ora ha solo gli occhi, la bocca e il cuore pieni di cenere. Intanto si accendono le luci della sala Bingo dove donne sole vivono nell'attesa di riscattarsi dal passato, girare pagina, rincorrere un amore che vola sulle ali di una farfalla. Solo che ancora una volta bisognerà misurarsi con il caso, la buona e la cattiva sorte.
Frenesia, speranze, illusioni e sconfitte: un racconto declinato al femminile, quello di Marilena Lucente, che esplora il fenomeno del gioco, un mondo popolato di figure inquietanti e dolci al tempo stesso. Si vince e si perde, ci si incontra, ci si detesta, si piange e si ride, si scopre che farcela da sole è impossibile perché «il desiderio, l’amore, la morte: sono questi i tre fottutissimi giochi della vita».
La scrittrice
Marilena Lucente (1967), pugliese, vive a Caserta dove insegna e collabora con giornali e riviste. Tra i suoi testi di narrativa, Scritto sui banchi e Di dove sei (Cargo 2005 e 2008). Per il teatro ha pubblicato la drammaturgia Napoli 1647. Rivoluzione d'amore (Caracò 2012), Premio giuria popolare Antonio Landiero – Teatro per l'impegno civile (novembre 2013). È autrice di saggi pedagogici e per la scuola. Per la trasmissione radiofonica Fahrenheit RaiRadioTre ha curato un ciclo di audio documentari Fahrescuola (marzo 2013).
Mercoledì 10 dicembre, ore 18, per il ciclo Matti per i classici lettura di brani dal libro "Cronaca di una morte annunciata" di Gabriel Garcia Marquez.
Il libro
Santiago Nasar morirà. I gemelli Vicario hanno già affilato i loro coltelli nel negozio di Faustino Santos. A Manaure, "villaggio bruciato dal sale dei Caraibi", lo sanno tutti: presto i fratelli della bella Angela vendicheranno l'onore di quella verginità rubatale in modo misterioso dall'aitante Santiago, ricco rampollo della locale colonia araba. Tutti lo sanno, ma nessuno fa alcunché per impedirlo: non la madre della vittima designata, non il parroco, non l'alcalde, neppure una delle numerose fanciulle che spasimano per il Nasar. E così la morte annunciata lo sorprende nel fulgore di una splendida mattinata tropicale. Ma non per agguato o per trappola: un destino bizzarro e crudele fa sì che la fine di Santiago si compia per un concorso di fatalità ed equivoci, mentre gli stessi assassini fanno di tutto perché qualcuno impedisca loro l'esecuzione. Basato su un fatto reale, "Cronaca di una morte annunciata" venne pubblicato nel 1981 (un anno prima del Nobel a García Márquez) e, pur nella brevità, rappresenta uno dei vertici della sua narrativa: un romanzo magistrale che sa fondere i toni della tragedia antica con il ritmo di una detective story in una grandiosa allegoria dell'assurdità della vita, l'apoteosi della fatalità
Giovedì 11 dicembre, ore 18, "Se so’ rotte 'e giarretelle ovvero della musicalità della lingua napoletana", divertente conversazione con Amedeo Colella autore del libro “Manuale di napoletanità” e docente di Napoletanità presso la Fondazione Humaniter. E ancora si disquisirà amabilmente di "Paraustielli", aneddoti, storia, cultura, cucina, musica e poesia: le eccellenze della cultura partenopea.
Il libro
Sai chi sono 'o Munaciello e 'a Bella Mbriana? Perché si dice "se so' rotte 'e giarretelle?". Quando ci furono le quattro giornate di Napoli? E le due repubbliche napoletane? Perché Via Toledo si è chiamata Via Roma per 150 anni? Perché la cioccolateria Gay Odin si chiama così? Quante guglie ci sono nel centro antico di Napoli e perché furono erette? Perché si dice ricchione per indicare un gay? Chi sono gli otto Re di Napoli rappresentati in piazza Plebiscito? Cosa è la cazzimma? È vero che le stazioni della nuova metropolitana sono musei all'aperto? Cosa sono i paraustielli e la guallara? Se hai qualche lacuna culturale su Napoli e la napoletanità prova a recuperare con le lezioni semiserie di questo Manuale di napoletanità. Quando studiare? Ogni giorno. Questo libro ti regala pillole di cultura partenopea, curiosità, storia aneddoti, poesie, canzoni, frasi di teatro e di cinema da imparare a memoria per essere un buon napoletano. Tutta cultura (non esageriamo con le parole) che ruota intorno a Napoli.
12 dicembre, ore 18, per il ciclo Scrittori in carta e ossa. Una sera con… presentazione del libro di poesie "Le mie notti" (ed. Spring) di e con Gianrenzo Bassano.
Lunedì 29 dicembre, a partire ore 18,00, festa di compleanno: La Libreria Spartaco compie 8 anni.
E, a partire dalle 18.30, I Bottisti d’A Cantinella presentano il loro nuovissimo album “’A voce d’’a votte”. Chi parteciperà sarà invitato a lasciare un pensierino positivo per l’anno nuovo da attaccare all’albero come buon augurio per il 2015. E poi stuzzichini, dolcetti e bollicine. Ingresso libero.
I Bottisti d’‘a Cantenella
Il gruppo “I Bottisti d’’a Cantenella” custodisce, preserva e ripropone l’antichissima tradizione della “Battuglia di Pastellessa”. È in questa scia, e mai fuori da essa, che si inserisce il cd «’A VOCE D’’A VOTTE». Ci sono testi ricercati e riproposti che affondano le radici nel territorio, cantati dai nostri avi nelle strade, nelle campagne e nei paesi come «Serenata a dispietto», «L’auciello grifone», «Paulo e pataccone», «Rosa rusella» e «Giuvanno core e tata’». Ma sicuramente è «’A festa ’e Sant’Antuono» l’inno più rappresentativo della tradizione. Ad essi si aggiunge, poi, uno dei pezzi storici della “battuglia ‘A Cantenella” come «La quadrana».
Ciò che è decisamente nuovo per la Cantenella è l’aver creato testi e musica per la battuglia. Sulle poetiche parole scritte da un forestiero affascinato e incantato dalla nostra tradizione è nata «’A voce d’’a votte», che dà il titolo all’album: qui il dialogo fra gli strumenti conferisce forza e vitalità alla musica di Sant’Antuono.
«’A VOCE D’’A VOTTE» è secondo disco del gruppo “I Bottisti d’’a Cantenella”. Dentro sono contenuti nove anni di intenso lavoro, di concerti in tantissime piazze italiane, di ricerca e di studio, ma soprattutto di crescita musicale e canora.

Libreria Spartaco, via Martucci 18, S. Maria C. V. (Ce)

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