Mostra: Sulle ali dell'Amore
Caserta - dal 10 al 20 ottobre 2015
Comunicato stampa
“Sulle ali dell'Amore” è il titolo di una mostra collettiva che sarà
presentata a Caserta sabato 10 ottobre alle ore 17:00 nella Reggia, Sala
degli Specchi dell'Ente Provinciale, e sarà inaugurata nell'attiguo Salone
di rappresentanza della Pro Loco di Caserta alle ore 18:15.
L'esposizione, organizzazione e curata da Ottavia Patrizia Santo ed
allestita da Patrizia Moschese, sarà presentata da Carlo Roberto Sciascia.
Alla mostra parteciperanno Gianna Amendola, Antonio Apicella, Rosa
Bencivenga, Antonio Del Prete, Alessandra Casetta, Antonio Costanzo,
Salvatore Di Palma, Salvatore Capuano, Leandra D'Andrea, Leonilda Fappiano,
Ciro Fiorillo, Rosa Fortunato, Mario Giamminelli, Sergio Giromel, Antonietta
Grasso, Stefania Guiotto, Nello Marsilio, Annunziata Orsini, Paola Paesano,
Vincenzo Piatto, Massimo Pozza, Rita Rosa, Noemi Saltalamacchia, Antonio
Santucci, Agostino Saviano, Antonio Scaramella, Anna Scopetta.
L'esposizione proseguirà fino al 20 ottobre 2015 con il seguente orario:
ogni giorno dalle 9:15 alle 12:00, domenica escluso e su appuntamento (tel.
340/16 23 890 – 338/79 22 753).
La cerimonia di inaugurazione prevede,
dopo i saluti del Presidente della Provincia di Caserta ing. Angelo Di
Costanzo, del Commissario straordinario del Comune di Caserta Prefetto Maria
Grazia Nicolò, del Commissario dell'Ente provinciale per il turismo di
Caserta dott. Lucia Ranucci, del Console onorario dell'Uzbekistan per la
Campania ed il Molise avv. Vittorio Giorgi, del Presidente dell'AGE di
Caserta e Responsabile provinciale dell'Unicef della Provincia di Caserta
prof. Rosalia Pannitti, del Presidente dell'per la promozione e la difesa
dei diritti civili e sociali delle persone disabili - sezione provinciale di
Caserta dott. Adele Di Gioia e del Presidente della Fidapa "Calazia" di
Maddaloni President della Fidapa Calazia di Maddaloni prof. Valentina Scala,
gli interventi sull'interessante tema del Presidente della Commissione di
Bioarchitettura dell'O.A.P.P.C. arch. Patrizia Moschese e del Presidente
della Pro Loco di Caserta ing. Carlo Roberto Sciascia; modera la prof.
Silvana Virgilio.
Teilhard de Chardin afferma: “Ciò che cambia questo
mondo meraviglioso in un regno di disperazione e di irrazionalità è il non
aver compreso l’amore. Anche se è un mondo in cui tutte le canzoni parlano
di amore, è un mondo che muore senza sapere che cosa è davvero l’amore”.
Infatti, l’amore è il motore della vita umana e spirituale. Amare e essere
amato è l’esperienza più bella e profonda dell’essere umano, dalla quale
impariamo tutte le virtù e tutti i valori.
Il primo pensiero, quando si
parla di amore, va alla propria madre e, subito dopo, ai propri familiari a
partire dal padre. Questa considerazione sottolinea che l'amore è ben più
complesso da quello che a prima vista tutti pensano e racchiude in sé tante
sfaccettature ed implicazioni. In effetti, l’amore è il motore della vita,
senza amore non è vita.
Gli antichi Greci individuavano quattro forme
primarie di amore: quello parentale-familiare (storge), l'amicizia (philia),
il desiderio erotico ma anche romantico (eros), infine l'amore più
prettamente spirituale (agape, il quale può giungere fino
all'auto-annientamento o kenosis).
Il termine italiano "amore" entra
nella nostra lingua a partire dal XIII secolo e deriva dal termine latino
amorem (al nominativo amor). Esso include tante sue manifestazioni
all'interno delle relazioni che l'individuo intrattiene con il mondo
circostante, sia esso l'umanità, sia esso l'ambiente: l'amore di sé
(autostima, non narcisismo), quello incondizionato (amore altruistico e
compassionevole, professato senza aspettarsi nulla in contraccambio),
l'amore filiale e fraterno, l'amicizia (sentimento che nasce dalla necessità
di socializzare), l'amore romantico, l'amore sessuale, l'amore platonico
(contemplazione pura e disinteressata della bellezza o di una persona),
l'amore per la Natura, l'amore per qualcosa di astratto o inanimato (per
esempio l'amor di patria), l'amore per Dio, l'amore universale.
Può
essere anche quella virtù umana rappresentata dalla gentilezza, dalla
compassione, dalla preoccupazione benevola nei confronti di altri esseri
viventi e dal desiderare il bene di altre persone. Anche il vero educatore è
quello che trasmette il sapere con amore.