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Libreria Spartaco: eventi ed attività

S. Maria C. V.  (CE) - giugno 2017

Comunicato stampa

Giovedì 1 giugno, ore 18, "Scrittori in carta e ossa. Una sera con…" Wanda Marasco, tra i dodici finalisti del Premio Strega con il romanzo "La compagnia delle anime finte" (Neri Pozza)
Dialoga con la scrittrice Marco Palasciano
Il libro
Dalla collina di Capodimonte, la «Posillipo povera», Rosa guarda Napoli e parla al corpo di Vincenzina, la madre morta. Le parla per riparare al guasto che le ha unite oltre il legame di sangue e ha marchiato irrimediabilmente la vita di entrambe. Immergendosi «nelle viscere di un purgatorio pubblico e privato», Rosa rivive la storia di sua madre: l’infanzia povera in un’arida campagna alle porte della città; l’incontro, tra le macerie del dopoguerra, con Rafele, il suo futuro padre, erede di un casato recluso nella cupa vastità di un grande appartamento in via Duomo; il prestito a usura praticato nel formicolante intrico dei vicoli, dove il rumore dei mercati e della violenza sembra appartenere a un furore cosmico. È una narrazione di soprusi subìti e inferti, di fragilità e di ferocia. Ed è la messinscena corale di molte altre storie, di «anime finte» che popolano i vicoli e, come attori di un medesimo dramma, entrano sulla ribalta della memoria: Annarella, amica e demone dell’infanzia e dell’adolescenza; Emilia, la ragazzina che «ride a scroscio» e torna un giorno dal bosco con le gambe insanguinate; il maestro Nunziata, utopico e incandescente; Mariomaria, «la creatura che ha dentro di sé una preghiera rovesciata»; Iolanda, la sorella «bella e stupetiata»… «Anime finte» che, nelle profondità ipogee di una città millenaria, sono segnate tutte, come Vincenzina e come la stessa Rosa, da un guasto che attende una riparazione.
L’autrice
Wanda Marasco è nata a Napoli, dove vive. Diplomata in Regia e Recitazione all’Accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, è autrice di romanzi e di raccolte poetiche. Ha ricevuto il Premio Bagutta Opera Prima per il romanzo L’arciere d’infanzia (Manni 2003) e il Premio Montale per la poesia con la raccolta Voc e Poè (Campanotto 1997). Ha lavorato in teatro come regista e autrice. Suoi testi sono stati tradotti in inglese, spagnolo, tedesco e greco. “Il genio dell’abbandono” è stato finalista alla prima edizione del Premio letterario Neri Pozza.
Venerdì 9 giugno, ore 18,30, Matti per i classici. Una sera con… "Canne al vento" di Grazia Deledda
L'autrice
Grazia Deledda (Nuoro 1871 - Roma 1936) è stata una scrittrice intensa e feconda, la cui fama si diffuse anche all'estero; nel 1926 le fu conferito il premio Nobel per la letteratura.
La trama
Efix è un contadino sardo aggrappato con amore all'ultimo "poderetto" posseduto dalle tre sorelle Pintor, nobili e di pochissimi mezzi, chiuse in uno sdegnoso isolamento, lontane dalla nuova società rozza e impertinente dei mercanti e degli usurai. Oppresso dall'immenso rimorso per un antico delitto, Efix vive una vita "santa" alla ricerca dell'espiazione suprema e sarà lui a tentare di lenire il disastro finanziario procurato dal ritorno dello sbandato nipote Giacinto. Protagonista di questo che è il più celebre romanzo di Grazia Deledda, pubblicato nel 1913, Efix assurge così a immagine dell'umana sofferenza, sempre uguale e sempre immobile nel tempo, rimanendo nella memoria del lettore come uno dei più potenti personaggi della narrativa novecentesca.
Venerdì 16 giugno  ore 20, "Letti di notte. La notte bianca del libro e della lettura": La Libreria Spartaco spalanca le porte a "Sogni e sognatori. Letture e note a piè di pagina". Reading letterario. Ospite d'onore il duo Rondinella&Cincotti, voce e fisarmonica, con presentazione del cd "Meet&Reel" a cura di Antonella Rossetti. Evento organizzato in collaborazione con "LatoV" di Valerio Prodomo e Viviana Borsini e "Ritmi Urbani" di Anselmo Pezza De Chiara.
Venerdì 30 giugno, ore 19, presentazione di "Non parlare con la bocca piena" di Chiara Francini (ed. Rizzoli). 
A dialogare con l'attrice-scrittrice, sarà la giornalista Tiziana Di Monaco.
Destreggiandosi tra un film di Spike Lee ("Miracolo a Sant'Anna"), e le commedie all'italiana di Fausto Brizzi, tra la conduzione di un programma comico come "Colorado" e un programma cult come "Domenica In" al fianco di Pippo Baudo, tra fiction amate dal pubblico quali "Tutti pazzi per amore" e "Non dirlo al mio capo", la brava e bella Chiara Francini firma anche il suo primo romanzo
L'attrice-scrittrice
Chiara Francini è nata a Firenze e cresciuta a Campi Bisenzio. È un’attrice dirompente. Ha sempre amato scrivere. Questo è il suo primo romanzo. La protagonista si chiama Chiara. Come lei.
Il libro
Bello sapere che si può tornare. Che a ogni passo falso, nella vita, i genitori sono pronti a riabbracciarti con un calore che gli anni non hanno mai attutito né tanto meno spento.Per Chiara, questo calore profuma di caffè e canta sulle note della Vedova allegra. Perché i suoi genitori sono così, loro che l’hanno tirata su in amorosa allegria, le hanno costruito attorno un mondo da fiaba e hanno trattato la vita come una partita a tombola a Natale: leggera. Chiara ha appena lasciato Federico, il loro nido e i gatti. Il suo essere una donna fallica le ha impedito di portare avanti pure questa storia. E sì che stavolta si era impegnata. Ora il dolore le morde il cuore. Anche le donne come lei soffrono. Ma niente, non ce la fa, ed eccola a suonare il citofono a papà, a trascinarsi su per le scale i due trolley, ad addolcire la vita masticando Galatine per consolarsi un po’. Come le hanno insegnato fin da piccola. Meno male che, a casa dei suoi, Chiara ritrova tutto com’era, la cameretta rosa da principessa, l’albero di Natale acceso a ogni stagione, le riviste anni Novanta, gli amici di famiglia chiassosi e colorati. E naturalmente la matura armonia d’amore fra i suoi genitori. Un amore che ha superato tante prove, un amore coraggioso e per nulla convenzionale, un amore disinteressato e forte che ha sconfitto i pregiudizi, spesso con il fendente di una risata. Ma anche un amore buffo e capace di curare le ferite della vita (pure quelle che non si rimarginano perfettamente e lasciano la cicatrice).Una vera scuola d’amore, da cui Chiara avrà ancora molto da imparare. Commedia sentimentale e romanzo di formazione, "Non parlare con la bocca piena" è una storia sospesa tra ironia ed emozioni. Scritto con una penna fulminante, originalissima, qua e là impertinente, fa ridere grazie a un’irresistibile galleria di personaggi e, allo stesso tempo, commuove parlando con saggezza di amore e amicizia, tolleranza e (non sempre) lieto fine.

Per info: Libreria Spartaco, via Martucci 18, S. Maria C. V. (Ce), Tel. 0823 797063.

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