Mostra Matrioska al Sanacore

Sala (CE) - 8 ottobre 2017

Comunicato stampa

Dopo il vernissage “Sacrocuore”, l’artista casertana Fiorella P. torna ad esporre al Sanacore per un evento unico, che connette arte & musica, autoproduzioni & vibrazioni in una mostra-racconto atipica e personalissima, interamente dedicata alla Matrioska. Il vernissage, ad ingresso gratuito, si aprirà alle 19 con un aperitivo di benvenuto free buffet al ritmo dei vinili reggae di Unclaman silecta e proseguirà fino a notte fonda, infiammata dalle sonorità del re dei silecta ska, Ciccio Sciò. Nel corso della serata l’artista esporrà le sue creazioni originali e racconterà storie, simbologia e processo creativo delle sue Matrioske.
Un oggetto simbolico estraneo alla nostra cultura, che l’artista ha scelto come suo feticcio e ha reso fulcro di una rielaborazione originalissima – magistralmente illustrata dalla graphic designer Roberta Merola -, che attinge dalla controcultura e dalla tradizione, che evoca i suoi punti di riferimento artistici mentre li distrugge per ricreare un simbolo che incarni le molteplici personalità celate in ognuno di noi, i brandelli di anime che incrociamo sul nostro percorso e portiamo con noi, le storie che ci accompagnano dovunque andiamo, i nostri segreti, che talvolta si manifestano in simboli all’apparenza indecifrabili, come quelli così atipici ideati dalla mente dell’artista, che si ispira ai quattro elementi, alla sua personale biografia, a mondi lontani, al fascino senza tempo della ribellione, all’arte moderna e contemporanea, a fiori ed animali, alle donne che ha incontrato, alle ferite che si porta dentro.
Il mondo è ingannevole, ed è la Matrioska a dimostrarcelo: gli universi concentrici del suo grembo custodiscono un io molteplice e questa molteplicità di corpi, di oggetti, può occupare pochissimo spazio, quando i pezzi sono racchiusi uno nell’altro, o molto, quando si apre al mondo. La Matrioska può accogliere tutti e sbarazzarsene, rimanendo vuota, ma comunque se stessa.
La cosmologia della Matrioska è unica: la sua natura stessa fa si che in essa si racchiudano, in una medesima porzione di spazio, macrocosmo e microcosmo, principio - simboleggiato dal pezzo più grande, detto “madre”- e fine -il pezzo più piccolo, detto “seme”, in cui molti vedono l’atomo, l’essenza stessa da cui nasce la vita. Si perché prima di tutto la matrioska è madre generatrice, archetipo del femminino: la sua corpulenta figura evoca le veneri paleolitiche; la sua etimologia è legata al capofamiglia femminile, quella “matrona”, in russo “matrena”, di cui “matrioska” è il diminutivo; il materiale da cui viene forgiata - legno di tiglio, simbolo di longevità e femminilità, e betulla, simbolo in Russia di fortuna e prosperità – è resistente ma malleabile e viene tagliato in primavera e, secondo tradizione, lasciato asciugare per anni prima di dar vita alla Matrioska.
Per scoprirne di più, appuntamento domenica 8ottobre dalle 19 al Sanacore, via San Donato 12, Caserta.

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