Le ricette della Cucina Casertana

18 - Casetta della befana 

ricetta di Giorgina Lieto, fotografie a cura di Emilio Di Donato, Anna La Peruta, Sara Di Donato

Per costruire questa piccola opera d'arte dolciaria occorre più che altro fantasia, pazienza e tempo a disposizione: ma gli applausi non ve li toglierà nessuno.

Ingredienti:

Gli ingredienti principali sono la pastafrolla e lo zucchero a velo, che verrà usato per formare la "glassa", che servirà sia come "collante" sia per decorare. Inoltre occorrono tavolette di cioccolata, caramelline, smarties, biscotti, bon bon, etc.

Preparazione

Approntare due sagome con del cartoncino (figura 1): una per la facciata della casetta ed una per le pareti laterali.

 
fig. 1

I lati AB e A'B' devono essere uguali, per il resto le dimensioni possono essere le più varie. Qualche indicazione:

  • CB= 9cm; B'C'= 12 cm; AB=A'B'=8cm; DH=4cm
    per una casetta piccolina ad un solo piano.
  • Oppure CB=14 cm; B'C'=15 cm; AB=A'B'=10cm, DH=7cm
    per una casetta a due piani.

Naturalmente le dimensioni possono variare a piacere, l'unico limite essendo costituito dalla lunghezza dei lati a capanna della facciata che deve essere di circa 3 cm più corta della lunghezza di una tavoletta di cioccolata (15 cm circa).
La quantità di pastafrolla ed il numero delle tavolette di cioccolata per il tetto dipendono dalle misure della casetta.

Stendere la pasta come per i biscotti e disporre la sfoglia in teglie ed in quella sede ritagliarla secondo le sagome: due facciate e due laterali
Con stampini o col coltello ritagliare nelle sagome di pasta le aperture per le porte e le finestre. Quindi indorare con uovo sbattuto e cuocere come i biscotti. (fig. 2)


fig. 2

Preparare nel frattempo la glassa: battere leggermente un albume in una scodella e mescolarlo con lo zucchero a velo (almeno 3-4 cucchiaini colmi per ogni albume), aggiungendo qualche goccia di succo di limone (fig. 3).

Battere bene fino ad ottenere una crema densa e che si mantenga in forma. (fig. 4)

Formare ora una piccola tasca da pasticciere: arrotolare a "coppetto" dei triangolino di carta oleata (formarne molti perché quando uno è esaurito va gettato via); riempirne uno a metà con la glassa ed arrotolare la parte superiore. Tagliare di poco la punta del coppetto in modo che, premendo, esca un filo di glassa.


fig. 3


fig. 4

Quando facciate e pareti laterali della casetta sono cotte e raffreddate, assemblarle con delicatezza in modo da formare il "rustico" della casetta. Tenerle ben ferme e diritte con dei sostegni (si possono usare bicchieri appoggiati alle pareti, sia all'interno che all'esterno). (fig. 5)
Col filo di glassa, chiudere accuratamente le fessure tra le pareti e tra queste ed il piano d'appoggio. Quest'ultimo deve essere rigido e ricoperto di carta bianca o meglio di un foglio di ostia. Dopo tre o quattro ore, la glassa si è solidificata e si possono togliere i sostegni. 
Sagomando dei biscotti, si formeranno le imposte delle finestre e le porte d'entrata e si fissano con la glassa. Le finestre possono essere chiuse all'interno con fogli di ostie fissate con glassa.


fig. 5

Con le tavolette di cioccolata accostate a due a due a capanna, poggiate sui bordi delle facciate e rette inizialmente da opportuni sostegni si forma il tetto, dopo aver spalmato accuratamente ogni punto d'appoggio, ogni fessura ed ogni punto di contatto con la glassa (fig. 6). Si lascia asciugare ancora per tre, quattro ore prima di togliere i sostegni.
Con la glassa, che si può anche colorare con colori per pasticceria, l' "architetto" può sbizzarrirsi nelle decorazioni più fantasiose e nelle costruzioni di accessori vari: pozzo, carretto, legnaia, casotto del cane, etc. 


fig. 6

Alla fine una spolverata di zucchero a velo fornirà la "neve" necessaria al tocco di classe. (fig. 7)
In  (fig. 8) trovate una delle tante possibili variazioni del progetto: la casa col mulino ad acqua. Lasciatevi guidare dalla vostra fantasia e dal materiale che vi trovate sottomano.
Una raccomandazione finale: prima di cimentarvi nella costruzione della Casetta della Befana, guardare attentamente le illustrazioni e le foto accluse a questa insolita ricetta.

 

Ricetta Giorgina Lieto
foto: Emilio Di Donato
preparazione per foto: Anna La Peruta
collaborazione: Sara Di Donato


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fig. 7


fig. 8

 

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