Una giornata reale

(tre percorsi nella Reggia di Caserta)

Articolo di Arcangelo Di Donato, foto Emilio Di Donato


.... in effetti volevamo andare a vedere la mostra sui gioielli dei Borboni ma poi ci siamo imbattuti nell' ingresso di “Terrae Motus” che per la prima volta, dopo 15 anni di precariato, finalmente ha una riconoscibilità immediata e pare di entrare in un antro della sibilla con tutto il fascino e l’orrore che può suscitare un ingresso modernamente nero incastonato in una porta settecentesca e così noi si entra e subito si capisce che un saggio ha messo mano nell’organizzare degnamente un percorso con tutte le luci al posto giusto e le opere ordinate per analogia formale, comunicando il senso del viaggio nelle emozioni scaturite nei più grandi artisti contemporanei in seguito al terremoto dell''80 e anche la mancanza di didascalie ha un che di avventuroso così dobbiamo chiedere l'aiuto di Caronte nell’attraversamento di questo fiume nell’arte e Caronte scopriamo essere tale Vincenzo Mazzarella che è disponibile e simpatico e mica ci avevano ragione gli antichi a raccontarcelo brutto e venale che infatti non gli abbiamo promesso nessun obolo e lui lo stesso ci ha fatto da guida tra opere che sono moderne ma di una modernità antica che per il mercato dell’arte sono una vera manna perché hanno una riconoscibilità autorale quasi immediata, mica come le opere dell’ultima Biennale di Venezia, quella di quest’anno per intendenderci, che non trovi un pittore che pitta nemmeno a pagarlo e qui invece trovi quadri di Warhol e Haring e informali, transavanguardisti e concettuali nostrani legati alla materia o alla figura come Giulio Paolini con l'efebo che si contempla i suoi frammenti e pensi che nella reggia di Caserta non poteva esserci opera più adatta a comunicare la continuità dell’arte nei secoli e Paolini li unisce tutti e gli altri autori terremotati fanno capire che da una disgrazia come il terremoto può nascere arte della migliore e basta girarsi intorno che di distruzioni vicine e lontane ne vedi a iosa e ti auguri che possano tutte suscitare il senso creativo basta trovare un Lucio Amelio santo protettore e un porto sicuro come la Reggia e staresti lì a discutere sull'allestimento di Beuys con quell'uovo appoggiato su un tavolo in bilico su bottiglie precarie ma poi si rischia di fare tardi e allora andiamo a vedere questa mostra di gioielli che chissà quante cose preziose ci saranno e che manifattura napoletana e che sfarzo e compagnia bella e entriamo nella sala del trono e c’è un vestito e vicino a ‘sto vestito un totem con una didascalia che pensi che sia uno scherzo del curatore e ti dici magari hanno scherzato e alla sala successiva vedi i quadri di tanti mamozi e ti chiedi i gioielli dove sono e poi capisci che di gioielli ne vedrai pochini, e poi a forza di guardare i mamozi reali comprendi che sono loro a testimoniare la moda rococò e poi impero che attraversa il secolo e passa che ha visto la reggia regnata dalle dinastie ispano-asburgiche e vedi qualche gioiello con corallo rosso del mediterraneo e ti domandi dove si trovano le barriere coralline nel mare nostrum ma questa è un’altra storia che magari era più interessante raccontare invece di quelle didascalie illeggibili che accompagnavano questi preziosi e mentre cerchi di ricordarti di come la bella sorella della cinematografica Sissi abbia sposato un panzone borbone si fa tardi e il museo chiude le porte per riaprirle nel mistero della notte e allora eccoci a raccontare i percorsi di luce nella reggia di Caserta e la prima cosa che colpisce è il prezzo di 20 euro 20 che tu dici secondo me non ne vale la pena ma poi vedi che ci sta tanta gente e ti dici magari è organizzato bene, meglio della presentazione sul pieghevole della mostra dove per fare un esempio è scritto:”Quest’anno due ulteriori novità, l’apertura della Castelluccia dopo anni di restauri.” proprio così, col punto alla fine e senza dire qual’è l’altra novità, e ti chiedi se magari questo dante alighieri delle brochure sia parente del poeta dei totem sulla mostra dei gioielli, ma le foto sul pieghevole sono suggestive e dici speriamo bene e vedi che le hostess che ti accolgono all’ingresso del percorso sono carine e professionali e allora iniziamo questo nuovo viaggio nella notte della reggia e una voce narrante ti accoglie lungo il percorso del viale del parco e dici “però che bella acustica” e poi vedi la reggia che tramuta colori a suon di musica e dici “però che belle luci” e poi vedi le proiezioni degli attori recitanti in costume e pensi che sia tutto davvero ben fatto e ben curato e diventi euforico e poi rivedo la Castelluccia dopo tanti anni e sono felice che le cose vadano bene e me le godo e poi vengono proiettati dei video da mozzafiafiato con un lunghissimo piano sequenza che parte a volo d’uccello sulla reggia e penetra nel finestrone centrale dei piani nobili attraversa le sale e esce sul finestrone che dà sul parco e prosegue lungo le vasche in un turbinio di statue e natura e cascate e raggiunge il torrione e ti dici che Caserta con questo spettacolo ci farebbe un figurone cogli stranieri che stasera non ci sono e speriamo per domani e poi non vi racconto il viaggio che segue allo specchio di Diana e nel giardino inglese perché ci dovete andare di persona e vi assicuro che sono 20 euro 20 benedetti.

 

 

“Terrae Motus “, collezione d’arte contemporanea. Mostra permanente

“I Gioielli Regali” fino al 30 Ottobre all’interno del percorso delle sale della reggia

“Percorsi di luce nella Reggia”, dal 10 al 15 agosto e dal 17 al 22 agosto tutte le sere dalle ore 21.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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