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       Con
      qualche giorno di anticipo il 30 marzo è sbucato nei negozi "No More
      Shall We Part" nuovo atteso album di Nick Cave. L'album è ancora in
      circolazione in due versione: una in formato doppio (edizione limitata con
      3 traccie in più di cui una interattiva) e una seconda versione italiana
      con un solo CD contenente anche le traduzioni dei testi. Nick Cave
      conferma di essere tra i migliori cantautori presenti sulla piazza
      dell'anarchia e del rumoroso mercato discografico. Nick Cave continua
      imperterrito il tracciato segnato con il precedente Boatman's Call le
      atmosfere rimangono intime, ricche di pathos, profonde e metafisiche. 
      
      Siamo
      quindi lontani dal periodo maledetto segnato negli anni 80 e che avuto il
      suo epilogo in Murder Ballads ...punto di partenza di una redenzione
      ancora più evidente in questo intenso, difficile e altamente
      introspettivo "No More Shall We Part". L'intero disco si regge
      sulla potenza espressiva della ballata, strutturato esclusivamente sulla
      voce e sul piano di Cave, che mostra una maturità sorprendente. La corte
      di Re Inkiostro, costituita dagli impeccabili Bad Seeds, mette ancora una
      volta da parte la furia degli anni passati per armare Re Ink, secondo i
      suoi desideri, di rudimentali sonorità e di indispensabili arrangiamenti.
      La vove di Cave è matura quanto il suo più dominato suono al piano e i
      Bad Seeds sono più sentiti e in evidenza rispetto al precedente minimale
      Boatman's Call. 
       L'impatto
      con l'album è dei migliori As I sat sadly by her side (il singolo
      estratto) ti prende subito...un leggero intro di chitarra apre la strada
      al piano e all'inconfondibile voce di Cave. La liricità è altissima
      dalle prime note e il cantato di Cave commovente: "All outward motion
      connects to nothing. For each is concerned with their immediate need... Le
      apparenze non coducono da nessuna parte, perchè ciascuno si preoccupa
      solo del suo bisogno immediato". E ancora "God has given you but
      one heart. You are not a home for the hearts of your brothers. And God
      does not care for you benevolence. Anymore than he cares for lack of it in
      others. Nor does he care for you to sit. At windows in judgement of the
      world he created. While sorrows pile up around you. Ugly, useless and
      over-inflated...Dio ti ha un cuore solo, non sei il rifugio per i cuori
      dei tuoi fratelli. E Dio non si cura della tua benevolenza, nè si cura
      che tu stia seduto alle finestre a giudicare il mondo che Lui ha creato,
      mentre i dolori ti si accumulano attorno brutti, inutili ed
      esagerati." E' evidente la redenzione di Cave degli ultimi
      anni...l'amore e la fede si sono ormai consolidati al centro del suo
      universo. Il seme maledetto sta rigermogliando attraverso un mistico
      viaggio alla ricerca di un Dio ritrovato, onnipresente in tutto l'album.
      In questo brano il grande Mick Harvey si cimenta alla batteria,
      distraendosi per un'attimo dal suo lavoro alla sei corde. Il secondo brano
      è title track "And No More Shall We Part" ( E mai più
      ci separeremo), già ascoltato durante l'esibizione solitaria di Nick al
      Premio Tenco dello scorso anno, è una struggente canzone d'amore. Inizio
      naturalmente solo piano e voce e durante questo intimo passo ("Lord,
      stay by me. Don't go down. I will never be free if I'm not free now. Lord,
      stay by me don't go down. I never was free...Signore, stammi vicino. Non
      mi abbandonare. Non sarò mai libero se non sono libero adesso") che
      entra ad emozionare il violino di Warren Ellis (dei Dirty Three)
      accompagnato dalla batteria di Thomas Wydler. Segue l'autobiografica "Hallelujah"
      e via ancora in evidenza l'essenziale violino di Ellis in una
      introduzione quasi Morriconiana... un brano toccante! Attraverso il
      linguaggio quasi cinematografico di Cave sembra quasi di vedere scorrere
      davanti agli occhi un piccolo cortometraggio. Nei suoi sette minuti
      abbondanti di pathos Hallelujah entra subito nel limbo delle mie
      preferite, anche se si potrebbe cadere nel banale errore di scegliere tra
      un brano e l'altro, qui nulla è da preferirsi ogni brano è una
      straordinaria emozione a sè! A seguire ecco "Love Letter" un
      brano già edito su "The Secret Life Of The Love Song" (opera
      semplicemente parlata pubblicata lo scorso anno, che conteneva cinque
      canzoni tra cui allora l'inedita Love Letter) e che potrebbe rappresentare
      per la sua impostazione un seguito a Boatman's Call..."Tengo questa
      lettera in mano. Una supplica, una richiesta, una sorta di preghiera.
      Spero che ottenga quello che Io ho pensato. Perderla di nuovo è più di
      quanto Io possa sopportare. Bacio la busta fredda e bianca. Premo le
      labbra sul suo nome. Duecento parole. Viviamo nella speranza. Il cielo è
      gonfio di pioggia...Un vento malvagio sferza la collina. Una manciata di
      parole piene di speranza. Io l'amo e l'amerò sempre. Il cielo è pronto
      ad esplodere. Ho detto qualcosa che non intendevo dire. E' andato tutto
      nel modo sbagliato...Fai piovere i tuoi baci su di me. Fai piovere una
      tempesta di baci. E per chiunque mi verrà davanti con le tue sembianze
      che sbiadiscono lente, sto uscendo di senno, mi lascerà diritto nella
      pioggia con una lettera e una preghiera sussurrata al vento. Torna da me.
      Piccola per favore torna da me".  
       Arriva il turno della claustrofobica
      "Fifteen Feet of Pure White Snow" e i Bad Seeds hanno il
      loro momento di gloria per spingere a loro maniera irrobustendo i suoni su
      un cantato più arrabbiato di Cave...le atmosfere lasciano ricordare
      quelle tragiche di Murder Ballads. Ancora Dio e la visione del mondo in
      evidenza nella minimale "God in the house" ("Perchè
      nessuno viene lasciato nel dubbio e in giro non c'è paura se ci teniamo
      tutti per mano e a bassa voce sussuriamo Alleluia, Dio è in casa") e
      in "Oh My Lord". Ballate intime e intense,
      implorazioni illuminate dalla fede...Oh My Lord fa caponare la pelle con
      il suo continuo incedere incalzante... solenne! Siamo alla fragile "Sweetheart
      come", ottavo episodio di questo grande disco di poemi..."Walk
      with me now under the stars for it's a clear and easy pleasure. And be
      happy in my company For I love you without measure. Walk with me now under
      the stars. It's a safe and easy pleasure It seems we can be happy now. It's
      late but it ain't never...Ora cammina con me sotto le stelle. Perchè è
      un piacere chiaro e facile. E sii felice in mia compagnia. Perchè io ti
      amo smisuratamente. Cammina con me sotto le stelle. E' un piacere sicuro e
      facile e sembra che adesso possiamo essere felici. E' tardi ma non è mai
      tardi". Suggestiva la successiva "The sorrowful wife" (la
      moglie addolorata) divisa in due parti la prima solo piano e la seconda
      viscerale e impetuosa con tutto la furia dei Bad Seeds. Avvolgente "We
      Came Along This Road" ..."Uscii dalla porta sul retro con la
      pistola fumante dell'amante di mia moglie. Non so che cosa sperassi. Me ne
      andai di corsa. Ero il tuo amante. Ero il tuo uomo. Non c'é mai stato un
      altro. Ero il tuo amico. Finchè siamo finiti su questa strada."
      Sacrale invece "Gates To The garden"..."Lascia
      questi antichi luoghi agli angeli. Lascia che i santi si occupino di
      custodire le caddedrali. E lascia i morti sotto la terra fredda. Perchè
      Dio è nella mano che io stringo". A chiusura "Darker with
      the day" (Più buio con il passare del giorno) semplicemente
      bellissima..."Adesso le strade sono ghiacciate. Vado e vengo pieno di
      desiderio per qualcosa che non conosco. Mio padre si lascia cadere
      pesantemente nella neve che affonda. E io cerco, dentro e fuori, sopra,
      intorno e sotto. Piccola sembra passato tanto tempo da quando non ci sei
      più, sei andata via. E io spero e prego ma si fa sempre più buio con il
      passare del giorno". La voce di Cave è coadiuvata da quella
      femminile delle sorelle Kate & Anna McGarrigle in evidenza in Darker
      with the day e non solo. Restano per i fortunati acquirenti dell'edizione
      limitate le due imperdibili bonus tracks "Grief Came Riding" e
      "Bless His Ever Loving Heart" che vale sicuramente la
      pena di ascoltare e allungare a 77 minuti di beatitudine l'incontro con
      Nick Cave. 
       E'
      shockante come Mr.Re Inkiostro non sbagli un colpo e questo rende
      emozionante ogni incontro con un suo nuovo lavoro! ...No More Shall We
      Part vuole i suoi tempi lunghi di ascolto, vuole stagionare nelle nostre
      orecchie e non vuole soltanto essere ascoltato, ma letto e gustato dalla
      prima all'ultima parola! 
      Il
      miglior album di questo scorcio di 2001! Sconsigliatissimo a chi non ha
      gradito e capito il precedente Boatman's call. 
      
      Per
      gli amanti del formato DVD aggiungo che ci sono interessanti nuove in
      arrivo. John Hillcoat, direttore di Ghosts of the Civil Dead e To Have and
      To Hold, ha catturato alcuni filmati in digitale delle sessioni di
      registrazione dell'album e che presto saranno pubblicate su un DVD. 
      
      Nick
      Cave inoltre ha partecipato alla registrazione del nuovo album dei Dirty
      Three e farà la sua apparizione su un album tributo a Serge Gainsbourg,
      compositore francese morto nel 1990, intitolato Lucien. Altri partecipanti
      a questo album tributo saranno The Walkabouts, Vive La Fete, Pulp,
      Pizzicato Five, Air e Enrique Bunbury. Il tutto uscirà per Pussycat
      Records. 
      (di Antonio Avalle)
    
       
      DISCOGRAFIA
      CON I BOYS NEXT DOOR 
      
      1978
      BOYS NEXT DOOR 
      
      1979
      DOOR DOOR 
      
      1979
      HEE HAW (EP a 12") 
      
      DISCOGRAFIA
      CON I BIRTHDAY PARTY 
      
      1980
      THE BOYS NEXT DOOR/THE BIRTHDAY PARTY 
      
      1981
      PRAYERS ON FIRE 
      
      1982
      JUNKYARD 
      1983
      THE BAD SEED (EP a 12") 
      
      1983
      THE BIRTHDAY PARTY (EP a 12") 
      
      1983
      MUTINY! (EP A 12") 
      
      1985
      IT'S STILL LIVING 
      
      1985
      BEST AND RAREST 
      
      1987
      THE PEEL SESSIONS (EP a 12") 
      
      1992
      HITS 
      
      DISCOGRAFIA
      NICK CAVE AND THE BAD SEEDS 
      1984
      FROM HER TO ETERNITY 
      
      1985
      THE FIRSTBORN IS DEAD 
      
      1986
      KICKING AGAINST THE PRICKS 
      
      1986
      YOUR FUNERAL...MY TRIAL 
      
      1988
      TENDER PREY 
      
      1990
      THE GOOD SON 
      
      1992
      HENRY'S DREAM 
      
      1993
      LIVE SEEDS 
      
      1994
      LET LOVE RULE 
      
      1996
      MURDER BALLADS 
      
      1997
      BOATMAN'S CALL 
      
      1998
      THE BEST OF NICK CAVE & THE BAD SEEDS 
      
      2000
      THE SECRET LIFE OF THE LOVE SONG 
      
      2001
      NO MORE SHALL WE PART 
      
      BIBLIOGRAFIA 
      
      Nick
      Cave, King Ink, Black Spring Press Ltd, Maggio 1988. Raccolta di
      testi, commedie e altri scritti 
      
      Nick
      Cave, And the Ass Saw the Angel. Romanzo, Agosto 1988. 
      
      FILMOGRAFIA 
      
      1987
      IL CIELO SOPRA BERLINO DI WIM WENDERS 
      
      1988
      DANDY DI PETER SEMPLE 
      
      1988
      GHOSTS...OF CIVIL DEAD DI JOHN HILLCOAT 
      
      1991
      JOHNNY SUEDE DI TOM DiCILLO. NICK AFFIANCA BRAND PITT 
      
       
       LE
      COVER INTERPRETATE DA NICK CAVE: 
      
      These
      Boots Are Made For Walking di Nancy Sinatra interpretata in compagnia dei
      Boys Next Door 
      
      Catman
      di Gene Vincent inclusa nell'Ep omonimo dei Birthday Party 
      
      Avalanche
      di Leonard Cohen e In the Ghetto di Elvis Presley da From Her To Eternity 
      
      Wanted
      Man di Bob Dylan da The Firstborn is dead 
      
      Jesus
      Met The Woman At The Well di Mahalia Jackson, Weeping Annalleah di Mickey
      Newbury, Something's Gotten Hold Of My Heart di Gene Pitney, Long Black
      Veil di Johnny Cash, Running Scared di Roy Orbison, Black Betty di
      Leadbelly, Muddy Water di Johnny Cash, All Tomorrow's Parties dei Velvet
      Underground, I'm Gonna Kill That Woman di John Lee Hooker, The Folksinger
      di Johnny Cash, The Carnival Is Over dei Seekers, By The Time I Get To
      Phoenix di Johnny Rivers, Hey Joe di Billy Roberts (resa celebre da Jimi
      Hendrix), The Hammer Song di Alex Harvey Band) incluse nell'album di sole
      cover Kicking Agaist The Pricks. 
      
      Long
      Time Man di Tim Rose da Your Funeral My Trial 
      
      Plain
      Gold Ring di Nina Simone inclusa in Live Seeds. 
      
      Mack
      the Knife di Kurt Weill inclusa in Semptember Song. 
      
      COVER
      PUBBLICATE COME B-SIDES DEI SINGOLI: 
      
      Fever
      di Little Willy John, I Put A Spell On Your di Screaming J.Hawkins, 500
      Miles The Seekers, Rye Whiskey di Tex Ritter, Helpless di Neil Young,
      Cindy, Cindy di Elvis Presley, Tower Of Song di Leonard Cohen, Rainy Night
      In Soho dei The Pogues e What A Wonderful World di Louis Armstrong. 
        
        
      
      
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