Alas De Esperanza: "Viaje al Sur"

Autoproduzione - 2010

recensione di di Emilio Di Donato (30 Gennaio 2010)


30 Gennaio 2010.

Viaje al Sur è il bel disco del gruppo “Alas De Esperanza”, il terzo della loro ormai quindicennale carriera. Già la trama multicolore in copertina indica la ricchezza dei colori e tessiture musicali presenti nel CD: dodici brani di musica tradizionale andina o ad essa ispirata, un tuffo nel cuore dell’Amazzonia. Il gruppo “Alas” è l’espressione musicale di un movimento di solidarietà nato a Bellona (CE) nel 1996 a sostegno della attività missionaria in Perù dei fratelli Iadicicco (padre Carlo e sua sorella Geremia). Ma attenzione, le professionalità messe in campo sono tutt’altro che amatoriali: il gruppo ha una dignità artistica di prim’ordine, e conta musicisti di elevato spessore tra cui Marino Sorrentino (fiati), Francesco Iadicicco (charango e Mandolina cuzquena), e tutti gli altri membri. Nei brani i suoni cristallini di chitarre, charango e Mandolina interagiscono con la dolcezza degli strumenti a fiato come la Quena e il Flauto di Pan, con intrecci di voci semplici ed efficaci supportate da una ritmica basata su percussioni autoctone come il Bombo (il nome dice tutto sulla sua funzione di suono percussivo grave) e del Cajon. 

La parte più interessante del disco sono le composizioni originali, come le deliziose “Viaje al sur” e “Sensaciòn” di Marino Sorrentino, e le contaminazioni tra strumenti andini e strumenti del Sud Italia , come la zampogna e la ciaramella utilizzate in “Carnaval et Galopa”, e le botti delle pattuglie di Vitulazio in  “Fiesta de San Benito”. A brani allegri si accompagnano testi spesso impegnati ed importanti, come quello della bimba Paulina allontanata dal paese perché ritenuta posseduta da spiriti maligni. La registrazione è molto ben curata, il progetto  intrigante per la sua unicità (il gruppo ha un ponte reale e continuo con la cultura musicale peruviana e boliviana, grazie agli stimoli di padre Carlo) e non ultimo per le sue finalità sia umanitarie che di integrazione culturale. Una visita al loro sito www.alasdeesperanza.it è illuminante sulla ricchezza spirituale e culturale su cui poggia il loro progetto di musica e di vita.

 

 

La copertina del CD

 

 

 

 

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