Archivio dei musicisti e gruppi casertani
Cantica Popularia
gruppo di musica popolare

Cantica Popularia: canti di Terra di Lavoro
a cura di emilio di donato - Dicembre 2000

Il gruppo di musica popolare dei Cantica Popularia si è formato nel 1997 da musicisti provenienti da esperienze artistiche diverse. Il gruppo è attualmente formato da Antonella Izzo e Pasquale Carusone (Voci), Marco Mercola (Plettri), M. Cocchinone e N. Fiorillo (Flauto), A. Treglia (Organetto), N. Russano (Violino), F. Carusone (Perc.). Accanto a strumenti di origine popolare (flauto, zampogna, chitarra battente e tammorra)  il gruppo usa quelli di altre culture (percussioni come djembè, darabukka e quena), sposando stilisticamente la World Music. Con la collaborazione di studiosi e di ricercatori, hanno percorso paesi e città di tutta la Campania, allargando la conoscenza degli  strumenti e del repertorio alle forme musicali  di tutto il Sud (tammurriata, pizzica, canti di lavoro, di protesta, "a dispietto", ninna nanna, preghiera). Ho potuto personalmente apprezzare la grande duttilità di Antonella Izzo e Pasquale Carusone, che in più occasioni hanno sostituito con grinta e disinvoltura i cantanti del gruppo di musica popolare in cui ho suonato. In poco più di una prova hanno brillantemente affrontato un repertorio completamente nuovo, e l'impresa non è da poco!

I Cantica Popularia hanno effettuato delle ricerche sul campo, a Pietramelara, con l'aiuto di Gerardo Masciandaro, di Domenico Caiazza e della Pro Loco, che ha fruttato una più organica sistemazione dei testi e delle musiche della tradizione contadina di quel luogo,  nonché una serie di concerti e collaborazioni con  associazioni ed enti  della zona del Matese e del Sannio (Associazione "Cluvia",  "Sannio Mondial Folk"). Ricordo che Pasquale Carusone, con Gerardo Masciandaro e Andrea Russo (quest'ultimo è stato uno dei fondatori del gruppo dei Cantica Popularia), hanno dato vita al bel sito 'Musiqua' ( indirizzo digilander.iol.it/musiqua) dedicato alle tradizioni popolari del Sud.

Molto suggestivo è risultato lo spettacolo natalizio (con zampogna e ciaramella), di canti siciliani, pugliesi e campani, nelle chiese e nelle piazze da Venafro e Presenzano, fino a Marcianise e a Teverola. 

I lavori teatrali "Seta setaccio" ed  "E' scappato Carnevaliello" testimoniano la predilezione per i temi dell'impegno e della solidarietà.

INCANTANDO: il disco
Il Museo della Civiltà Contadina e Artigiana di Pignataro Maggiore, nella persona dei proff. Bartolomeo Fiorillo e Antonio Martone, ha prodotto il cd "Incantando - Canti di Terra di Lavoro", interpretato dai Cantica Popularia. Questo contiene dodici brani tradizionali e originali, tratti dalle loro ricerche. Ben suonato e registrato, il lavoro è pregevole sia per l'interpretazione del gruppo, che per l'accuratezza delle ricerche e del libretto associato, che rende il disco un punto di riferimento per coloro che vogliono conoscere le tradizioni musicali in Terra di Lavoro. Accanto ai classici del nostro repertorio, come Nenna Nè qui proposto sia in versione filologica che rielaborata , si trovano canti dolcissimi e ipnotici come "'A Nuvenia", canti di lavoro come i "Canti a Cannavo" (eseguiti durante la lavorozione della canapa) e "'O sole è arrivato 'o russo", a originali rielaborazioni e felici intermezzi strumentali. Mi è piaciuta molto la toccante interpretazione recitata di Antonella Izzo nel brano "Ninna Nanna", che diventa una occasione per riflettere sul male che bisogna combattere.

Invito all'ascolto del disco
Sulla stazione mp3.com/stations/casertafolk potete ascoltare i seguenti brani dei Cantica popularia, tratti dal CD "INCANTANDO - Canti di Terra di Lavoro":

CANTICA POPULARIA: 'A Nuvenia

Brano tradizionale casertano. La grandezza del canto sta soprattutto nel testo razionale e poetico che in certi passaggi (“Otto li manelle de li quattro creature, tutte ‘nzieme vulevano sta”) realizza un fascino artistico-concettuale sublime. “Uno è la nuvenia che ti voglio cuntà / damme audienza stamme a sentì / quanno è doppo te la puoi scordare…” 

CANTICA POPULARIA: 'O Sole e' arrivato 'o russo

Prima del tramonto del sole (“russo”) il padrone terriero, egoista e sfruttatore del povero bracciante agricolo, è ritratto con la borsa ed il cappello, felice di ricchezza e potenza: a fine giornata appare triste, davanti al sole giusto. “O sole è arrivato ‘o russo / e ‘o patrone ha calato ‘o musso / ha calato ‘o musso, Nicò / calato ‘o musso a a te / e trionfe e ‘ntricate ‘e te / na funa ‘ncanne pozz’avè!”.

CANTICA POPULARIA: Oje la pizza

Brano tradizionale casertano. Trova spazio qui l’amore naturale libero di una giovinetta compresa tra quattro località del Basso Volturno, nell’agro caleno, che rifiuta con ironico sdegno le offerte matrimoniali di quattro ricchi “vecchi” in favare di un compagno giovane, anche se povero. “E nu vecchio e Sparanise / m’ha prummiso nu porco acciso / vattènne vecchio nun voglio a tte / voglio nu giovane comm’a mme …” 

CANTICA POPULARIA: Cala lu sole

Cala Lu sole. La prima parte del brano è tradizionale, mentre la seconda parte è composta dal gruppo. “Cala e Cala Lu sole, oje ninna bella / oje Ninetta, cala lu sole, si vuò calà …” 

CANTICA POPULARIA: Nenna ne'

E’ il più diffuso e conosciuto tra i canti di protesta in Terra di Lavoro. “S’è fatta notte e nuje nun ce ne jammo nenna né / e ‘ncuoglie c’è caduta la serena nenna nenna …” 

 

La musica tradizionale di Caserta
si ascolta sulla "Folk  Station"
di Caserta Musica & Arte.
Indir
izzo:  mp3.com/stations/casertafolk

 

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