Caserta, 20 Maggio 2001. E' stata davvero una bella sorpresa il musical presentato dalla corale "Agape" al Teatro Izzo Sabato 19 e Domenica 20 Maggio al teatro Izzo: splendide coreografie, ottimo affiatamento, belle voci, ed un copione consolidato che ha offerto intensi momenti di riflessione alla sala gremita del teatro che ha più volte applaudito a scena aperta. I numeri per essere una delle più importanti presenze di animazione teatrale la corale ce li ha tutti. E "Sognando Sogni Grandi" è uno spettacolo che merita di essere supportato dalle amministrazioni, e di essere inserito nei principali cartelloni estivi, perchè offre contemporaneamente sano svago, ottima musica, ed uno spettacolo in cui i numerosi momenti corali sono di forte coinvolgimento. La corale "Agape" della Parrocchia ”S. Bartolomeo Apostolo” Centurano di Caserta, ha dimostrato che con l'ausilio di perseveranza e talento anche un "gruppo parrocchiale" è in grado di trasformarsi in una "macchina da spettacolo" efficace e professionale. Grossa personalità ha espresso il cantante Lorenzo Casella, ma soprattutto quello che ha affascinato è stato il perfetto sincronismo dei movimenti coreografici di circa trenta ragazzi che hanno perfettamente cantato e ballato con notevole professionalità e coesione. Spero che il tutto non rimanga uno splendido esempio isolato.

La seguente è la descrizione dello spettacolo fatta dallo stesso gruppo:

Un uomo, alla fine di una giornata come tante, è solo nella sua stanza. Nel buio e nella solitudine rivive, attraverso il ricordo, momenti della quotidianità appena trascorsa, momenti uguali a quelli che, del resto, nel recente passato, si trova a vivere ogni giorno. Tre scene s’imprimono nella sua mente: ricorda la moglie amareggiata e scoraggiata per la sua assenza dagli affetti familiari, una lontananza che pare quasi indifferenza; l'incontro con una mendicante e la paura di guardare, toccare e pensare la miseria di tante persone; il dialogo con un collega che risuona di menefreghismo e insensibilità verso l'ambiente circostante mentre tanto valore è dato al danaro. Avvolto da questi ricordi che gli danno uno strano senso d’angoscia, si addormenta, e proprio nel sonno si realizza la sua straordinaria rinascita. Fa sogni mai sognati che gli suscitano, dapprima, paura e rabbia: assurdi sentimenti affiorano nel suo animo, dai quali vorrebbe scappar via ma non riesce a farlo perché preso da una misteriosa forza interiore. In lui Bene e Male si scontrano, lottano, gareggiano fino a quando è lui stesso a lasciar spazio, a poco a poco, alla parte positiva di se. In una luminosa seppur tormentata parabola, la sua storia interiore trova il miglior compimento: non soffrire più significa cambiar vita e atteggiamento verso tutto e tutti. E’ questa la rinascita che compie il nostro protagonista, e in ciò che consiste il suo messaggio rivolto a ciascuno di noi che, come lui, ha spesso vissuto simili situazioni. L’Amore, se lo si lascia ”dominare” nella nostra vita, ci prende per mano e non ci lascia più, ci fa vivere di quella felicità interiore che non trova pari in nessun’altra realta.

Chitarra classica ed elettrica: Tommaso Izzo.

Arcangelo Migliore, Gabriele Manzo.

Pasquale e Federica

La coreografia di "Sognando sogni grandi"

"Laudato sii"

"Scende la sera"

"Urlo senza voce"

Le due coscienze

La corale "Agape"

I due principali protagonisti: il cantante Lorenzo Casella (direzione artistica) e Pasquale Izzo (protagonista)