Il Teatro Comunale e la Città di
Caserta sono i promotori del Premio Franco Carmelo Greco, che sarà
assegnato all’attore e drammaturgo Enzo Moscato, Giovedì 26
febbraio in occasione della replica di ‘Cantà’ recital
tra canzoni e meta-canzoniere’ programmato nella rassegna Nuovi
Percorsi
Il Teatro Comunale e la Città di Caserta istituiscono il Premio
Franco Carmelo Greco, studioso e ricercatore del teatro italiano,
professore di ruolo di Storia del teatro moderno e contemporaneo
presso l’Università di Napoli ‘Federico II’ nonché
appassionato organizzatore di eventi culturali, scomparso
improvvisamente a Napoli il 19 agosto 1998 a soli cinquantasei anni.
Il Premio, consistente in una scultura originale dell’artista
Mimmo Paladino e destinato a quanti, tra registi, attori,
drammaturghi e studiosi, dedicano, instancabili, la loro vita e la
loro attività al mondo del teatro, è assegnato nella sua prima
edizione all’attore e drammaturgo Enzo Moscato.
Il riconoscimento sarà conferito all’artista napoletano
giovedì 26 febbraio in occasione della replica di ‘Cantà’
recital tra canzoni e meta-canzoniere’ programmato nella rassegna
Nuovi Percorsi, ideata dal direttore artistico Nunzio Areni e
dedicata al teatro contemporaneo.
“Cantà” riprende “un’ispirazione canor-recitativa”
iniziata con il “Embargos”, altalena incessante di brani, di
scrittura e di canzoni, spettacolo fortunato, apprezzato dal
pubblico e dalla critica e insignito nel 1994, e con esso anche l’omonimo
disco che ne raccoglieva i brani musicali, con il Premio UBU.
Proseguendo in questa direzione Enzo Moscato scrive e interpreta “Cantà”,
un recital tra canzoni e meta-canzoniere, “una ulteriore
passeggiata - come suggerisce l’autore - sconfinante tra parola e
ritmo, riflessione ironicamente metafisica sul canto e corpo, o
estensione fisica, del canto medesimo”. In scena Moscato cita
Brecht, Apollinare, Ortese, oppure propone ritmi presi a prestito da
certa musica pop, offrendoli al pubblico “senza fasulle soluzioni
di continuità, senza artificiose fratture, senza schizzinose
chiusure di gusto musicale”, spaziando da Paul Anka a Becaud, a De
Andrè e ancora Modugno, Tenco, Bindi. Nel 2001, Cantà diventa un
disco, distribuito da ed. Il Manifesto. Il “cantà” di Moscato
si muove tra frammenti di ricordi e lievi archeologie che si sposano
con le provocazioni della sintassi a cui l’artista ci ha abituato
nel lungo tempo del suo percorso di teatro. Allo spettacolo prende
parte Giuseppe Affinito junior. Il testo, ideazione scenica e regia
sono di stesso Enzo Moscato. Progetto e rielaborazioni musicali di
Pasquale Scialò, scena e costumi di Tata Barbalato.
La rassegna ospiterà, ancora fino al 31 marzo 2004, gli
spettacoli di Massimo De Matteo, Mauro Gioia, Lella Costa, Marco
Baliani |
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