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            Caserta, 23 Aprile 2004. Spettacolo conclusivo del ciclo
            "Tradizione e comicità" affidato ad uno dei maggiori
            interpreti di entrambe. Le due ore di spettacolo regalano risate e
            riflessioni nello stile proprio della vera comicità
            napoletana. 
             Meneca (Peppe Barra) e il monsignore (Patrizio Trampetti) formano
            un microcosmo, un ecosistema: lui ormai avanti negli anni, svampito,
            con la poco simpatica fissa che "mangiare fa male" (agli
            altri) e la perpetua, oramai zitella "extravergine", che a
            volte lo asseconda mentre altre, con la tipica saggezza popolare e
            sciorinando esilaranti preparazioni di pietanze, lo porta alla
            completa abdicazione dei pericolosi propositi. 
            Questo microcosmo ci è familiare: quanti di noi hanno (o hanno
            avuto) la nonna un po' svampita o lo zio arteriosclerotico con il
            quale ogni tanto ci si trova a fare discorsi surreali che al momento
            ci lasciano spazientiti ma che, nel tempo, sono la cosa più
            piacevole che si riesce a ricordare. 
            Barra, da perfetto animale da palcoscenico, gioca con il
            pubblico, si diverte, sa benissimo che li ha tutti in pugno con la
            mimica, il canto, la voce ora in falsetto ora grave, addirittura con
            i silenzi ...e poi li lascia andare a fine spettacolo.  
            Assolutamente imperdibili infine due "assoli": la
            descrizione di un pranzo domenicale tipicamente napoletani e la
            "ricetta" per la preparazione dei "bocconotti"
            il cui nome in vernacolo napoletano non cito per decenza e lascio
            alla fantasia dei nostri lettori 
            Lo spettacolo è in replica sabato e domenica e ... vi invito
            caldamente a non perderlo
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