Leuciana Decentramento: Non tutti i ladri vengono per nuocere

Caiazzo (CE) - 16 Luglio 2004

Articolo di Arianna Quarantotto 


Caiazzo (CE), 16 Luglio. Va di scena l’equivoco a Caiazzo: divertente la commedia di Dario Fo “Non tutti i ladri vengono per nuocere” recitata ieri sera (16 Luglio, ndr) in Piazza Verdi, gremita di gente e con un staff d’eccezione costituito…bhè, lasciatemelo dire, dalle mie alunne neo diplomate e pure a pieni voti!

Caiazzo ha un fascino tutto particolare con i suoi vicoletti stretti stretti, un po’ bui, i suoi palazzi aristocratici che ricordano il tempo che fu.. e lo scenario di piazza Verdi ben si è prestato e fare da sfondo al Festival Iovinelli, inaugurato quest’anno, e che ha riscosso un buon successo tra il pubblico.

Dicevo: l’equivoco, quello che poi regge le fila, da sempre, della Commedia, da quella plautina alla commedia dell’arte. I personaggi che ieri hanno preso vita sul palco sono un ladro e la moglie gelosa, una coppia di borghesi arricchiti e i rispettivi amanti, il tutto arricchito da intermezzi musicali e cantati (buona la voce del soprano!) che ne hanno fatto quasi un musical.

La scena si apre con un ladruncolo da strapazzo, un povero disgraziato al “lavoro” in un lussuoso appartamento di città, impegnato più che a racimolare refurtiva, a rassicurare la moglie che in continuazione telefona nell’appartamento: “Mi ami? Quanto mi ami? Ma perché non mi porti mai a lavorare con te…neanche rapinassi a mano armata!”. Distratto dalle continue telefonate, perde tempo prezioso: entrano così nell’appartamento il proprietario, un assessore comunale, e una giovane donna che si scoprirà ben presto essere la sua amante.

I tre intrecciano un divertente dialogo, reso ancora più esilarante dalla telefonata della moglie del ladro che viene scambiata per la legittima moglie del proprietario: da qui un continuo alternarsi di colpi di scena che porteranno ad un intreccio sempre più fitto, fin quando nell’appartamento si incontreranno la moglie del ladro, la moglie del proprietario e i rispettivi amanti.

Eppure, al momento dell’agnizione tutti tacciono: gli equilibri coniugali magicamente si ricompongono, tutti fanno finta di niente e il ladro e la moglie, che tanto sembravano invidiare la cosiddetta società per bene, risultano in definitiva i più onesti: il furto è infatti dettato solo dalla povertà.

Si chiude così la commedia, con uno sguardo sulla nostra società, con i suoi vizi, le sue falsità, le sue ipocrisie, che l’autore, con spirito sagace, ha saputo cogliere e rappresentare strappandoci un ultimo e ironico sorriso.

(Cartellone completo del Leuciana Festival)

 

 

 

 

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