Sono proprio bravi “Li nepute de lu sinneco!”

Sala di Caserta – 23 e 24 Giugno 2006

Articolo di Lorenzo Di Donato


Mercoledì sera sono andato a respirare aria di teatro, qui a Sala, nella struttura dell’Oratorio, in quello spazio teatrale sapientemente pensato dall’arch. Antonio Galleri perché i giovani salesi possano divertire divertendosi.
Così è stato per il passato non molto lontano, così è oggi che una nuova generazione di giovani attori si è integrata con quanti hanno resistito all’usura del tempo o hanno saputo o voluto superare le delusioni che alcuni malintesi sono stati capaci di generare perché non tempestivamente chiariti. E’ segno tangibile che nel loro DNA ci sono i geni del teatro, che il Gruppo Teatrale “I Serici” ha loro trasmesso con le numerose commedie -“Non ti pago”, “La fortuna con la effe maiuscola”, “Tre pecore viziose” , “Il morto sta bene in salute”, “E’ asciuto pazzo ‘o parrucchiano!” ed altre, sempre applaudite- che hanno scandito gli anni dal 1997, tutte con la “prima” nei primi giorni di luglio. Oggi i giovani de “Il Gruppo Teatrale La Fenice” con lo stesso animo, con gli stessi sacrifici, con la stessa voglia di fare si presentano a Sala, nei giorni 23 e 24 giugno alle ore 20.30, nella commedia “Li nepute de lu sinneco!”, di E. Scarpetta, desiderosi di mostrare la loro bravura. E sono davvero bravi!
Con i “vecchi” Renato Zinzaro, Vincenzo Carola, Mario Carola, Antonio Esposito, Donato Rossetti, Stefania Prisco hanno preso sostanza ed ardire i giovani Emmanuela Zinzaro, Davide dell’Erba, Marco Catapane, Assunta Aulicino, Paola Petronzo ed altri, a formare un cast affiatato e sicuro delle proprie capacità interpretative.
La regista Flavia Capodanno, mentre assistevo con lei alle prove, mi ha raccontato la trama. E io la racconto a voi. Dunque, in un piccolo paese c’è il sindaco, i suoi due nipoti Silvia e Felice figli del fratello del sindaco, morto…No, no, è il fratello che è morto, non il sindaco. Il sindaco, che dunque è vivo, vuole più bene a Felice che non a Silvia perché è maschio. No, no! Felice è il maschio e Silvia è la femmina. E’ chiaro? Chiaro! Allora Silvia si traveste da maschio per farsi volere più bene da quel capoccione del sindaco suo zio. Ma allora Achille, innamorato di Silvia, si traveste da femmina per stare accanto a Silvia travestita da maschio…..Per favore, Flavia, è così o mi hai confuso le idee? O me le sono confuse da solo perché distratto da quanto avveniva in scena? Forse è meglio, molto meglio che veniate a teatro: vi divertirete tanto e capirete, finalmente!, la trama.
Arrivederci a venerdì 23 e sabato 24 giugno, al teatro negli spazi dell’Oratorio di Sala.
 

 

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