Teatro Comunale: Le voci di dentro

Caserta – 20 Dicembre 2006

Articolo di Giorgio Ruberti


Caserta, mercoledì 20 dicembre. Prima rappresentazione delle quattro che fino a sabato 23 si terranno al Teatro Comunale della “tarantella” in tre atti di Eduardo De Filippo "Le voci di dentro", che vede come protagonisti gli attori della compagnia teatrale del figlio Luca.

La famiglia, luogo di gelosie, rancori e odi nascosti, è l’argomento principale di questa commedia: Alberto Saporito denuncia i Cimmaruta, suoi vicini, per l’assassinio dell’amico Aniello Amitrano, scomparso da qualche giorno. Quando però la polizia irrompe in casa Cimmaruta, senza trovare alcuna prova, Alberto lentamente si rende conto di aver sognato tutto. Nonostante egli ritiri la denuncia, i componenti della famiglia Cimmaruta cominciano ad accusarsi gli uni con gli altri, facendo affiorare quelle rivalità che raffigurano il nucleo famigliare come un luogo segnato da ipocrisia e cinismo piuttosto che da fraternità e solidarietà. Commedia difficile, pessimistica, scritta in un periodo (siamo nel 1948) durante il quale Eduardo rifletteva sul degrado sociale e morale della società italiana del dopoguerra. Commedia che nelle intenzioni del grande drammaturgo doveva collegarsi idealmente a Napoli milionaria! (del 1945, e non a caso portata in scena da Luca De Filippo prima de Le voci di dentro), << dove tuttavia appare ancora viva la speranza di Eduardo nei grandi cambiamenti e nel recupero dei valori fondamentali >>, come dichiarato dallo stesso Luca.
Particolarmente apprezzabile della rappresentazione, al di là della marcata e naturale somiglianza che accomuna Luca al padre, è apparso il rigore con cui è stato riprodotto il copione eduardiano, segno del doveroso rispetto nei confronti di Eduardo ma anche della volontà, giustissima, di comunicare e far rivivere fedelmente la sua opera. Impressionante la prova di Luca (nei panni del protagonista Alberto Saporito), sia per la presenza scenica sia per le capacità più strettamente collegate all’atto della recitazione, in grado di far letteralmente rivivere nella mimica facciale l’immagine del grande Eduardo-attore. Ma tutto il cast è stato all’altezza di quella che è una produzione di ottimo livello, da Gigi Saviola (Pasquale Cimmaruta) ad Antonella Morea (Rosa Cimmaruta), da Marco Manchisi (Carlo Saporito) a Carolina Rosi (Matilde Cimmaruta). Molto belli i costumi e le scene di Enrico Job, anch’essi rispettosi della tradizione nonostante qualche accattivante effetto speciale, il tutto supportato dalla regia di Francesco Rosi, dopo "Napoli milionaria" alla sua seconda esperienza consecutiva col repertorio di Eduardo: prova brillantemente superata, come testimoniato dal caloroso saluto finale del pubblico casertano.

 

consulta: Teatro Comunale di Caserta

 

 

 
 

 

www.casertamusica.com e www.locali.caserta.it. Portali di musica, arte e cultura casertana  
Mail: redazione@casertamusica.com; Articoli e foto ©  Casertamusica.com  1999 / 2006
In assenza di espressa autorizzazione è vietata la riproduzione o pubblicazione, totale o parziale, degli articoli.