Teatro Garibaldi: Concerto "Giovani interpreti"

S. Maria C. V. (CE) – 22 Aprile 2007

Articolo e foto di Giorgio Ruberti


Santa Maria Capua Vetere, domenica 22 aprile. Ottavo ed ultimo appuntamento della terza stagione concertistica della Nuova Orchestra Scarlatti presso il Teatro Garibaldi con un concerto intitolato Giovani interpreti. Insieme all’orchestra napoletana, diretta per l’occasione dalla direttrice pugliese Gianna Fratta, protagonisti sul palcoscenico sono risultati i clarinettisti del quartetto Cluster Four (Luca Cipriano, Perla Cormani, Stefano Anania e Rina Mastrototaro), una formazione di giovani musicisti diplomatisi presso il Conservatorio romano di Santa Cecilia che già vanta al proprio attivo un’intensa attività concertistica e numerosi premi in campo nazionale ed internazionale. E, in effetti, il loro valore è emerso completamente, tanto come esecutori quanto come autori: uno di essi, Luca Cipriano (nato a Pompei nel 1982), è infatti il compositore di un’inedita Concert suite, eseguita in prima assoluta proprio al Garibaldi in versione per quattro clarinetti e orchestra d’archi. Si è trattato di un pezzo in quattro movimenti che è apparso molto accattivante, di gran presa per la facilità della vena melodica e per l’incisività del ritmo. Pezzo che a tratti ha ricordato, proprio per il taglio ritmico e l’arrangiamento di alcuni passaggi, il tanghi di Astor Piazzola. Del resto, il compositore argentino era in programma con l’Histoire du tango, affascinante romanzo sonoro del tango del XX secolo costruito in quattro capitoli raffiguranti diversi momenti dell’evoluzione storico-artistica del genere (Bordel 1900, Cafè 1930, Nigth club 1960, Concert d’aujourd’hui); e il tango è anche parte integrante del repertorio del Cluster Four, che tuttavia spazia da Bach al jazz.
Oltre al tango argentino e all’opera di Cipriano il tabellone presentava in programma musiche per l’appunto di Back (Ricercare per sei archi) e di Edward Elgar (Serenade per archi op. 20), compositore inglese, quest’ultimo, che meriterebbe d’essere eseguito più spesso per il fascino delle sue melodie. Ottima come sempre la prova della Nuova Scarlatti, diretta senza sbavature dall’ampio e quasi scenografico gesticolare della giovane direttrice Gianna Fratta.
Un’ultima considerazione prima di salutare la Nuova Orchestra Scarlatti (almeno per quest’anno, con la speranza e l’augurio di una nuova stagione di musica ed emozioni per il prossimo anno): se l’esigenza più impellente della musica classica (o “colta” o “d’arte”), cui è legata la sua sopravvivenza nell’immediato futuro, risiede nel necessario tentativo di conquistare e avvicinare a sé le giovani generazioni (come denunciato di recente da più d’un grido d’allarme, non ultimo quello della prestigiosa e autorevole voce di Roberto De Simone), l’esperimento di questo concerto consistente nel presentare un repertorio decisamente attraente per un pubblico di giovani (ipotetico, dal momento che la platea del Garibaldi era occupata come al solito da persone di età “avanzata”) è apparso completamente riuscito. E ciò anche per la presenza di una composizione creata da un giovane, per modo di sentire e interpretare la musica necessariamente vicino a quei giovani che la musica classica si propone di conquistare. Iniziativa decisamente da riproporre in futuro.

 

Consulta: Teatro Comunale Garibaldi: stagione 2006/07, S. Maria C. V.

 

 

 

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