Stagione concertistica 2018 degli “Amici della Musica di Terra di Lavoro”
Caserta – dal 10 Febbraio 2018
Comunicato stampa
Sarà un’opera lirica moderna ad inaugurare Sabato 10 Febbraio 2018
alle ore 19.30 al Teatro Don Bosco di Caserta la Stagione concertistica 2018
dell’Associazione “Amici della Musica di Terra di Lavoro”, affidata alla
direzione artistica del M° Rosalba Vestini
“Il Segreto di Susanna”
intermezzo in un solo atto di Ermanno Wolf-Ferrari, sarà interpretato da due
giovani ventenni: il Basso Nicola Ciancio nel ruolo del Conte Gill ed il soprano
Maria Cenname nel ruolo della Contessa Susanna
Note di sala a cura di Enrico Giani.
Ermanno Wolf Ferrari (1876 - 1948) – IL segreto di Susanna – Intermezzo in un
atto
Ermanno Wolf – Ferrari, di padre tedesco e madre veneziana - muto,
musicalmente parlando, per circa un decennio durante e dopo la prima guerra
mondiale che l’aveva straziato siccome s’era sentito, per ovvi motivi,
emotivamente coinvolto in ambedue i fronti belligeranti – rimase sempre fedele
ai due numi tutelari della sua arte. Mentre i musicisti suoi contemporanei si
dividevano fra il teatro lirico verista, Puccini per esempio, o lo
sperimentalismo dodecafonico, Berg per esempio, lui continuò a ispirarsi alla
grazia e al nitore della musica di Mozart e agli altrettanto eleganti meccanismi
teatrali di Goldoni. Si può dire che fu fedele a un secolo, il settecento.
“Il segreto di Susanna”, senz’altro la più conosciuta oggi fra le sue opere,
composta nel 1909 su testo del librettista napoletano Enrico Golisciani, è un
serrato e brillante confronto canoro, un insieme di arie brevi ma tecnicamente
non semplicissime, fra due giovani sposi conseguentemente a un segreto e un
sospetto che per un po’ li dividono. Ecco l’esile trama:
Il conte Gil,
sposato da un mese, credendo d’aver intravisto la moglie mentre si trovava in
strada senza il suo permesso, torna a casa per accertarsene. La contessa
Susanna, avendolo lestamente preceduto, si fa tranquillamente trovare a suonare
il piano. Tutto a posto dunque? No, qualcosa non va. Da dove viene quell’odore
di tabacco in una casa dove nessuno fuma? Siccome il conte l’avverte persino
sugli abiti della contessa, si dà una risposta che non è di quelle più adatte a
tranquillizzare un marito: mia moglie ha un amante fumatore! Susanna intuisce i
sospetti del marito e, dispiaciuta, ammette sì d’avere un segreto, ma si rifiuta
di confessare quale sia. Dopo una scenata e la minaccia del conte di rivolgersi
alla severa madre della contessa i due, da giovani sposi, fanno pace e il conte
riesce per raggiungere al circolo gli amici. Una volta rientrato però avverte di
nuovo odore di tabacco e il rovello che l’aveva momentaneamente abbandonato gli
rientra nella testa rinforzato. Ha perciò bisogno di una prova che risolva la
faccenda. Deve assolutamente scoprire l’amante della moglie! Decide pertanto di
tenderle un tranello: finge d’uscire di nuovo di casa per riprendere l’ombrello
dimenticato con l’intenzione di rientrare improvvisamente e coglierla sul fatto.
Così fa, e cosa scopre finalmente? Semplicemente che Susanna, complice il fedele
domestico Sante, coltiva di nascosto il vizio del fumo. Ora la situazione da un
punto di vista psicologico è la seguente: la contessa ha vergogna per aver
taciuto, il conte per aver sospettato. Come uscirne fuori? Decidendo di
condividere, da quel momento in poi, l’innocente e appagante vizio del fumo.
Wolf-Ferrari asseconda perfettamente con la levità e il garbo della sua musica
lo spiritoso apologo di Golisciani e l’aria finale “è tutto fumo a questo mondo”
ne riassume degnamente la morale.
Agli inizi del novecento il movimento di
liberazione femminile era ai suoi inizi e la sigaretta ben si prestava a essere
simbolo sia della subordinazione femminile che della dominazione maschile.
Susanna - che deve stare a casa mentre il marito è al circolo; che non può
uscire senza il suo permesso; che non può fumare; eccetera- osa sfidare le
convenzioni del suo tempo ma poi trova, unitamente al marito, una via d’uscita
civile (ma non salutare!) alla tensione che ne è seguita. Ben prima di lei,
nell’antica Roma, stando a Plinio il vecchio, un certo Egnazio Metenno uccise la
moglie a bastonate perché aveva osato bere vino di nascosto (questo era
considerato segno di una predisposizione all’adulterio!) e purtroppo anche oggi,
a tanti anni dall’esempio di Susanna, sono ancora troppo numerose le prepotenze
e le violenze, femminicidi compresi, di cui le donne sono vittime per un
nonnulla.
26 Marzo, ore 18:30, People Meet Center, Via G.M. Bosco 11,
Caserta, Trio Luca
Signorini, violoncello, Luigi Pettrone, clarinetto, Rosalba Vestini, Pianoforte
Si esibiranno in un programma tradizionale con il trio op.11 di Beethoven , M.
Bruch - 8 PIECE OP.83 e di F. Mendelssohn - Konzertstucke op.114 n.2
Luigi Pettrone, giovane clarinettista, ha
collaborato con direttori di fama internazionale. Partecipa con successo a
numerosi concorsi nazionali ed internazionali e si diploma con il massimo dei
voti, lode e menzione. Vincitore di molte audizioni, tra cui nel 2012 presso
l’Orchestra del Teatro di “San Carlo” di Napoli, risultando tra i primi tre
idonei, diventa membro aggiunto dell’Orchestra Ha al suo attivo concerti in
Italia e all’estero.
Luca Signorini Ha
studiato violoncello e composizione presso il Conservatorio di Roma, Vienna e
Maastricht. Premiato nei più prestigiosi concorsi internazionali di violoncello,
ha collaborato con importanti orchestre, in formazioni cameristiche e ha inciso
brani del repertorio violoncellistico. Il Teatro di San Carlo di Napoli gli ha
offerto, per “chiara fama”, il posto di Primo Violoncello. Dall’aprile scorso
collabora con il Corriere del Mezzogiorno con articoli d’opinione. Suona un
prezioso violoncello Carlo Tononi del 1740.
Rosalba
Vestini diplomata in pianoforte con il massimo dei voti e la lode, ha
proseguito gli studi per il diploma di musica corale e direzione di coro. Si è
dedicata all’attività solistica e in formazioni di musica da camera, duo trio e
pianoforte a quattro mani.. Vincitrice di Concorso a Cattedra per i Conservatori
Statali di Musica, è docente presso il Conservatorio Statale di Musica “G.
Martucci” di Salerno e Direttore Artistico del Concorso Internazionale di Musica
Leopoldo Mugnone di Caserta
26 Aprile, ore 19, Bibioteca Diocesana di Caserta, Marco
Mancini, sax
17 maggio, ore 19, Bibioteca Diocesana di
Caserta, Duo Canto/ Chitarra
con Maria Teresa Federico e Vincenzo Baratta
18 giugno, ore 19, Belvedere S. Leucio, Dmytro Choni,
Pianoforte
Questa produzione rientra in un progetto “Opera e non solo…” dei maestri
Rosalba Vestini e Filippo Morace, con l’intento di valorizzare giovani talenti
che si sono distinti nel corso degli anni nell’ambito dei vari concorsi italiani
e stranieri tra cui il prestigioso Concorso Internazionale di Musica “Città di
Caserta – Belvedere di San Leucio” giunto quest’anno alla 17^ edizione.
Questa iniziativa portata avanti negli anni ha visto così la partecipazione di
giovani promesse del panorama musicale selezionati per importanti Teatri
italiani che si stanno affermando nel panorama internazionale lirico e
concertistico, oltre alla partecipazione in loco di importanti manifestazioni
che operano sul territorio casertano.
Ed è proprio la proposta culturale
dell’Associazione “Amici della Musica “di Terra di Lavoro , che da più di 60
anni, sia pure con qualche forzata interruzione, opera per la diffusione della
cultura musicale .
I casertani ricordano, certo, i magnifici concerti tenuti
nella Sala Astrea della Reggia di Caserta e, successivamente nel restaurato
Teatro di Corte, quando Uto Ughi, Salvatore Accardo, Maurizio Pollini, N.
Magaloff, il Quartetto Borodin, l’Orchestra di Padova e del Veneto e l’Orchestra
da Camera di S. Cecilia, per nominare solo alcuni degli interpreti, mandavano in
visibilio il pubblico, che seguiva i loro virtuosismi con il fiato sospeso.
Finita l’epoca dei contributi ministeriali e degli Enti locali, è sembrata quasi
una sfida l’aver voluto fortemente ,da parte di alcuni casertani amanti della
musica e della loro città, la ripresa delle attività dell’Associazione.
Le
nuove Stagioni Concertistiche hanno riscosso uno straordinario successo di
pubblico e di critica, ed i consensi hanno rinforzato la volontà di continuare,
soprattutto per sostenere ed affiancare le legittime aspirazioni di giovani
musicisti di talento.
Vocal coach, regia e interpretazione del servo muto è
di Filippo Morace, pianista e Maestro Concertatore Rosalba Vestini.