Al Teatro Garibaldi: Trappola per topi

S. Maria C. V. (CE) – 3 dicembre 2022

Articolo e foto di Mara Pesce

Non molti sanno che la produzione di Agatha Christie (nella vita Mary Westmacott) è veramente incredibile: 66 romanzi gialli e 14 raccolte relative a Hercule Poirot e Miss Marple, oltre a riduzioni teatrali dei suoi racconti e di altri lavori. In particolare proprio "Trappola per topi" ha avuto un successo da Guinness essendo stata rappresentato al West End Theatre ininterrottamente dal 1952 al 2020 (ovvero 70 anni!). Il racconto inizialmente era un radio-dramma, trasmesso come omaggio agli 80 anni della regina madre Mary (la nonna della defunta Regina Elisabetta), che aveva espresso il desiderio di sentire un nuovo lavoro della Christie, fra i suoi scrittori preferiti.
Il racconto successivamente venne ridotto per il teatro, cambiando nome da "Tre topolini ciechi" (titolo di una filastrocca ripetuta più volte durante la storia e che ricorda "Fra martino campanaro") a "Trappola per topi"
Fatta questa breve premessa storica e aneddotica, arriviamo allo spettacolo rappresentato nel gioiellino del Teatro Garibaldi di S. Maria C. V.
In scena Lodovico (Lodo) Guenzi, che dopo aver lavorato come dee jay in radio, è stato uno dei fondatori del gruppo "Lo Stato Sociale" dove è stato vocalist, ma anche chitarrista e pianista. Lo abbiamo visto anche in come giudice in qualche talent show e conduttore dei due Concerti del 1° Maggio. Ora si cimenta come attore: un artista davvero eclettico!
Riesce a tenere la scena sin dall'inizio quando annuncia che uno degli attori (che impersona la figura chiave del maggiore Metcalf) reciterà con il copione in mano, essendo stato chiamato all'ultimo momento come sostituto, ed anche alla fine quando scambia due parole con il pubblico ricordando gli antenati provenienti dal Sud (essendo lui di Bologna)
Nonostante il piccolo problema di sostituzione la trama si dipana fluidamente, e gli attori riescono a creare un'atmosfera, non certo degli anni 40, ma dei primi anni '60, con abiti dai colori fantasiosi e optical e i Beatles a fare da colonna sonora.
Lodo Guenzi risulta convincente nei panni del finto agente Trotter che altri non è che l'assassino, con il resto della compagnia che si ritrova a sospettare l'uno dell'altro inutilmente.
Il ritmo ferreo ed incalzante, non disdegna momenti di ironia, con personaggi che pure essendo ambigui (uno fra tutti: il signor Paravincini) sono senza tempo senza per forza essere legati a stereotipi inglesi e le ferite  che ognuno ha e tenta di nascondere sono quelli delle persone comuni
Il pubblico ha particolarmente apprezzato queste caratteristiche fatte proprie da tutto il cast ("copionista", come è stato definito, compreso) applaudendo lungamente alla fine dello spettacolo

Consulta: Teatro Garibaldi: stagione 2022-23

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