Intervista - Il nuovo disco della Piccola Orchestra Avion Travel

Ferruccio Spinetti parla a Casertamusica del nuovo cd 'Poco mossi gli altri bacini', delle collaborazioni, e di Caserta

di Emilio Di Donato - foto di Ferruccio Spinetti


4 Aprile 2003. Oggi aprile esce il nuovo cd degli Avion Travel, intitolato “Poco mossi gli altri bacini”, frutto della collaborazione della band con il produttore Pasquale Minieri (che ha firmato negli ultimi anni lavori con diversi artisti tra cui Lucio Battisti, Claudio Baglioni e Vinicio Capossela). L’album, che segna un’ulteriore svolta nel percorso musicale della Piccola Orchestra Avion Travel, conterrà per la prima volta anche voci femminili: Peppe Servillo duetta con Elisa e Caterina Caselli. Nella seguente intervista Ferruccio Spinetti, da 13 anni musicista negli Avion Travel, parla ai lettori di Casertamusica del disco e del gruppo.

Ferruccio, il nuovo cd “Poco mossi gli altri bacini” vi ha soddisfatti pienamente? 
Si l'album ci ha soddisfatti pienamente, poi quando finisci un lavoro pensi sempre che sia la cosa migliore che hai fatto nella tua vita! E' stata determinante la presenza di Pasquale Minieri come produttore artistico, perché ci ha aiutato a mettere in ordine tutte le nostre idee e a dare una forma canzone più chiara alle nostre composizioni.

Quali sono gli episodi del disco che ascolti con maggior piacere?
Gli episodi che più mi piacciono sono ‘Vivere forte’ con Elisa, il brano in napoletano ‘E mo' ‘, e ‘Per come ti amo’, ma è una classifica personale ovviamente. Sono affezionato a tutti i pezzi anche perché sono di tutti anche se l'idea di partenza è di uno solo di noi.

Ci sono stati brani realizzati di getto, ed altri più difficili da partorire?
‘Banda casertana’ nella realizzazione è uno dei pezzi cotti e mangiati … praticamente abbiamo tenuto la prima session di registrazione come definitiva. Quelli più difficili da partorire non li abbiamo inclusi nell'album! Forse a me personalmente mi ha messo un pò in crisi trovare un giro di basso originale su "Insieme a te non ci sto più" ma alla fine sono contento delle note che ho trovato.

Puoi parlarmi di come è nata qualche canzone del nuovo album?
Il primo pezzo risale a quasi due anni fa ed è ‘Per come ti amo’… partito da un'idea di Fausto che insieme a Mario Tronco è, secondo me, il compositore più geniale degli Avion Travel, anche se scriviamo tutti e cinque dei pezzi sia per il nostro gruppo che per altri artisti.

Chi è che generalmente offre il primo spunto per le nuove canzoni, e quale è il metodo con cui viene poi realizzato il brano nella forma definitiva?
Non mi piace specificare quali pezzi sono nati dal testa di uno di noi… alla fine sono di tutti e non solo perchè li firmiamo insieme. Peppe Servillo si occupa dei testi. Di solito portiamo dei provini fatti in casa e poi proviamo i pezzi insieme, ritocchiamo le strutture, aiutiamo anche Peppe nella scelte delle parole a volte, quasi sempre è come un piccolo laboratorio artigianale. Una session di prove a cui siamo molto affezionati è avvenuta proprio a Siena in campagna a casa mia. Il pezzo francese almeno nel testo è nato una notte proprio qui a casa mia con l'aiuto di Flavio, nostro produttore, che parla benissimo il francese. Poi come ti dicevo in sala da Pasquale Minieri a Magliano Sabina è avvenuto il vero e proprio arrangiamento dei pezzi con il suo apporto talvolta semplicemente geniale.

Il sound degli Avion Travel ha toccato vari estremi di stile nei primi anni, ho amato molto anche gli Avion ‘new wave’ ai tempi di Agostino Di Scipio, prima che dal ‘90 in poi trovaste una formula che risulta espressivamente valida ed esteticamente accattivante. Ci sono nuovi cambiamenti di stile all'orizzonte? Se si, chi è che cerca di spingere verso nuove direzioni?
Il nuovo sound dipende dall'apporto del produttore Pasquale Minieri. Abbiamo usato un sacco di nuovi strumenti per ottenere dei suoni più asciutti. Sembra un controsenso ma è così. Quello che avverto è la maggiore chiarezza, spazio, larghezza che magari un suono di tastiera o qualche nota in meno di chitarra, basso o sax riescono a dare. Silenzio che si traduce in maggiore attenzione intorno alla voce di Peppe. In generale tutti avevamo voglia di suoni nuovi. Mimì ha usato quasi prevalentemente le bacchette ed io il basso elettrico, anche se da sempre mi reputo più un contrabbassista che un bassista, ma ci siamo messi a disposizione dei pezzi ed allora naturalmente abbiamo usato determinati strumenti. Ma non vorrei portarti fuori strada, il nostro non è un album heavy metal!!

Penso che il motore primo di un gruppo musicale è una intelligente distribuzione dei compiti, tacita o esplicita, per riuscire a convogliare la vena artistica, poetica, organizzativa di ognuno nella realizzazione di un prodotto. Quale è, per grosse linee, la suddivisione negli Avion Travel?
Ahimè solo ora in questi ultimi mesi abbiamo preso coscienza delle nostre responsabilità. Siamo stati per troppo tempo ad aspettare gli eventi senza essere propositivi, mi riferisco soprattutto verso i mass media ma ora ci stiamo rifacendo. Io ad esempio curo i rapporti col sito ufficiale degli Avion (www.avion-travel.net) gestito dalla Sugar (casa discografica). Mario e Fausto hanno più relazioni con la Sugar da un punto di vista discografico. Un pò tutti con l'aiuto di Flavio D'Ancona (il nostro produttore) collaboriamo con l’agenzia Cosedimusica che distribuisce il nostro spettacolo. Saremo in tour quest'Estate e nei teatri da Ottobre.

Quali sono i lati più piacevoli della attività di promozione che inevitabilmente ruota intorno al disco?
Sicuramente l’attività live… suoneremo ad esempio alla Feltrinelli di Milano il 12 Aprile e il 14 Aprile a Kataweb in diretta in rete. Ma poi è piacevole parlare del lavoro che ami e a cui hai dedicato più di un anno della tua vita, mi riferisco alla nascita ed alla realizzazione del cd. Il cd si troverà in tutte le librerie Feltrinelli, cosa rara che è capitata a pochi fortunati tra cui Ivano Fossati.

Giorni fa ho letto su 'il mattino' una frase, se non sbaglio del chitarrista Lello Panico, che mi ha fatto riflettere. Affermava più o meno che Caserta si ricorda degli artisti casertani solo per chieder loro esibizioni sottocosto e in contesti poco professionali. Tu che ne pensi?
Non sono completamente d’accordo. È un pò un luogo comune parlar male della propria città o della provincia in generale. Io vivo a Siena da otto anni, in una città dove la musica è rappresentata da strutture come Siena Jazz (dove insegno) e l'Accademia Chigiana, eppure qui i musicisti si lamentano. Non ci sono spazi, i pochi locali che fanno musica live non danno più di 75 euro a musicista. Insomma la crisi è un po’ generale. Poi io ogni volta che ho suonato in rassegne ufficiali a Caserta (ricordo una bellissima serata alle Leuciane) sono stato sempre pagato regolarmente come se avessi suonato a Crema o a Reggio Calabria. Per me Caserta è una città come tante. 
Anche tutte le critiche fatte alla giunta comunale rispetto all'apertura del teatro comunale sono giustificate ma fino ad un certo punto. Io non l'ho ancora visitato, mi hanno detto che assomiglia alla hall di un albergo tutto in marmo bianco, ma va riconosciuto a quest'amministrazione di essere stata capace di riaprire un teatro chiuso da anni, dove spero gli Avion Travel saranno invitati nella prossima stagione teatrale a presentare il nuovo cd. Così come alle Leuciane si sono esibiti artisti del calibro di Paco de Lucia, Noa, gli stessi Avion Travel, Pat Metheny, eccetera.

Fausto Mesolella è un pò la memoria storica di noi musicisti casertani, e a me è caro anche perchè non ha mai smesso di evolversi e migliorare...
Fausto è un caso più unico che raro nel panorama chitarristico italiano. Lui ha avuto il merito soprattutto di costruirsi uno stile ed un suono. La sua esperienza in sala di registrazione all'epoca della "mediterranea" (il suo studio di registrazione) è stata determinante anche per gli Avion Travel, mi riferisco a Bellosguardo, Oppla e ‘Finalmente fiori’ soprattutto. È ormai conosciuto a livello nazionale e la cosa più bella per un musicista è essere stimato da chi suona il tuo stesso strumento e tanti chitarristi indicano Fausto come uno dei migliori d'Italia.

Quanto conta, per voi, il produttore nella realizzazione di un disco? 
In poche parole il produttore è colui che mette in ordine i file impazziti rappresentati dalle nostre canzoni, gli dà una forma ed un vestito sonoro con un orecchio esterno… è colui che ti rimette in discussione, ti stimola e dopo tanti anni che si suona insieme è importante continuare a stupirsi anche con l'apporto di un produttore. Sono sicuro che il nostro rapporto con Pasquale Minieri non finirà qui, anzi è solo l'inizio di una collaborazione mi auguro molto lunga.

Ormai collaborate, come gruppo o singolarmente, con quello che è il gotha della musica italiana. Come vi trovate a lavorare fianco a fianco con Elisa, Mannoia, Bersani, Bocelli ed altri artisti così famosi?
Basta essere se stessi. Io vado a registrare con Bersani come se stessi suonando con un perfetto sconosciuto di provincia. Ho sempre pensato alla musica come una cosa molto naturale, come bere o mangiare per cui che differenza c'è nel suonare con Samuele o con un altro bravo musicista perfettamente sconosciuto ma che riesce a darmi delle belle sensazioni e stimolarmi nel suonare con lui?

Siete frequentatori del sito Casertamusica?
Certo!! Ed è anche molto visitato da chi ci cerca in rete. Tanti nostri fans mi hanno detto che ci hanno trovato su Casertamusica prima ancora che sul nostro sito ufficiale!

Cliccate sulle immagini per vederle a piena pagina.

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Durante le prove, a Crema

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Fausto Mesolella

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Peppe D'Argenzio

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Mimì Ciaramella

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Mario Tronco

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Ferruccio Spinetti

 

Foto cortesia di F. Spinetti.

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