Libreria La Feltrinelli: eventi
Caserta - gennaio-marzo 2025
Comunicato stampa
11 aprile, Ore 18, presentazione di "Se l'amore ritorna"
di Domenico D'Iorio,
Il romanzo comincia con un viaggio in treno da
Milano a Napoli, direzione Acerra. Dopo trent’anni, Marco ritorna nella sua
città perché glielo ha chiesto l’amore della sua vita, Mariangela. La
giornalista, impegnata sul fronte della Terra dei fuochi, sta subendo
minacce. Lungo il viaggio, il protagonista rievoca i suoi anni giovanili ad
Acerra, la bellezza del territorio, gli ideali, l’avventura di Segnali di
Accelerazione, un centro di attivismo politico e culturale, fino ad
arrivare alla diffusione della droga e agli omicidi di camorra negli anni
Ottanta che lo hanno spinto a partire. I ricordi di gioventù si alternano
ai ricordi dei suoi viaggi per il mondo. Una volta tornato ad Acerra, il
passato e il presente, personale e collettivo, continuano a tessere la tela
della storia, come in un gioco in cui i piani temporali si intersecano. La
storia d’amore con Mariangela trova una nuova linfa, tanto che quando le
minacce della camorra diventano più insistenti Marco prende una decisione
che potrebbe cambiare il corso della storia.
12 aprile,
Ore 18:30, Presentazione di "Primmammore" di Titti Marrone,
Titti
Marrone mette al centro la sua Napoli, teatro di un “primmammore” malvagio
e di un altro appassionatamente animato dalla voglia di riscatto. Un
romanzo sulle periferie che richiama alla mente uno dei peggiori fatti di
cronaca degli ultimi anni, ma che è anche la storia dell’impegno
disinteressato di generazioni di giovani a tutela dei più deboli.
«Tutte
le parole che servivano erano state pronunciate nell'aula. Niente da dire,
per carità, andava fatto così. Ma l'immaginazione non può avere accesso
all'evocazione di certe cose. Per quanto sfrenata possa essere, non può
spingersi in certi territori. E la mente vuole proteggere chi ha ascoltato.
Vorrebbe chiudersi, non consentire la trasmissione delle parole dalle
orecchie al cervello, perché la ragione non vuole accoglierle.»
Periferia di Napoli. Sull’asfalto la sagoma di una bambina di sei anni,
precipitata dall’ultimo piano. Un incidente? Il palazzo riprende i suoi
traffici, il vocio diffuso tra le scale copre i silenzi omertosi, gli odori
delle cucine sovrastano la puzza dei sospetti. Eppure Costanza, maestra
della bimba, intuisce che quella morte non è stata un tragico incidente.
Anche Marco, figlio di Costanza e giornalista come suo padre, nutre molti
dubbi. Madre e figlio penetrano così nell’intricato sistema di scale e
corridoi del palazzo maledetto. Intercettano segreti, bugie, violenze.
Intanto Costanza torna con la memoria alla giovinezza delle lotte sociali
condivise con Sirio, l’amore di una vita. Rivive l’esperienza della Mensa
dei bambini di Montesanto, la voglia di rivoltarsi contro il patriarcato.
Torna qui la Napoli del colera, del terremoto – resa unica dai suoi
scrittori, dai suoi tanti artisti. Ma il suo rievocare accende anche alcune
domande: il male è confinato solo tra le mura di quel palazzo di periferia?
E perché avverte il dolore della madre della bimba così vicino al suo? Per
arrivare alla verità, Costanza deve prima comprendere un mondo altro, retto
da leggi contro natura o criminose.
domenica 13 aprile, ore 10.30, presentazione di "Le
donne nella storia di Terra di Lavoro" di Pasquale Iorio, edito da Vozza.
Un excursus storico dal rinascimento ai giorni nostri sulle donne di
questo territorio, nel quale mi pregio aver scritto alcune pagine dedicate
a mia suocera, Angela Amoroso, donna forte e coraggiosa, rappresentativa di
una generazione che ha costruito l'Italia e saputo tenere coese le
famiglie.
17 Aprile, ore 18, Capone & Bungtbangt,
Mozzarella Nigga, Show Case
Una conversazione tra Giuliano Delli Paoli
(giornalista) e Capone&Bungtbangt
18 Maggio, Presentazione di "La maschera e il codice" di
Edoardo Boncinelli e Marco Rossano
interventi di Marilena Lucente,
Giovanni Gaglione, Giovanni Villone. Performance sulla Maschera dell'attore
di Mario Di Fonzo
23 maggio, Ore 18, presentazione di
"Quello che lascia una vita" di Salvatore D'Ambrosio,
Quando finiscono
le vite dei genitori rimangono non solo parole, canzoni, carezze. Ma si
lasciano in eredità anche stili di vita e sentimenti. Nella veglia alla
madre morta, ritorna al protagonista il grande amore famigliare e nella
narrazione c'è la constatazione di un'umanità che si è perduta insieme alla
semplicità di una città. La presenza materna con il racconto delle sue
esperienze di vita, rivolte principalmente a sottolineare l'amore per il
prossimo, per il rispetto della libertà, della tolleranza, dell'impegno
nella vita ad essere se stessi con lo scopo di diventare migliori, avviano
il protagonista verso una formazione umana e sentimentale forte, per non
abituarlo all'indifferenza. C'è, nella serenità di un corpo familiare,
anche la voglia di una famiglia borghese di rimettersi in piedi, dopo il
disastro della seconda guerra mondiale. Le narrazioni e i pranzi domenicali
familiari plasmano Giacomo e lo rendono il consapevole erede di un modo di
vivere da trasmettere anche ai suoi figli.
27 Maggio,
ore 18, presentazione di "La nevicata del secolo" di Arnaldo Greco e
Pasquale Palmieri
Pasquale Palmieri ne parla con Sara Iodice e Antonio
Cembrola
29 maggio,
Ore 18, presentazione di "L'armonia dell'ottagono. Viaggio tra simbolismo,
design e urbanistica" di Rocco Romeo,
L'autore conversa con Ludovico
Ricciardelli.
L'armonia dell’ottagono esplora il significato e l’impatto
della figura ottagonale nell’architettura, nell’arte e nel design.
Attraverso un viaggio che abbraccia secoli e culture, il libro analizza
come questa forma geometrica abbia influenzato la progettazione di edifici
storici e moderni, rivelando le sue connessioni con principi di equilibrio,
simmetria e bellezza.
venerdì 30 maggio, ore 18,
presentazione di "Per diventare Eduardo" di Giuliano Pavone,
L'autore
conversa con Rosaria Rizzo.
1982. Franco, sedicenne tarantino, figlio di
un operaio dell’Italsider, grazie a una borsa di studio trascorre una
settimana a Roma per intervistare Eduardo De Filippo. Quei giorni
memorabili influiranno sulla maturazione del ragazzo, accompagnandolo
attraverso gli snodi più importanti della vita, dalle scelte lavorative ai
tormenti sentimentali, dalla scoperta dei segreti della propria famiglia
alle lotte in difesa della salute e dell’ambiente. Un’appassionante storia
di formazione, un viaggio lungo oltre quarant’anni fra Taranto, Roma,
Napoli e Milano, che celebra la magia del teatro e proietta fino ai nostri
giorni la luminosa lezione di Eduardo.
3 giugno, Ore 18, Presentazione di "Le sibille" di
Vincenza Alfano
Con Marilena Lucente e Paolo Miggiano
Costanza è una
scrittrice inquieta. Emma, sua figlia, è una lettrice appassionata.
Costanza desidera scrivere il romanzo perfetto, per non essere dimenticata.
Emma reclama il suo diritto a una vita «normale», con una famiglia, senza
ambizioni artistiche. Le loro esistenze sembrano viaggiare in direzioni
opposte, fino a quel giorno, a quel biglietto con scritto «Perdonami, se
puoi», a quel volo dal balcone. Costanza si salva, per miracolo; Emma
rischia di perdersi nel gorgo dei sensi di colpa e delle domande. L’unico
appiglio per venire a patti con il gesto sconsiderato di sua madre sembra
essere un libro, che proprio lei le ha regalato anni prima: Una donna, di
Sibilla Aleramo. Era un presagio, una richiesta di aiuto, la chiave del
mistero di un’anima? Il fatto è che ripercorrendo i giorni, gli amori e le
opere della scrittrice, Emma scopre incredibili connessioni tra i due
destini, al punto che pagina dopo pagina la vita di Sibilla e quella di sua
madre sembrano sovrapporsi fino a confondersi. Tra quelle righe Emma e
Costanza potranno tentare di ritrovarsi, di riannodare i fili della propria
storia nel punto esatto dove tutto sembrava finito, per poter ricominciare.
Attraverso gli anni e attraverso i libri, una storia su come si diventa
madre e figlia, scambiandosi i ruoli, ricomponendo i frammenti. Su come si
scopre che dalla vita non si guarisce mai, ma si può sempre lottare, contro
ogni male: della società, delle relazioni, del cuore. Un romanzo ribelle,
doloroso e fiammeggiante come le storie delle donne che non si piegano.
6 giugno, ore 18, Presentazione di "Le donne nella storia
di Terra di Lavoro" di Pasquale Iorio, Vozza Editore
Con l’autore
intervengono: Camilla Bernabei, CGIL Campania - Daniela Borrelli,
insegnante - Sabina Martino De Carles (ANPI Provinciale) -
Stefania
Guiotto leggerà pagine tratte dal libro
Domenica 8 giugno, ore 18, Presentazione di "Autopsia
dell'io" di Giuseppe De Grado,
Un viaggio introspettivo che tocca
tematiche sia puramente intimistiche che antropologiche e sociali. Un unico
lungo racconto con tappe ben definite, caratterizzate da continui salti
temporali, che l'autore propone per far meglio immergere il lettore nel
proprio mondo presente e passato. La linea di confine tra mondi visibili
(la realtà delle cose) e invisibili (i pensieri e le forze implicite che li
scaturiscono) è molto sottile, ma ciononostante si riesce sempre a restare
perfettamente in bilico tra i due. Si potrebbe facilmente pensare a un
labirinto della mente esposto narrativamente ma, seppur la sensazione
primaria possa essere tale, una bussola concettuale è sempre presente per
evitare il disorientamento. A far da padrone è l'autore che al contempo è
protagonista di un'idilliaca storia d'amore con lo sfondo del tempo che
passa e che corrode cose e persone, senza però intaccarne i significati; un
romanticismo palpabile e accattivante, che quasi tende a contaminare chi ne
legge, data la sua avida veemenza. In conclusione, volendo sintetizzare in
poche parole l'essenza di questo libro, resta da dire che il percorso di
esso è lungo, tortuoso ma morbido, con zampilli di marcata malinconia verso
un'epoca vicina ma comunque lontana anni luce, in cui sembrava che i valori
fossero mastodontici e i sensi molto più svegli a favore della vita e di un
cuore sempre messo in prima linea; insomma, un viaggio a ritroso nel tempo
che tende a sbiadirsi, con una velocità sempre maggiore, tra
l'autobiografia e l'autoanalisi.
12 giugno, Ore 18,
Presentazione di "La grande sete" di Erica Cassano
Anna ha sete. Tutta
la città ha sete, da settimane. C’è chi li chiamerà i giorni della Grande
Sete, e chi le ricorderà come le Quattro Giornate di Napoli. È il 1943 e
l’acqua manca ovunque, tranne che nella casa in cui Anna vive con la sua
famiglia. Mentre davanti alla Casa del Miracolo si snoda una fila di donne
che chiede quanto basta per dissetarsi, lei si domanda come mai la sua sete
le paia così insaziabile. Perché quella che Anna sente è diversa: è una
sete di vita e di un futuro di riscatto. A vent’anni vorrebbe seguire le
lezioni alla facoltà di Lettere, leggere, vivere in un mondo senza macerie,
senza l’agguato continuo delle sirene antiaeree. Ma non c’è tempo per i
sogni. Il padre è scomparso, la madre si è chiusa in sé stessa, la sorella
e il nipote si sono ammalati. Il loro futuro dipende da lei. Così, quando
ne ha l’opportunità, Anna accetta un impiego come segretaria presso la base
americana di Bagnoli. Entra in un mondo che non conosce, incontra persone
che provengono da una terra lontana, piena di promesse, che incanta e
atterrisce allo stesso tempo, come tutte le promesse. La cosa più semplice
sarebbe scappare, lasciarsi alle spalle gli anni dolorosi della guerra. Ma
Anna non vuole che qualcun altro la salvi. Come Napoli si è liberata da
sola, anche Anna deve trovare da sola la sua via di salvezza. La grande
sete non è facile da soddisfare. Viene da dentro e parla di indipendenza e
di amore per il sapere e, soprattutto, parla del coraggio necessario per
farsi sentire in un mondo che non sa ascoltare. Erica Cassano esordisce con
una voce potente e profonda, capace di stupire e commuovere, rincuorare e
ispirare. "La grande sete" è l’indimenticabile racconto di un piccolo
grande mondo, dei suoi silenzi e dei suoi rumori, di un anelito verso
qualcosa di più grande che risiede in ognuno di noi.
venerdì 13
giugno, ore 18, Presentazione di "Eubea" di Dimitris Roubis,
All’inizio di marzo del 1944 nell’isola greca di Eubea il protagonista
Panaghiòtis risulta, suo malgrado, nella lista dei ricercati perché, a
settembre dell’anno prima, ha aiutato dei soldati italiani a nascondersi
dopo l’armistizio. Per lui, non c’è alternativa alla fuga: si rifugia
allora nelle montagne dell’Eubea centrale, tra cui figura il monte Dìrfi,
“il principale e più importante comprensorio montuoso dell’isola”. I corpi
paramilitari e i nazisti che lo cercano, intanto, hanno imprigionato il
padre Dimitris e nessuno sa se è vivo o morto.
14 giugno,
Ore 18, Presentazione di "I graffi" di Gianni Pantaleo,
Quarant’anni di
storia partendo dalla Napoli del dopoguerra. In diciotto capitoli si
materializza un affresco di umanità e violenza, di amore e maltrattamenti
in un intreccio che ricostruisce le vite e le personalità di Massimo e
Giuseppe. Due uomini, due prospettive, due speranze. Il loro amore, e la
ricerca spasmodica di Massimo verso il sentimento puro, li condurrà
inesorabilmente a percorrere una strada costellata di amarezza e delusione.
I graffi è un libro che racconta la vita vera fra i vicoli del cuore. Un
romanzo che è un inno all’amore universale!
15 Giugno,
ore 10:30, Presentazione di "Come un'arancia dolce" di Vanna Corvese
Dialoga con l'autrice Anna Ruotolo
lunedì 16 giugno,
ore 18, Presentazione di "Suggestioni postmoderne" di Maria Rita
Bartolomei.
Tratta di esseri umani, risocializzazione dei detenuti,
femminicidio, pluralismo giuridico, spirito del dono e principio di
reciprocità. Questi sono i principali temi attraverso i quali il fruitore è
invitato a riflettere su alcune incongruenze e inefficienze del sistema
giuridico italiano. Nel ribadire l'opportunità di considerare i significati
culturali insiti nella capacità disciplinante del comportamento umano da
parte del diritto, e dunque l'utilità di un approccio antropologico allo
studio dei fenomeni giuridici, il lavoro sottolinea l'importanza
dell'immaginario giuridico individuale e collettivo nel promuovere un
impegno responsabile di tutti i consociati. Suggestiva è la sfida di
proporre il principio di reciprocità come norma giuridica fondamentale,
capace di traghettare gli attuali assetti democratici verso traguardi di
maggiore uguaglianza e giustizia sociale. L'antropologo, inoltre, non può
limitarsi a descrivere situazioni e culture, ma è chiamato a svolgere un
imprescindibile ruolo pedagogico, etico e politico nei confronti di ogni
singolo altro e dell'intera umanità.
mercoledì 18 giugno
ore 18, Presentazione di "Emersione" di Benedetta Palmieri,
È un canto
d'addio e, al tempo stesso, di bentornata: è una voce di donna che rompe il
silenzio per dire, sussurrare, gridare il suo amore all'uomo che ha perduto
due volte. Insieme, lei e lui hanno vissuto infiniti attimi di bellezza, ma
il sentimento non è mai evoluto in una quotidianità di coppia, e ora lei
riceve la notizia più tragica: lui ha cercato la morte, trovandola. È una
perdita assoluta ma, nella sua irreversibilità, è una crepa che finalmente
si allarga. La prima volta in cui lo aveva perduto, lei aveva chiuso porte
e finestre, si era rintanata nel senso di colpa e nella depressione finendo
per smarrire desideri, motivazioni, ogni ragione di esistere. Ma ora questa
donna si spalanca al coraggio di guardare i ricordi, dai più candidi ai più
sofferti, mossa dall'istinto più irriducibile e prezioso: comprendere e
comprendersi. Non sono stata abbastanza per lui? O forse lui non è stato
abbastanza per me? E se invece la colpa non fosse dell'uno o dell'altra, ma
di un'incompatibilità tra le aspettative reciproche? In fondo, non dovremmo
dimostrarci all'altezza solamente della vita?
20 giugno,
Ore 18, Presentazione di "Joker scatenato" di Guido Vitiello,
Per più
di mezzo secolo abbiamo considerato il divertimento, la comicità e
l’umorismo come strumenti di pacificazione sociale. Nel 1985 un pamphlet
del critico americano Neil Postman, Divertirsi da morire, annunciava che
grazie alla droga della tv commerciale eravamo ormai entrati nel “mondo
nuovo” ilare e rincretinito profetizzato da Aldous Huxley. Poi però è
successo qualcosa di imprevisto. La nostra è tuttora una “società del
divertimento”, ma la comicità non è più soltanto un innocuo gas esilarante:
è l’arma con cui si combattono duelli politici all’ultimo sangue e guerre
culturali ferocissime. Un umorismo cinico e sarcastico si è impadronito del
discorso pubblico. Il re e il suo buffone si cambiano continuamente di
posto: i leader politici adottano uno stile da stand-up comedy e i comici
avviano inopinate carriere politiche. Una frangia della sinistra americana
ha scatenato una war on jokes moralizzatrice, e la comicità si va spostando
a destra. Dai bassifondi della rete è emersa la troll culture, con il suo
sarcasmo nichilistico e sottilmente sociopatico, e ha trovato una
consonanza entusiastica con la leadership di Donald Trump, battezzato non
per caso troll-in-chief dalla stampa americana. Guido Vitiello tenta di
decifrare questo carnevale perpetuo rivisitando alcuni passaggi cruciali
nella storia sociale dell’umorismo. A fargli da guida in questo inferno
sghignazzante è la figura di Joker, l’antieroe della saga di Batman, le cui
successive metamorfosi hanno rispecchiato fin dagli anni Quaranta le
diverse fasi del nostro rapporto con il “lato oscuro della farsa” e con il
nesso ineludibile tra comicità e violenza. Nelle sue ultime incarnazioni,
da Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan al Joker di Todd Phillips, il
supervillain ha assunto i tratti sinistramente convergenti del terrorista e
dello stand-up comedian. Scappato, dopo decenni, dalla gabbia dorata
dell’egemonia televisiva, soporifera ma universalistica, si è mescolato tra
le bande identitarie dei social network, che si sbranano a colpi di risate.
E oggi Joker è scatenato.
lunedì 23 giugno, ore 18,
Presentazione di "La tua voce è un drago alato" di Alessandra Battaglia,
La voce può far innamorare, può incoraggiare, rassicurare e spaventare,
può convincere, muovere un esercito e cambiare il corso della storia: la
voce è un superpotere. Del resto è lo strumento principale che l'essere
umano utilizza da sempre per trasmettere emozioni, intenzioni e contenuti.
Per questo è necessario imparare a utilizzarla al meglio delle sue
potenzialità. Il libro che hai tra le mani è una mappa del meraviglioso
mondo della voce. Con spiegazioni ed esercizi pratici (compresi audio
interattivi) ti guiderà verso la scoperta e lo sviluppo della tua vera
voce. Le attività proposte ti aiuteranno ad arricchire la tua espressività
vocale, imparare a modularla a piacimento, cambiare il timbro e il tono a
seconda della situazione, gestire il volume, le apnee e l'affaticamento,
migliorare la comunicazione con gli altri e sentirti a tuo agio ogni volta
che dovrai parlare in pubblico. Con queste tecniche, insomma, potrai
finalmente abbandonare la voce monotona e monocorde, quella che ti lascia
scioccato ogni volta che la senti registrata e che ti fa dire "Ma questo
non sono io!". La tua voce è un drago alato perché conosce luoghi che non
puoi nemmeno immaginare, ha una forza incredibile, una potenza antichissima
e un sapere che è altro da te e che puoi apprendere solo da lei.
Giovedì 26 giugno, ore 18, Presentazione di "Gli angeli
assurdi" (Il seme bianco) di Sandro De Fazi
Dialogano con l’autore:
Rossella Salvato (docente di filosofia), Giuseppe Morgillo (poeta)
Un
incontro per esplorare i confini tra estetica e filosofia, con riflessioni
sul concetto di bellezza e sulle forme dell’esperienza
La Feltrinelli, Corso Trieste 154, Caserta