Madhouse 67: Demo Autoprodotto

recensione di Salvatore Esposito


Spesso mi rendo conto di essere davvero troppo poco attento alle realtà musicali delle nostre zone, è probabile che mi lasci anch'io prendere troppo dalle continue uscite discografiche delle major. Ma questo demo dei Madhouse 67 ha una storia particolare, per quanto mi riguarda. Mi è capitato tra le mani per caso, un misto di curiosità e perplessità mi ha pervaso prima di inserirlo nel lettore, ma dopo il primo ascolto, ho capito che le realtà nostrane meritano dovuta attenzione. I Madhouse 67 sono una bella e rodata rock band di Pietramelara (Ce) che da ormai circa un anno vede come formazione stabile, Piero Zannito alla voce e alla chitarra, Pietro Fascia alla seconda chitarra, Gianfranco Chiacchio alla batteria e Filomena Di Lauro al basso e alla seconda voce. Il demo che ho avuto modo di ascoltare è stato registrato e autoprodotto in uno studio di registrazione a Caserta, presenta cinque canzoni tutte inedite. La prima traccia Mr.Splint è un poderoso brano rock con un bel riff rubacchiato ai Metallica con grande maestria, la sezione ritmica già dalle primissime note sprigiona una grandissima energia giusto contrappunto alla melodica hard del brano. La voce di Piero fa un po' il verso a quella di Billy Corgan, così come il testo abbastanza oscuro ma poeticamente valido, Mr.Splint è un personaggio suburbano dalle mille fobie, che vive in un mondo straniante quasi soffocante al punto di non vedere che la morte è vicina. Il secondo brano "Un me fievole" possiede una bella linea melodica di base, ma sembra troppo tirata, al punto da non sprigionare la vera carica che ha in se il brano, la band gira al massimo, anche troppo e questo impedisce una completa fruibilità del brano. La voce sembra sovrastata troppo dalle chitarre e non ben bilanciata nell'economia generale del brano, così come la batteria è mixata troppo alta e troppo forte facendo perdere come detto l'essenza del brano. Tuttavia anche questo è un buon episodio. La terza traccia Eternità è un bellissimo brano elettro-acustico che richiama le atmosfere di amore disilluso e psichedelico di Mellon Collie And Infinite Sadness degli Smashing Pumpkins , il testo è di una disarmante dolcezza, a dare man forte c'è anche la seconda voce di Mena che oltre a disegnare con il suo basso la ritmica rende l'atmosfera del brano rarefatta e sognante. Vano Ingegno, è dominata dello strepitoso sound, Nirvana stile, che crea il basso di Mena, a cui si mescolano chitarre liquide che infariciscono il brano di assoli e attimi di sospensione in cui riemerge l'intreccio vocale già presente nella precente traccia. La chiusura del demo è affidata ad una suite heavy metal, che ricorda ancora una volta le cavalcate degli Smashing, anche qui è le chitarre sono eccellenti come del resto in tutti i brani, il fatto di prolungare oltre gli standard canzonettistici il brano non può che essere vista come una grande cosa, nella prima parte sembra di ascoltare un disco degli italici Marlene Kuntz, ma è solo un preludio al successivo elegante sferragliare metallico delle chitarre, ben misurata è questa volta l'ottima ritmica del batterista, il basso è sempre impeccabile…insomma c'è tutto per fare bene. Escludendo i difetti di mixaggio e qualche altro dettaglio, ci troviamo di fronte a una bella realtà della nostra provincia…Aspettiamo sviluppi, Ad Majora Boys!!!

So You Want To Be A Rock N' Roll Star??

 

 

La copertina del Demo dei Madhouse 67

 

 

La Tracklist del Demo

1. Mr Splint

2. Un me fievole

3. Eternità

4.Vano Ingegno

5.Affabile Sgomento

 

La Band

Piero Zannito: Chitarra e voce

Piero Fascia: Chitarra

Gianfranco Cacchio: Batteria

Filomena Di Lauro: Basso e voce

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

www.casertamusica.com e www.locali.caserta.it. Portali di musica, arte e cultura casertana  
Mail: redazione@casertamusica.com; Articoli e foto ©  Casertamusica.com  1999 / 2006
In assenza di espressa autorizzazione è vietata la riproduzione o pubblicazione, totale o parziale, degli articoli.